Dieci anni di puro terrore
Saghe come Silent Hill sono piuttosto dure a morire: in parte perché hanno ancora qualcosa da raccontare, in parte perché spremere la propria gallina dalle uova d’oro fino all’ultimo è ormai una consuetudine nel mondo dei videogame, quanto in quello del cinema. D’altronde il brand targato Konami ha fatto storia quanto Tomb Raider e Resident evil. In effetti, nel lontano 1999, quando quest’ ultimo spadroneggiava su Playstation one, il primo capitolo, incentrato sulle vicende della cittadina misteriosa avvolta nella nebbia, apparse come un fulmine a ciel sereno.
Mentre il colosso Capcom sorprendeva i giocatori con inquadrature cinematografiche e creature partorite da un virus letale, Silent hill, puntava dritto verso le paure più profonde, sconvolgendo non per quello che si vedeva, ma per quello che poteva piombare all’improvviso su schermo da un momento all’altro.
Tra attimi di pura tensione e imbarazzanti fiaschi, la saga è arrivata al quinto capitolo, e per festeggiare i dieci anni di successo Konami annuncia il remake del primo storico indimenticabile capitolo, sottotitolato S hattered Memories. Ad occuparsi della realizzazione sono i programmatori di Climax Studios, già autori dell’ottimo Origins; capitolo zero della saga che ha portato il survival horror su Psp per la prima volta. Ma quello che può sembrare un semplice ritorno al passato in chiave moderna, è in realtà una vera e propria reinterpretazione della saga.
Lo stesso punto di partenza, ma sotto una luce diversa. L’obiettivo dei programmatori è infondere nuova linfa ad una serie ormai stantia e bisognosa di essere svecchiata, ma contemporaneamente, raccontare, attraverso personaggi nuovi e diverse meccaniche, una storia che ha colpito milioni di videogiocatori grazie al suo terrificante e magnetico fascino. Ce la farà Climax a sopportare sulle spalle il peso di “maneggiare” un mostro sacro della storia dei videogiochi ( sotto l’occhio attento e severo dei seguaci della saga) per trasformarlo in un degno capitolo, e in un nuovo inizio delle avventure tenebrose della collina silente?
Tutte le strade portano a Silent Hill
La trama dell’originale capitolo del 1999 ruotava attorno alle vicende di Harry Mason, un uomo come tanti in viaggio in macchina con la figlia Cheryl, di sette anni. Di colpo una figura simile ad una bambina sbuca in mezzo alla strada costringendo Harry a sterzare e schiantasi contro il muro. Ripresi i sensi, il protagonista si accorge che sua figlia non è più nell’abitacolo. Tutto intorno a lui è avvolto da una fitta nebbia che con fatica lascia intravedere gli edifici e le abitazioni della cittadina turistica di Silent Hill, inspiegabilmente priva di tutti gli abitanti. Ma qualcosa si muove oltre la nebbia….e aspetta… Harry deve trovare la piccola Cheryl e sopravvivere all’orrore che lo attende tra le strade della città fantasma.
Dalle poche rivelazioni rilasciate dai programmatori e dai brevissimi trailer, si è appreso che in Shatterd Memories Mason sarà nuovamente il protagonista alla ricerca della figlia scomparsa ed è stata confermata la presenza di alcune figure storiche, note ai fan, come la poliziotta Cybil Bennet e Dalhia Gallespie. I personaggi della storia sono stati completamente ridisegnati e assomigliano solo vagamente a quelli originali. Stesso discorso vale anche per i nemici. Ma la vera novità nella sceneggiatura è rappresentata senza dubbio dai test: i giocatori in effetti non troveranno Harry subito al volante della macchina ma in uno studio psichiatrico davanti ad uno specialista desideroso di porgergli un questionario da compilare. Le scelte prese influiranno tutto il percorso narrativo, portando verso strade diverse, ambientazioni inedite, diverso approccio con i personaggi. Come se l’incubo vissuto dal giocatore non fosse altro che il frutto della follia del protagonista. Se in passato diversi erano solo i finali dell’avventura, adesso sarà l’inizio a stravolgere il prosieguo dell’avventura, aumentandone la longevità e la rigiocabilità. Quello che Harry sta vivendo è la realtà o semplicemente il frutto della sua instabile immaginazione? Resta da vedere se questa idea, potenzialmente interessante, verrà sapientemente utilizzata all’atto pratico.
Nebbia, sangue e ghiaccio!
Curiosamente, Shattered Memories girerà solo su Psp Wii e Ps2 ( di quest’ultima versione non si è potuto vedere ancora nulla), escludendo totalmente la terza generazione che dovrà aspettare il prossimo capitolo per addentrarsi nell’angosciante nebbia. Per fortuna la potenza tecnica verrà rimpianta solo in parte, dato che le demo mostrate all’E3 di Los Angeles hanno suscitato già da ora buone impressioni da parte dei fan Sony e Nintendo.
La prima cosa che colpisce è la fluidità generale; i caricamenti sono ridotti a zero durante l’esplorazione o nel passaggio da una stanza all’altra. Gli ambienti tridimensionali vengono caricati istantaneamente senza sequenze di intermezzo. Fenomeni atmosferici come la nebbia, vera protagonista della serie, e le perenni nevicate sono rese alla perfezione e conferiscono quel tocco di terrificante desolazione al paesaggio, già di per sé inquietante. Ovviamente l’assenza dei sopra citati caricamenti grava sui modelli poligonali dei personaggi e delle creature su schermo, non proprio dettagliati al massimo ma comunque apprezzabili sia nel design che nei particolari. Ma l’aspetto grafico sfoggia la sua vera novità nel passaggio all’altra dimensione, ovvero l’Otherworld. In tutti i capitoli di Silent Hill un suono raccapricciante, simile ad una sirena d’allarme, era il preludio al passaggio dalla realtà all’incubo. L’ambiente si trasformava senza preavviso e i palazzi e gli interni si rivestivano di sangue, ruggine e metallo. Ma per la prima volta questi elementi verranno completamente sostituiti dalla neve e dal ghiaccio. Le strutture verranno assalite dalla bianca e fredda coltre e da strati glaciali che bloccheranno le strade e costringeranno i giocatori a cercare percorsi alternativi.
Il drastico cambiamento dell’Otherworld suscita non pochi dubbi: le strade fatte di grate arrugginite e le pareti degli interni che grondavano sangue e carne putrefatta, sono stati da sempre il fiore all’occhiello di Silent Hill. Eliminare tutto questo per dare origine ad un inferno glaciale da un lato potrebbe far storcere il naso a non pochi giocatori (soprattutto i più anziani), ma dall’altro ridefinire totalmente l’esperienza e l’immersione nell’avventura che, a prescindere dalla scelte adottate, risulta su campo spaventosa di suo. Il comparto sonoro, anche questa volta, è stato affidato al maestro Akira Yamaoka, autore di capolavori dell’arte musicale e di tutti i pezzi presenti nella serie Silent Hill (compreso il film del 2006). Si è sentito davvero poco per adesso ma è facile intuire che i pezzi dell’originale verranno riarrangiati e sicuramente saranno previste melodie inedite, oltre ad un campionario suoni da brivido.
Sopravvivere all’orrore
Per dieci anni il gameplay di Silent Hill è stato incentrato sull’esplorazione degli ambienti e sui combattimenti contro le creature mostruose, attraverso l’uso di armi bianche e da fuoco. Shattered Memories conserva le fasi esplorative assieme alla torcia, unica fonte di luce in mezzo all’oscurità degli ambienti che celano particolari rivelatori. Anche la radio e il suo fastidioso suono, ritornano come strumento di avviso di pericoli imminenti, come la presenza dei mostri nelle vicinanze. Strumento tutto nuovo è invece il cellulare. Tentare di chiedere aiuto non servirà a nulla dato che sarete soli e isolati dal mondo, ma funzioni secondarie saranno fondamentali per proseguire; ad esempio, si potranno scattare delle foto, consultare la mappa, ricevere messaggi, ascoltare delle registrazioni, salvare il gioco e così via.
Il cellulare, inoltre, servirà per rivelare entità invisibili ad occhio nudo. Riguardo le fasi di combattimento, si assiste all’abbandono di questa ennesima tradizione della serie e in un certo senso all’evoluzione del concetto di survival horror. Per accentuare la natura di semplice civile cittadino, Harry Mason non potrà combattere contro i nemici e non sarà provvisto di alcuna arma. L’unica possibilità di sopravvivenza sarà quella di scappare più in fretta possibile, trovare le vie di fuga e rallentare i nemici nascondendosi, lontano dal loro campo visivo ovviamente, o lanciando oggetti leggeri o pesanti.
Nella demo giocabile, durante una fuga dalle raccapriccianti entità ( simili ad esseri umani ma ustionati e senza faccia) è stato possibile correre, arrampicarsi sui muri ed aprire le porte. Alcune di esse, come i cornicioni, sono contrassegnate da un color ghiaccio bluastro, particolare fondamentale per intuirne l’uscita o la via giusta da percorrere ( un po’ come accade nel particolarissimo Mirror’s Adge ), anche se quest’operazione è resa difficile dal senso di ansia dato dall’inseguimento. Harry può anche guardarsi alle spalle mentre corre e sfondare le porte grazie ad una poderosa spallata. La possibilità di nascondersi temporaneamente negli armadi o in altri rifugi è però compromessa dall’intelligenza artificiale dei nemici: se il giocatore si ritroverà sul loro campo visivo essi lo scaraventeranno a terra e se non riuscirà a liberarsi, attraverso strattoni, dopo poco tempo il Game Over apparirà sullo schermo.
In definitiva l’esperienza è senza dubbio coinvolgente e da cardiopalma, ma resta da vedere se, a lunga andare, la formula “corri e nasconditi”, senza possibilità di combattere, riuscirà a non annoiare i giocatori fino alla fine del gioco.
Conclusioni
Silent Hill è un brand che ha affascinato i videogiocatori per dieci anni e allo stesso tempo ha smosso più di una critica, a causa della progressiva ripetitività del gameplay. Eppure Climax è convinta che la collina silenziosa abbia ancora molto da mostrare dietro la nebbia. Se prendere a piene mani un’icona dei videogiochi, come il primo capitolo, e reinterpretarlo tramite drastici cambiamenti sia stata una buona idea o un flop inesorabile solo il tempo potrà dirlo. Questo autunno Shattered Memories porterà l’orrore sugli scaffali dei negozi, un terrore che sgorgherà ghiaccio da ogni pixel.