Il franchise di Fairy Tail è uno dei più famosi al mondo ed è rimasto uno dei lavori più popolari e duraturi di Hiro Mashima nel corso della sua lunga carriera. È quindi logico che Koei Tecmo e Gust pubblichino un sequel del loro RPG Fairy Tail del 2020, che ha avuto un inizio e una fine piuttosto “ambigui”. Ora, quattro anni dopo circa, con un sistema di combattimento completamente rivisto e ancora una volta ambientato in un punto della storia non proprio “comodo” per chi non conosce molto bene la saga, Fairy Tail 2 è un titolo meritevole del nostro tempo? Ma bando alle ciance, procediamo con la recensione di Fairy Tail 2 nella sua versione Steam!

Fairy Tails!

Fairy Tail 2 è un gioco di ruolo in terza persona, che alterna fasi in tempo reale con un divertente combattimento a turni (che, in realtà, potrebbe essere definito “quasi” in tempo reale). Il prologo del gioco inizia direttamente dopo l’epilogo del gioco Fairy Tail. Il fulcro della storia del secondo chapter è la lotta contro Zeref (punto focale dell’arco narrativo dell’Alvarez Empire). Zeref è l’antagonista principale dell’intera serie di Fairy Tail. Le sue guardie del corpo d’élite sono note come Spriggan 12 e saranno ostici nemici che ci ostacoleranno per tutto il corso dell’avventura.

L’obiettivo sarà naturalmente sconfiggere Zeref e salvare la gilda Fairy Tail da una fine ingloriosa. È bene specificare sin da subito che, sebbene il titolo sia piuttosto godibile anche in “blind”, in realtà il lavoro di Gust è diretto esplicitamente ai fan della saga: non vi saranno, infatti, grandi spiegazioni per quanto concerne i personaggi o il contorno narrativo e chi non conosce il manga/l’anime, potrebbe avere qualche perplessità narrativa qui e lì o, al contempo, non afferrare esattamente tutto ciò che accade visto che, tante “faccende” secondarie avverranno “dietro le quinte”.

Feel my magic!

Da un punto strettamente ludico, il loop di gioco di Fairy Tail 2, seppur non particolarmente originale, si mostra piuttosto solido. Ci si troverà in una grande mappa aperta che è collegata ad altre mappe altrettanto open, a formare un’area esplorabile piuttosto vasta. Ognuna d’esse sarà piuttosto ramificata con percorsi alternativi per raggiungere tesori, cristalli e altri oggetti utili per la nostra “causa”. Alcuni di questi percorsi saranno liberamente accessibili, altri richiederanno speciali abilità per “liberare” la via, acquisite nel corso del gioco. Naturalmente, ci sono nemici in agguato in tutte le mappe e se li si toccherà, in pieno stile jrpg, inizierà il combattimento. Avremo anche l’opportunità di “sorprendere” i nostri nemici, attaccando non visti, la cui azione ci comporterà un potenziamento dei punti attacco utili per scatenare le nostre potenti magie.

Il gioco ci proporrà un serie di missioni principali e secondarie. Durante i segmenti della main campaign, sarà a volte richiesto di giocare nei panni di uno specifico membro di Fairy Tail, ma il più delle volte si avrà la possibilità di scegliere liberamente tra un vasto e variopinto assortimento di personaggi da inserire nel proprio gruppo di tre elementi, oltre alla possibilità di cambiare i personaggi di riserva se qualcosa non dovesse funzionare come pianificato. Le missioni secondarie, al contrario, non saranno particolarmente ispirate, in quanto si ridurranno a semplici raccolte mirate all’ottenimento di item, ottenibili dalla distruzione di oggetti o dall’uccisione di nemici, per restituirli al richiedente in cambio di una ricompensa spesso non particolarmente generosa.

Il potere di salvare il mondo

Come anticipato, il sistema di combattimento si differenzia, meccanicamente, dal primo capitolo seppur i fondamentali siano pressoché speculari. Il fighting system di Fairy Tail 2 potrebbe esser definito un sistema “ibrido” tra real time e turni. In battaglia, avremo il controllo di un personaggio del party insieme a due compagni di squadra controllati dall’IA: l’obiettivo sarà concatenare combo di diverse abilità equipaggiate, alternando attacchi base a colpi speciali nettamente più potenti. Annullare completamente le difese nemiche consentirà di eseguire una mossa combinata devastante con uno dei nostri alleati, Unison Raid, che può ribaltare le sorti del combattimento. L’aspetto in tempo reale del combattimento riguarderà unicamente l’aspetto più squisitamente offensivo del segmento fighting, il che significa che non controlleremo direttamente il movimento dei personaggi.

Gli scontri alterneranno fasi in cui si attende che il proprio contatore di punti attacco si riempia e nel frattempo ci si può difendere dagli attacchi nemici con una funzione di blocco. Quando è il proprio turno, si possono accumulare velocemente ulteriori punti eseguendo una piccola combo di attacchi di base (l’aspetto in real time del combattimento), per poi utilizzarli scegliendo da un elenco crescente di potenti attacchi magici. Naturalmente, al centro della nostra pianificazione strategica vi saranno le naturali abilità di ognuno dei colorati personaggi fra cui potremo scegliere. Alcune saranno in realtà attacchi fisici, altre sono invece attacchi perforanti o attacchi energetici e via dicendo. Ogni abilità ha un equilibrio tra break e power. Il primo aspetto provoca danni extra all’indicatore stagger che, una volta riempito, indurrà una sorta di “stordimento” al nemico, abbassando ogni sua difesa. Il power, invece, danneggerà direttamente i punti vita dei nostri avversari. Tuttavia, se la resistenza d’essi è alta, il danno delle abilità sarà ridotto.

Seppur sostanzialmente divertente, sarà difficile far sparire una certa sensazione di lentezza dal sistema generale di combattimento. Sarà sempre forte la sensazione di “attesa forzata” per utilizzare le skill più potenti, nascoste sempre dietro il necessario button mashing utile per “caricarle”. Con l’aumento di livello si guadagneranno Origin Point, che verranno utilizzate insieme a oggetti unici per sbloccare o migliorare le abilità in un albero delle abilità a tre punte che, rispetto al passato, è stato notevolmente ampliato. L’equipaggiamento passerà attraverso le Lacrima, artefatti che sostituiranno i più classici equipaggiamenti ruolistici e che ci doneranno differenti abilità e magie, al contempo fornendo potenziamenti alle statistiche e talvolta consentendo anche di equipaggiare vari buff e potenziamenti speciali ai personaggi. Un sistema semplice e diretto, sicuramente funzionale, ma che potrebbe far storcere il naso agli amanti di sistemi ruolistici più profondi.

Va segnalato, in aggiunta, che il secondo capitolo, pur guadagnano un sistema di combattimento più dinamico e divertente, ha perso nei confronti del primo chapter il sistema di gioco e sviluppo della gilda e delle sue strutture interne che, coi suoi limiti, rappresentava sicuramente un fulcro ludico divertente e “motivante”.

Tecniche d’incantesimo

Da un punto di vista squisitamente tecnico, Fairy Tail 2 è un buon prodotto in generale, seppur non “smascellante”. Il gioco confezionato da Koei Tecmo e Gust ha un aspetto pregevole e imita abbastanza bene lo stile artistico dell’anime, a partire dal design dei personaggi e del mondo in generale. I nemici casuali che i giocatori incontreranno saranno piuttosto eterogenei, alternando mostri “generici” ad alcuni che sembrano fuoriusciti direttamente dall’estro creativo di Mashima. Considerando che il gioco è passato a un sistema di combattimento un po’ più “sciolto” rispetto al passato, le animazioni di attacco sono gestite piuttosto bene e sono fedeli ai personaggi del manga/anime. Detto questo, alcune delle abilità più elaborate e “finali”, per ragioni di tempo, appaiono meno “ultimate” rispetto a quanto si può ammirare nell’anime, in quanto semplificate per adattarsi meglio al flusso del combattimento.

Il titolo presenta anche, di tanto in tanto, alcuni disegni in computer grafica di grande effetto per rappresentare alcune scene, sia che si tratti di fan service o di un importante scontro della storia. Da un punto di vista strettamente tecnico, non v’è molto da dire: tolta qualche piccola compenetrazione poligonale e qualche imperfezione secondaria qui e lì, Fairy Tail 2 è scorso senza particolari intoppi o bug. Raggiungere i 60 fotogrammi al secondo è stato piuttosto facile e, nel corso del gioco, in rari casi la fluidità ha subito qualche inciampo. Per quanto riguarda la colonna sonora del gioco, il titolo presenta un mix di brani originali e alcuni dei temi caratteristici utilizzati nel corso dell’anime, tra cui il tema principale che suona sempre quando Natsu o i suoi amici stanno per ribaltare le sorti della vittoria.

Concludendo…

Fairy Tail 2, più che mai, è un gioco pensato per i fan e per la maggior parte di essi sarà più che soddisfacente. Al netto di qualche “cut” narrativo qui e lì, il gioco si mostra sicuramente più dinamico, le battaglie e gli eventi più importanti si svolgono comunque in modo fluido e marciante. Le missioni secondarie sono purtroppo elementari e i sistemi di livellamento e di equipaggiamento del gioco sono divertente ma forse un po’ troppo semplificato, ma il combattimento, al netto di una certa “lentezza” concettuale, è stato rielaborato e risulta sicuramente più fluido e ricco di azione rispetto al primo capitolo. Dunque, Fairy Tail 2, al netto di diverse imperfezioni e scelte “opinabili”, può esser considerato come un piccolo passo in avanti.

CI PIACE
  • Un (piccolo) passo in avanti rispetto al primo capitolo
  • Esteticamente pregevole
  • Struttura ruolistica e combattiva divertente…
NON CI PIACE
  • … ma limitata e forse un po’ troppo semplificata
  • Missioni secondarie poco ispirate
Conclusioni

Fairy Tail 2, a tutto tondo, appare come un upgrade rispetto al primo chapter, seppur non proprio a 360°. Il gioco originale di Fairy Tail si dimostrò divertente grazie anche agli aspetti della gilda e alla costruzione di tutto ciò che il gioco aveva da offrire. Fairy Tail 2 elimina gli aspetti della gilda, per certi versi inspiegabilmente, ma aggiunge più divertimento nei combattimenti (anch’essi, però, non perfetti). Al netto di qualche “cut” narrativo qui e lì, il gioco si mostra sicuramente più dinamico, le battaglie e gli eventi più importanti si svolgono comunque in modo fluido e marciante. Un buon secondo chapter che fa sperare in un ipotetico terzo che unisca gli aspetti migliori di entrambi i capitoli.

7.9Cyberludus.com

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