Book of Demons, rilasciato il 13 dicembre, è il nuovissimo Hack & Slash della Thing Trunk. Proprio questo titolo è uno dei sette componenti della serie “Return 2 Games”, ossia una collezione di titoli ispirati a videogiochi cult degli anni 90. In questo caso, a detta degli stessi produttori del gioco, Book of Demons è chiaramente ispirato al primo titolo della notissima serie Diablo. Allo stesso tempo però questo punta a distaccarsi dall’essere una semplice rivisitazione: nonostante possegga molti elementi caratteristici del genere come classi, livelli, creature demoniache ed un’ambientazione tenebrosa, esso presenta una vasta gamma di features innovative e stimolanti, ad esempio la sostituzione del classico sistema dell’equipaggiamento con un sistema di deck-building, oppure la possibilità di scegliere la durata dell’avventura che andremo ad intraprendere di volta in volta.

Raiding in the 90’s

La trama del gioco ha uno stampo molto semplicistico, non è altro che una citazione al sopracitato gioco della Blizzard. Dai primi secondi veniamo subito a conoscenza del Paperverse, il luogo nel quale sono ambientate varie storie tra le quali ritroviamo quella del “Libro dei demoni”. L’avatar rivestirà il ruolo di un avventuriero che dopo un lungo viaggio si accinge finalmente a far ritorno al suo villaggio natio, trovando questo tristemente devastato. Ad accoglierlo troverà quattro personaggi: la barista, il saggio del villaggio, la misteriosa veggente, ed il guaritore. Il primo pensiero di ciascuno di essi sarà informare il protagonista su ciò che è accaduto al villaggio nel periodo della sua assenza. Misteriosamente sotto il locale luogo di culto sembra essersi aperta un’innaturale fessura nel terreno, dalla quale periodicamente emergono creature mostruose che attaccano il borgo e le persone che lo abitano. Nonostante tutti gli NPC abbiano idee differenti e determinati rapporti di amicizia o inimicizia con gli altri, decideranno di aiutare chiunque riuscirà a placare la piaga che affligge loro e gli abitanti. Quindi ottenuta l’assistenza indiretta dei sostenitori appena introdotti, sarà il momento di tuffarsi nel vivo dell’avventura. Il compito del protagonista sarà quindi quello di autoproclamarsi eroe ed avventurarsi nell’ignoto attraverso la fenditura sotterranea, scontrandosi con orde di mostri apparentemente infinite e sconfiggendo chiunque si celi dietro la causa scatenante di questo male sconosciuto.

Discesa negli inferi tra demoni e carte

Il gioco è principalmente un Hack & Slash, ossia un gioco di ruolo incentrato sul combattimento: l’attività principale sarà quindi quella di sconfiggere orde su orde di creature attraverso una meccanica di combattimento punta e clicca con vista dall’alto. L’ambientazione è tipica di un classico dungeon crawler, all’interno di un sotterraneo labirintico, tra combattimenti e tesori nascosti, bisognerà sopravvivere il tempo necessario a trovare un passaggio per il livello successivo. Il gameplay è costituito da un succedersi costante di piani autogenerati, colmi di creature e tesori. Ogni piano del dungeon sarà sempre simile al precedente ma mai del tutto uguale: la toponomastica, il numero e la tipologia dei mostri e l’ubicazione dei tesori o dei luoghi di interesse sarà sempre generata autonomamente in maniera lievemente differente.

Attraverso il dungeon si avrà modo di potenziare l’eroe non unicamente con il classico sistema di ottenimento di esperienza e denaro, anche con l’ottenimento di carte che sostituiscono completamente il noto equipaggiamento dei giochi di ruolo. L’esperienza sarà ottenibile uccidendo i mostri ed accumulandosi farà salire di livello il protagonista. Questo permetterà di scegliere tra l’aumento di un punto vita ed un punto di mana: il primo garantisce una maggiore durabilità contro il danno, il secondo permette di equipaggiare ed attivare le carte che si otterranno durante tutto il gioco. Il denaro sarà ottenibile uccidendo mostri o ricercando casse del tesoro ed altri oggetti. Sarà possibile utilizzarlo in modi diversi: per aumentare le statistiche dell’eroe, identificare e potenziare le carte, ricaricare l’abilità peculiare della propria classe o comprare chiavi dorate che rendono possibile ripetere i livelli dei boss finali a difficoltà maggiori.

Ultimo aspetto della crescita del personaggio è la nuova meccanica del deck-building: durante l’esplorazione si troveranno alcune carte. Queste ricoprono il ruolo di abilità, equipaggiamento ed oggetti utilizzabili. Le carte artefatto sono di colore verde ed hanno un costo di equipaggiamento, garantiscono determinati effetti passivi. Le carte oggetto sono di colore rosso e non hanno nessuno costo, ma necessitano di una stack del dato oggetto per essere attivate, conferiscono determinati effetti o condizioni temporanei. Le carte magia invece sono di colore blu ed hanno un costo di equipaggiamento e di attivazione: sono tutte abilità attive legate a mosse speciali attivabili in determinate condizioni.
Ogni carta infine presenta un livello (da uno a tre) che può essere aumentato, in aggiunta a un grado di rarità (comune, magica e leggendaria).

Il gioco presenta tre difficoltà tra le quali scegliere all’inizio dell’avventura.

  • Casual consigliabile per i novizi del genere perché non rappresenta un’esperienza complessa e consente di imparare le meccaniche base con calma.
  • Normal garantisce un’avventura integrale, coinvolgente ed a tratti decisamente intensa: consigliata a chiunque voglia godere di tutte le potenzialità del titolo senza dover adottare un gameplay particolarmente tecnico.
  • Per ultima Roguelike, ossia la sfida perfetta per i veterani dei dungeon crawler che vogliano cimentarsi in una sfida estrema: la difficoltà eccessiva è data oltre che da fattori riguardanti i mostri ed i combattimenti, anche dall’eliminazione totale di determinate meccaniche player friendly.

Una volta terminata la storia principale sarà comunque possibile selezionare progressivamente quattro difficoltà aggiuntive, ciascuna caratterizzata da determinate condizioni extra che rendono il gameplay decisamente più impegnativo.

Una fiaba molto personale

Book of Demons presenta due caratteristiche di spicco che  lo distinguono dagli altri giochi appartenenti allo stesso genere: la prima è sicuramente la grafica mentre la seconda riguarda il sistema Flexiscope.

La scelta grafica estremamente peculiare, basata sul connubio tra le illustrazioni e la grafica completamente in 2D, creano un’atmosfera paradossalmente semplicistica a primo impatto. Non per questo essa risulta priva di un design accattivante perfettamente in grado di catapultare il giocatore in un’avventura epica, particolarmente familiare per i videogiocatori di vecchia data. Il lato grafico però non influenza negativamente le capacità di movimento dei soggetti, bensì dona una fluidità estremamente naturale che non danneggia l’ambientazione da fiaba dark fantasy creata dal Paperverse.

Impossibile non soffermarsi sulla possibilità di selezionare la durata dell’avventura attraverso un sistema innovativo chiamato Flexiscope.
Questo permette di selezionare quantitativi standard di tempo organizzati in cinque livelli di longevità (molto piccolo, piccolo, medio, grande, molto grande). In base alla scelta, ovviamente, il dungeon verrà generato secondo una serie di fattori (superficie della mappa, numero di mostri, numero di piani, tesori) tali che il tempo di completamento stimato corrisponda a quello prestabilito.

Questa scelta rende ogni partita di Book of Demons adattabile a un qualsiasi arco temporale, senza vincolare il giocatore in alcun modo.

Concludendo…

In conclusione Book of Demons è un ottimo ed innovativo Dungeon Crawler con un sistema di combattimento fondato sul collezionare e potenziare le carte ottenute progressivamente nel gioco. Il punto forte della sua esperienza videoludica è sicuramente l’estrema personalizzazione dell’avventura dal lato qualitativo: non in semplici termini di difficoltà ma anche di longevità. La capacità di creare avventure “ad personam” riesce a far confluire in un unico gioco molte tipologie diverse di videogiocatori. Comunque la si decida di giocare si godrà di un’esperienza completa e soddisfacente contornata da una bellissima grafica fiabesca, una colonna sonora caratteristica ed una storia senza troppe pretese e di stampo umoristico. Tutto ciò solo per far sentire il giocatore il più possibile a suo agio in un gioco creato per lui, e dedicato a soddisfare qualsiasi aspettativa esso riponga. Seppure non pecchi di qualche difetto come una limitata IA dei nemici o la totale assenza di personalizzazione del proprio eroe, questi non sono sufficienti a minarne le qualità fondamentali del videogioco. Sicuramente un peso non poco influente sarà quello delle patch future che potranno introdurre o meno delle importanti espansioni alla storia ed aumentare le funzionalità del titolo: ciò potrebbe garantire una maggiore giocabilità e longevità.

CI PIACE
  • Grafica caratteristica ed unica.
  • Battleground interattivo e coinvolgente.
  • Elevatissima personalizzazione del gameplay.
  • Processo di farming mai noioso.
  • Presenza di molti tratti umoristici e citazioni.
NON CI PIACE
  • Assenza di personalizzazione del proprio personaggio.
  • IA dei nemici altamente limitante.
  • Stat-system eccessivamente elementare.
Conclusioni
In conclusione Book of Demons è un ottimo ed innovativo Dungeon Crawler con un sistema di combattimento fondato sul collezionare e potenziare le carte ottenute progressivamente nel gioco. Il punto forte della sua esperienza videoludica è sicuramente l’estrema personalizzazione dell’avventura dal lato qualitativo: non in semplici termini di difficoltà ma anche di longevità.
9Cyberludus.com

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Nato a Reggio Calabria nel 1997, si appassiona fin dall’età di sei anni ai videogiochi. Nonostante le sue prime esperienze videoludiche fossero principalmente al computer, dopo qualche anno riesce nell’impresa di farsi regalare una Xbox: Halo e Fable saranno i due titoli preferiti, come del resto le loro rispettive serie. A dodici anni scoprirà la sua passione per la Nintendo e da questa nascerà un grandissimo amore per i suoi titoli più famosi e gli immancabili JRPG. Al momento studia Giornalismo, con la speranza di poter scrivere dei suoi amati videogame anche in futuro.

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