Approcciare un qualsiasi prodotto “virtuale” marchiato LEGO, ha sempre alcuni premesse “statiche” per definizione: ovvero umorismo spensierato, universi “rilassati” e, in generale, una percezione del gioco che “media” tra basilarità e profondità. Premesse, come detto, ormai assodate dell’universo LEGO e che rendono ogni prodotto che si avvicina all’azienda danese, un “porto sicuro”. Ed è con questa forma mentis che abbiamo approcciato LEGO 2K Drive, ultima fatica di Visual Concepts e 2K Games.
Un gioco di corse all’interno del radioso mondo multicolore mattoncinesco che, sulla carta, tenta un approccio “personale ma non troppo” al mondo dei racing. Ma senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla recensione di LEGO 2K Drive nella sua versione Playstation 5!
Il mondo è un’enorme pista!
LEGO 2K Drive è un gioco di corse ambientato nel colorato e divertente mondo LEGO. Se volessimo tentare un riassuntivo inquadramento del titolo citando alcuni “volti noti” del settore, potremmo dire che il gioco è un po’ Mario Kart e un po’ Forza Horizon. Il titolo di Visual Concept, di base, ci dà infatti la possibilità di esplorare un vasto mondo aperto con la nostra auto di mattoncini, consentendoci l’accesso a diverse attività fra cui, ovviamente, vere e proprie gare che prendono spunto dai concept cari al racing Nintendo. Non appena avviato il gioco, ci troveremo in quel di Bricklandia, accolti dal campionissimo di corse Clutch Racington con un obiettivo chiaro: vincere l’ambita Sky Cup, al contempo battendo in pista il “cattivissimo” Shadow Z.
Premesse semplicissime che, sin dai primissimi istanti, ci introducono in un universo fatto di colori, umorismo e spensieratezza, ovvero una classica mescolanza che ci si attende da un titolo LEGO. Come ci si attenderebbe da un gioco di corse “medio”, anche LEGO 2K Drive non ci induce a “masticare” una linea narrativa complessa ed articolata, ma ciò non tarpa le ali del titolo in alcun modo visto che, nel suo intero, le vicende semplicissime narrate si sposano alla perfezione con un gameplay super-intuitivo ma che nasconde alcune inattese “complessità”.
Scorrazzare per Bricklandia
LEGO 2K Drive offre due possibilità ludiche generali, ovvero il gioco online e il gioco in singolo. Se la prima possibilità, sostanzialmente ci vedrà affrontare due modalità (Gara singola ed una serie di gare in cui competere chiamata Coppa) con altri giocatori in multiplayer su internet, il fulcro dell’esperienza è ovviamente la campagna in singolo (che, però, potrà contare su di un divertente cooperativo locale). In generale, l’esperienza offerta dal titolo di Visual Concept si orienta verso una sorta di sandbox dai toni racing, con diverse possibilità al suo interno. Esse, in sostanza, si divideranno in pochi macro-gruppi: avremo le classiche piste in stile Mario Kart, tendenzialmente ben strutturate, difficili e cosparse di potenziamenti e ostacoli da evitare, oltre che diverse attività alternative sparse per la mappa di gioco, tra minigiochi (tra cui, ad esempio, lo “spingere” un uovo gigante in una altrettanto immensa padella), micro-gare a tempo ecc. Il tutto, ovviamente, cucito assieme e posizionato all’interno di un mondo di gioco piuttosto vasto, quasi integralmente distruttibile e suddiviso in quattro “biomi” che, man mano, sbloccheremo e che ci consentiranno di cimentarci nella ventina e più piste totali presenti in game.
Completando attività e vincendo gare, infatti, accumuleremo dell’esperienza e saliremo di livello, conditio sine qua non per accedere alle attività successive che saranno, com’è intuibile, bloccate dalla richiesta del raggiungimento di un certo grado del nostro arguto pilota. Accanto all’esperienza, otterremo anche delle monete utili per acquistare componenti ed oggetti estetici di varia natura: un processo che, nelle fasi più avanzate del gioco, richiederà un continuo (e per certi versi tedioso) “grinding” di tutte le attività accessibili per accumulare quante più monete possibile, che di base non saranno quantitativamente numerose. Va menzionato, a questo proposito, per dovere di “cronaca”, anche la folta presenza di micro-transazioni, con decine e decine di item acquistabili con soldi reali e sponsorizzati spesso e volentieri durante il gioco. Tendenzialmente, la stra-grande maggioranza degli oggetti sarà di natura estetica, ma vi saranno anche componenti con delle funzioni “concrete” accessibili con dindini reali ma che, comunque, potremo ottenere anche, semplicemente, giocando. Una scelta, quella delle microtransazioni, al solito “complessa” e che ha di già scatenato l’ira funesta di una parte della fan-base. Va comunque tenuto in considerazione, per chi fosse interessato, che il segmento competitivo online del gioco non subirà nessun tipo di ripercussione dalla presenza di un “folto” item shop che, quindi, non è un passaggio “obbligatorio”.
Nonostante non sconvolga in alcun modo l’ambito dei racing a mondo aperto, LEGO 2K Drive ha al suo arco alcune frecce sicuramente interessanti. La prima (la cui influenza è innegabilmente Mario Kart) ci vedrà controllare diversi veicoli in base al terreno su cui ci ritroveremo a scorrazzare, grazie alla possibilità per il nostro veicolo di trasformarsi al volo. Infatti, tutte le piste del titolo di Visual Concept alterneranno asfalto, off-road e specchi d’acqua, con la parallela “ricombinazione” on the fly del nostro mezzo di locomozione, che passerà da auto a motoscafo, quad ecc. Nonostante il suo animo meccanicamente arcade, gli sviluppatori hanno compiuto un buon lavoro di caratterizzazione dello stile di guida e della risposta del mezzo a seconda della tipologia del percorso che affronteremo, inducendo l’utente ad interpretare con un minimo di strategia i tracciati. Una differenza sostanziale che si ripercuoterà, concettualmente, anche nell’altra “freccia” all’arco di LEGO 2K Drive, ovvero l’officina di progettazione: man mano che avanzeremo nel gioco, sbloccheremo nuovi mezzi e, soprattutto, un vasto numero di pezzi con cui comporre il nostro kart dei sogni. L’editor, in questo senso, è ben realizzato: intuitivo e semplice da apprendere nelle sue funzioni principali, ma profondo e complesso nel caso in cui ci si voglia cimentare in progettazioni più complicate ed elaborate, sempre considerando che vi saranno delle condizioni di base per permettere al mezzo di poter gareggiare.
Mattoncini… mattoncini everywhere!
Detto ciò, nonostante centinaia e centinaia di possibilità di personalizzazione (limitate al solo mezzo, perché non avremo facoltà di personalizzare il nostro alter ego), la resa su pista dei vari mezzi (tenuta presente la precedentemente citata differenziazione di base), non sarà particolarmente evidente o determinante. Ciò comporterà, in generale, un utilizzo dell’officina votato principalmente alla caratterizzazione estetica del proprio mezzo, visto che non si sentirà spesso la necessità di andare a “ritoccare” un veicolo standard per poter vincere. LEGO 2K Drive, in generale, è un prodotto divertente e che darà un bel po’ da giocare agli appassionati dei racing, seppur non tutto ciò che il prodotto di Visual Concepts ci propone è “scintillante”. In primis, vi sarà dopo poche ore una certa ridondanza concettuale delle attività (specie quelle secondarie) da svolgere obbligatoriamente, visto che l’intero incedere del gioco, come detto, sarà instradato dal rigido raggiungimento di un determinato livello di esperienza. Una certa ripetitività generale, parzialmente mitigata dall’ottimo design generale delle piste che, nonostante non siano in gran numero (e, molte, sono concettualmente “simili”), ci divertiranno il giusto e ci daranno la possibilità di continuare a scorrazzare per Bricklandia anche dopo la conclusione della linea narrativa principale.
Una buona esperienza ludica, in sostanza, seppur, anche in questo frangente, a voler esser pignoli, Visual Concepts si è limitata a far (bene, sia chiaro) il “tema”, non tentando nulla di particolarmente originale. Anche il comparto online, per certi versi, si limita al minimo “sindacale”, per la (immaginiamo, momentanea) limitatezza delle modalità accessibili. Da un punto di vista squisitamente tecnico, LEGO 2K Drive è sicuramente un prodotto ben realizzato. La resa estetica generale è di alta fattura, così come il design di mezzi, parti “meccaniche” e ambientazioni. Il concetto di “legosità” e la sua basica spensieratezza, sono state ivi traslate in modo eccelso dagli sviluppatori che hanno sapientemente forgiato un modo di gioco che sprizza, appunto, “LEGO” da ogni poro. L’estetica è ottima e piuttosto variegata, ma poggia su di un comparto tecnico che soffre qualche calo di fotogramma di troppo, spesso causato dal sovrannumero di elementi scenici, fra “esplosioni” ed effetti grafici “scoppiettanti”, che si avvicendano a schermo. Da un punto di vista squisitamente meccanico, LEGO 2K Drive offrirà comandi veloci e reattivi, con un input lag prossimo allo zero e che rende il titolo di Visual Concept frenetico e dinamico al punto giusto. Nulla da obiettare per quanto concerne il sonoro, a partire dall’ottimo doppiaggio generale e passando da una buona varietà di musiche ed effetti sonori di alta qualità.
Concludendo…
LEGO 2K Drive è un gioco divertente, colorato e spensierato. Visual Concepts ha creato un prodotto solido ed esteticamente pregevole e che, siamo certi, farà la felicità dei tanti fan Lego sparsi per il mondo. Nonostante il prodotto sia generalmente un’opera compiuta e riuscita, esso non è però esente da alcune limitatezze tecniche e concettuali, specialmente per quanto concerne la varietà delle attività ed una certa rigidità generale dei concept ludici che stonano un po’ con il respiro “open world” del gioco.