Dota 2 è diventato casual?
Da poche ore è finalmente disponibile l’attesissima patch 7.00 per Dota 2. Come si vociferava negli ultimi mesi, oltre a introdurre un nuovo eroe la patch ha anche cambiato in maniera drastica molti degli elementi cardine del gioco, presenti ormai dai tempi in cui il gioco era ancora in beta. Se siete abituati a seguire Reddit, saprete allora come dall’uscita della patch sia in corso un feroce dibattito fra gli utenti che approvano i cambiamenti e quelli che proprio non riescono ad accettarli.
Questi ultimi hanno anche affermato che Dota 2 ora sia diventato molto più casual, un elemento che prima della patch lo contraddistingueva dal suo diretto e ben più famoso rivale, League of Legends. Ma cosa ha introdotto e cambiato realmente questa nuova e massiccia patch di 6.6 GB?
Andiamo a vedere.
I cambiamenti principali
Monkey King è un carry abbastanza impostato sui gank. L’eroe possiede la bellezza di sei abilità diverse, ovvero un attacco a lungo raggio capace di stordire, e la capacità di saltare su un albero che si riallaccia all’abilità di potersi lanciare sui nemici e fare danni ad area. L’eroe può anche ottenere dei buff continuando ad attaccare i nemici, mimetizzarsi con l’ambiente diventando ad esempio una runa o un albero, ed evocare un grosso numero di copie che lo aiuteranno a combattere entro una certa area. Come ogni nuovo eroe introdotto in questi aggiornamenti, inizialmente l’impressione è che il personaggio sia abbastanza potente rispetto agli altri, complici anche le abilità aggiuntive uniche di cui è provvisto.
L’eroe comunque è ottimo e divertente da usare, e si dimostra abbastanza versatile nel caso vogliate farmare in lane, in giungla e soprattutto eseguire attacchi a sorpresa (se volete saperne di più date un’occhiata qua). Essendo Monkey King la star del dlc, sono disponibili anche acquisti in-game come la bellissima skin arcana, il suo commentatore e soprattutto una reskin della mappa completamente dedicata al personaggio, con i suoi temi orientaleggianti. Proprio per quanto riguarda la mappa di gioco, Dota 2 ha subito un rework totale (non avveniva dai tempi della patch Reborn) che oltre a modificarne le posizioni dei camp e la morfologia, aggiunge anche un paio di novità. Le rune sono state spostate e ora sono adiacenti alle giungle, a loro volta rimaneggiate e con i camp rilavorati. Questo significa che il fiume che taglia le due fazioni ora ha un’importanza strategica leggermente minore.
Questo è dovuto anche all’introduzione di alcuni santuari, posizionati nei secret shop di entrambe le fazioni, che una volta attivati daranno un bonus di regen a mana e vita. Questi oggetti sono molto interessanti, poiché offrono agli scontri connotazioni più strategiche. Ma badate che hanno un cooldown di 300 secondi, e che a un certo punto verranno – inevitabilmente – distrutti. Questo ci porta a un altro grosso cambiamento che i giocatori dovranno affrontare nel titolo: l’HUD. La schermata è stata completamente rimaneggiata, e nonostante molte delle modifiche siano solo estetiche, alcuni cambiamenti ci sono comunque stati. Per esempio quando selezionerete un altro eroe, invece di spostare l’intera schermata su di esso, apparirà in alto a sinistra sullo schermo una piccola tendina riassuntiva con stats e oggetti del personaggio. Un po’ scomodo in realtà, per quanto sia più che altro una questione di abitudine (se volete saperne di più guardate direttamente qui). Altro grosso cambiamento dell’interfaccia è il quadro dell’eroe, che adesso presenta alcune modifiche che ci portano dritti alla prossima sezione di questo speciale: gli eroi.
Che ci crediate o meno, le famose stats che potevano essere potenziate con i livelli ora non ci sono più. Questo significa che chi era abituato a fare particolari build con le stats (es. Juggernaut right clicker) si troverà costretto a riorganizzare il suo stile di gioco. Questa rimozione porta però a una nuova e importantissima aggiunta: i talenti. Al livello 10, 15, 20 e 25 al giocatore sarà possibile scegliere un talento unico per il personaggio usato, fra i due proposti nel ramo. Facciamo un esempio: Mirana, il mio eroe preferito, avrà a disposizione un aumento dell’agilità o un plus di 150 hp al livello 10, fino ad arrivare a un aumento di 100 danni dopo un leap o alla bellezza di tre arrow di fila al livello 25. E credetemi se vi dico che ogni personaggio del gioco arriverà ad avere abilità uniche che cambieranno in maniera incredibile il vostro gameplay.
Perché, nonostante a una prima occhiata non sembri così, la sostituzione dei talenti alle stats in realtà lascia inalterati i vari stili di gioco. Tornando a prendere ad esempio la amata Mirana, nel mio stile di gioco la alterno da hard carry a nuker, e con i talenti ora sono solo più stimolato ad approfondire i due approcci, potendo scegliere se potenziare il fronte dei danni magici o aumentarne gli attributi di agilità e attack speed. C’è tanto da dire a riguardo, ma essendo i cambiamenti dedicati a ogni eroe vi invito a visitare direttamente il changelog a riguardo.
Sempre parlando degli eroi, sono stati apportati alcuni cambiamenti specifici alle abilità e aggiunti vari Aghanim. Lo Scettro di Aghanim è un oggetto potentissimo che su molti eroi aggiunge effetti o abilità nuove. Per esempio, Anti-Mage ora può utilizzare tale oggetto, che gli conferirà uno scudo magico che farà rimbalzare qualsiasi abilità gli verrà lanciata contro. Eroi come Necrophos hanno invece subito dei cambiamenti delle proprie abilità, come ad esempio la sostituzione di una spell passiva dedicata al buff che ora renderà l’eroe immune agli attacchi fisici e rallenterà i nemici circostanti per un certo periodo.
Un altro cambiamento molto apprezzato è la reskin di alcuni eroi, nello specifico Viper, Enigma e Slardar. Nel corso degli anni l’utenza ha sempre chiesto a gran voce dei cambiamenti estetici per questi eroi, che ora si mostrano in una versione più dettagliata e accattivante. Enigma è forse quello più deludente, ma gli altri due sono uno spettacolo e si rivelano ancora più mostruosi in passato (qui i dettagli per intero).
Passando agli ultimi dettagli, da notare anche l’introduzione di tre slot nell’inventario dedicati a oggetti inutili o comunque inutilizzabili. Questo significa che ora le ricette invece di rimanere in base potranno essere direttamente infilate in uno di questi slot, velocizzando la creazione di oggetti più complessi. Il menù stesso è stato aggiornato, ma ci tocca tornare nel pre-partita per registrare un’altra grossa novità: le tattiche. Una volta selezionato il vostro eroe, avrete 30 secondi per segnalare sul riquadro della mappa quello che avrete intenzione di fare durante la partita, oltre a farvi una lista degli oggetti che vorrete produrre durante il gioco (qui per maggiori informazioni). Il buon Roshan è stato spostato, a sua volta, in una frazione del fiume dedicata a lui, che però invece di essere situata bot ora è invece top, senza comunque avvantaggiare nessuna delle due fazioni.
La patch presenta anche dei lievi cambiamenti grafici, atti a migliorare l’esperienza generale. Il mondo di gioco ora è più vivo e vibrante, grazie a degli effetti in tempo reale legati alla vegetazione e al sistema climatico della mappa. L’erba ora sembra meno statica, così come il cielo, che presenta nuove texture legate alle nuvole, il tutto senza appesantire più di tanto i vostri sistemi.
Concludendo…
La patch 7.00 di Dota 2 è ricca, ricchissima di cambiamenti importanti. Molte delle novità vi lasceranno inizialmente spiazzati, e sarà necessario fare diverse partite prima di prenderci la mano. Valve ha fatto un ottimo lavoro in ogni caso, riuscendo a regalare ai giocatori un approccio magari più abbordabile, ma pur sempre profondo e complesso. Il nuovo eroe è ottimo e lo adorerete se vi piace gankare, la mappa è tutta da scoprire e ammaestrare, e ogni singolo eroe ora ha tante nuove aggiunte e modifiche che, grazie anche all’albero dei talenti, spingerà sicuramente in molti a tentare nuove tattiche e sviluppare una nuova meta. Dota 2 è diventato casual come il suo concorrente quindi? Dall’alto delle mie quasi 3000 ore no, ma sta a voi deciderlo, e il modo migliore per farlo è giocarci per scoprire quante cose sono cambiate.