Gli zombi Nintendo sbarcano sulla next-gen

L’annuncio di Zombi ha suscito un bel po’ di scalpore nel panorama videoludico. Come accogliere un porting di un titolo – rilasciato nel 2012 in esclusiva WiiU – su console di nuova generazione e PC, senza la tanto amata periferica che lo ha reso peculiare nel suo genere? Sicuramente questo è il primo interrogativo a cui noi della redazione abbiamo cercato di rispondere provando Zombi e siamo giunti ad una conclusione, che cercheremo di spiegare nella maniera più esaustiva possibile in questa recensione. Buona lettura!

Cucù! E la “U” non c’è più!

ZombiU nella sua uscita come esclusiva Nintendo WiiU riuscì ad attirare il mio interesse per tre semplici motivi: 1. Stiamo parlando di una console che al momento del lancio contava un numero di esclusive numerabili con le dita di una mano?ergo una libertà di scelta pari a zero e ZombiU fu quasi un acquisto obbligato. 2. Un genere di indubbio fascino, il survival horror, con meccaniche di sopravvivenza caratterizzate da un livello di difficoltà decisamente elevato. 3. Un titolo capace di sfruttare ottimamente il “paddoneWiiU, utilizzabile quindi come un vero e proprio schermo aggiunto per gestire inventario, mappa e altre funzionalità. ZombiU (dove a questo link trovate la recensione) ci convinse parecchio, ed il passare degli anni ha sicuramente alimentato la voglia di un sequel che partisse dalle ottime basi di questo primo capitolo. A tre anni di distanza Ubisoft esce allo scoperto con l’annuncio a sorpresa di Zombi, versione multipiattaforma dell’oramai “ex” esclusiva Nintendo WiiU. Zombi non è nient’altro che nudo e crudo porting. Il gameplay, il motore grafico, la storyline e le modalità non presentano alcuna aggiunta o modifica: il titolo rimane quello che abbiamo visto e giocato tre anni fa, con tutti i suoi pregi ma anche con tutti i suoi difetti, che sfortunatamente si portano sul groppone tre anni di invecchiamento.

Cerchiamo subito di rispondere al quesito sull’adattamento del WiiU Gamepad sulle console current gen. Per ovviare alla mancanza del secondo schermo, Ubisoft ha quindi dovuto obbligatoriamente optare per un redesigning dell’interfaccia: giustamente non troveremo più la mappa e l’inventario su un secondo schermo ma tutto sarà visibile sulla nostra televisione senza dover muovere la testa. Ogni volta che apriremo un contenitore o uno zaino alla ricerca di oggetti, lo schermo mostrerà in sovraimpressione i contenuti lootabili e sullo sfondo una visione sbiadita del nostro protagonista, che ci consentirà di gestire l’arrivo dei nemici in arrivo. L’interfaccia è stata quindi rimodellata in maniera piuttosto obbligata; mentre il tutto risulta più immediato e funzionale, parecchio è andato perso sul fronte immedesimazione garantito invece dalla presenza del paddone WiiU. In effetti Ubisoft avrebbe potuto fare qualcosina in più per ovviare a questa mancanza: una soluzione difatti sarebbe potuta essere quella dell’introduzione di una companion app, capace di offrire una seconda schermata per la gestione dell’inventario o della mappa. Considerata la estrema predisposizione di Ubisoft per applicativi di questo tipo, la cosa ci fa un po’ storcere il naso, ma andiamo oltre?

Passando al gameplay vero e proprio del titolo, Zombi offre un esperienza di gioco davvero soddisfacente (così come lo era stata su WiiU). Si tratta di un titolo first person shooter con un buon numero di meccaniche survival, capaci di regalare parecchi grattacapi ad i player di sponda “hardcore“. Sappiatelo: Zombi non è un titolo open world! La Londra post apocalittica proposta dal team di Ubisoft è cupa, sanguinolenta e letale, sebbene si tratti di una avventura piuttosto lineare, potremo impiegare ore ad esplorare ogni singolo angolo alla ricerca di provviste, armi o preziosissime munizioni. Come ogni buon titolo survival che si rispetti, Zombi obbliga il giocatore a saper dosare diligentemente le proprie provviste da kit di pronto soccorso a barrette di cibo fino a munizioni, mine e molotov. Il nostro inventario non è capientissimo – almeno alle prime battute – e sarà quindi necessario ottimizzare al meglio gli spazi ed utilizzare la cassa comune posta all’interno del nostro rifugio per salvaguardare la scorta di provviste. Il catalogo di armi di Zombi non è tra i più vasti ma fortunatamente ognuna di essa vanterà una buona gamma di upgrade ottenibili attraverso pezzi sparsi per le sezioni di mappa. Ricordate questo: in Zombi ogni morte è definitiva. Ogni vostro personaggio ucciso all’interno dell’avventura non potrà essere recuperato in alcun modo. La morte ci costringerà ad entrare nei panni di un differente personaggio (uomo o donna che sia) che come obiettivo primario dovrà necessariamente recuperare le scorte dal cadavere del precedente protagonista, tragicamente tramutato in zombie, per poi proseguire con l’avventura principale. Zombi è complesso e per questo molto appagante; sfortunatamente una gestione dei livelli troppo lineare ed una interazione con il mondo di gioco migliorabile, limitano in parte l’esperienza di gioco che con la scusa della riedizione non è stata assolutamente ampliata.

Upgrade grafico? No grazie!

Abbiamo giocato Zombi nella versione Playstation 4 e anche graficamente il titolo è esattamente quello di tre anni fa. Zombi gira sì a 60 fps e 1080p ma a livello di texture e dettagli generali siamo ben più di una generazione indietro, considerando che già nella sua precedente iterazione, il titolo non faceva assolutamente gridare al miracolo sul fronte estetico. Buono invece il sistema di illuminazione, che in parte riesce mascherare l’arretratezza del motore grafico riuscendo a gestire le tenebre di questa versione post apocalittica di Londra in maniera piuttosto soddisfacente. Dal punto di vista sonoro Zombi offre un doppiaggio interamente in lingua italiana di buona fattura, e da contorno una soundtrack di buon livello che sicuramente aiuterà ad immergervi all’interno del cupo mondo di gioco.

Concludendo?

Zombi è un porting “pigro”. Il titolo non presenta alcun problema di sorta rispetto alla sua versione originale, così come non presenta alcuna aggiunta o modifica sostanziale alla formula di gameplay. Zombi resta comunque un survival game divertente ed appagante, caratterizzato da un elevato livello di difficoltà “Souls-like” che sicuramente verrà apprezzato da una vasta schiera di videogiocatori hardcore. Il titolo è disponibile in tutti gli store digitali PC/ Xbox One e Playstation 4 al prezzo “budget” di circa 20 euro. Se amate il genere e non avete mai provato la precedente versione su WiiU il consiglio della redazione è quello di farci un pensierino?

CI PIACE
- Le solide basi sono le stesse del titolo WiiU di tre anni fan- Livello di difficoltà elevaton- Prezzo "budget"
NON CI PIACE
- Zero novità sul fronte meccaniche/contenutin- Tecnicamente dataton- A tratti frustrante
Conclusioni
Un porting pigro per un videogiocatore curioso
7Cyberludus.com
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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.