Parigi, fine del XIX Secolo. Un mistero sta avvolgendo la città, che risplende nei suoi meravigliosi monumente, specie per quella Torre Eiffel costruita da così poco tempo. Il dottor Jean-Pierre Lautrec è un esperto di misteri e non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione di risolverli, anche se fosse necessario esplorare tutti i sotterranei della città. Un tesoro nascosto da Luigi XIV, tuttavia, è molto più che un semplice spunto di ricerca: a quanto pare non è solo il dottore, insieme alla sua studentessa Sophie, a cercare questo tesoro ma anche un pericoloso gruppo di criminali… Come mai tutto questo interesse?
Cervello e azione: puzzle e battaglie insieme!
Da un colloquio avuto con Noriaki Okamura, designer di questo titolo oltre che di altre note opere di qualche anno fa, come “Policenauts” e “Zone Of The Enders”, abbiamo scoperto qual cosina di più di questo curioso titolo per Nintendo 3DS. L’azione di “Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti” si svolge tra due differenti livelli: il livello della Parigi cittadina, dove sarà possibile recuperare gli indizi, e quello dei sotterranei, ai quali è possibile accedere proprio con i suddetti indizi o, semplicemente, osservando bene alcune ambientazioni con un binocolo. Seguendo i punti blu su una mappa, il Dottore e il giocatore che lo controlla potranno vagare a zonzo per attraverso una affascinantissima Parigi, ricostruita con un interessante rispetto storico e con uno stile grafico da film di animazione di gran classe: ogni indizio condurrà sempre di più il protagonista verso la meta, sia essa un successivo indizio o un sotterraneo nel quale avventurarsi, ma anche il giocatore potrà contribuire attivamente, facendo lui stesso qualche ragionamento per facilitare la vita al dottore. I vari sotterranei del gioco, che saranno circa una cinquantina, offriranno diversi tipi di gameplay, mischiando alcuni momenti tipici dei giochi stealth, dove il dottore dovrà evitare dei poliziotti poco entusiasti delle sue ricerche, a puzzle classici, risolvibili utilizzando lo stilo sullo schermo inferiore e spremendo bene le proprie meningi; il gioco conterrà circa duecentocinquanta puzzle di vario genere, per stimolare la mente del giocatore in modi diversi. Una volta recuperati i vari tesori, tuttavia, la sfida non sarà ancora terminata: per poter ‘purificare’ questo tesoro sarà necessario affrontare un breve combattimento, in modo tale da indebolire lo spirito del tesoro da conquistare attraverso gli attacchi dei tesori da noi posseduti e che andranno sistemati su degli appositi spazi in un cerchio presente nello schermo inferiore. La posizione di ogni tesoro influisce sul suo potenziale di attacco di difesa e queste sessioni di gioco richiamano a grandissima voce i più comuni JRPG, fornendo a questo titolo un nuovo genere da cui trarre giusta ispirazione e, con esso, una varietà ancora maggiore. Okamura, a presentazione conclusa, ci ha spiegato alcune delle sue decisioni per questo “Dottor Lautrec”: lui ha intenzione di creare un “Brain-using adventure game”, un titolo dove il cervello possa essere stimolato in modi diversi e non focalizzandosi su un solo tipo di compito; oltretutto, il designer scherza su chi accusa Konami di essersi ispirata eccessivamente alla nota serie “Professor Layton”, vista anche la somiglianza degli abiti dei protagonisti: con una eccellente e divertita risposta, Okamura afferma che, alla fine dell’ottocento, quel modo di vestire era piuttosto comune per un gentiluomo di qualsiasi paese e quindi era molto, molto difficile poter rendere il tutto diversamente. Se completato con perizia, “Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti” può raggiungere una longevità di circa 30-40 ore, e, già nello stato attuale, può contare su un efficacissimo uso della terza dimensione sia nel corso dei dialoghi che in alcuni filmati o spezzoni di intermezzo.
Conclusione
Ignorando tutti coloro che lo considerano come un semplice derivato di una serie che ha già avuto la sua, pur meritata, fortuna, “Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti” risponde a un piano ben preciso, messo in atto da un designer sveglio e con le idee chiare, pronto ad offrire al giocatore la massima qualità possibile, un lungo periodo di divertimento e tanti modi diversi di attivare la propria materia grigia. Parigi, inoltre, è sempre stata una città dall’indubbio fascino e ogni giocatore, osservando i suoi monumenti, non può che fantasticare su tutto quello che, nascosto agli occhi di molti, si nasconde sotto le strade che percorrono questa splendida capitale… E ora, grazie al dottor Lautrec, questa non sarà più solo una fantasia.