Doverosa premessa: Dragon Ball Z Kinect è un titolo di combattimenti in prima persona concepito per il cosiddetto mass market. E’ la definizione di un’utenza ben diversa da quella che è solita collezionare, giocare a fondo e criticare i videogiochi. La nostra votazione, dunque, è rivolta a quell’utenza: al giovanissimo appassionato di Dragon Ball Z, al giocatore d’occasione, al genitore che cerca il regalo giusto per il proprio figlio. Dragon Ball Z Kinect è un videogioco per bambini, che abbiamo votato come se fossimo bambini che adorano Goku e le sue avventure.
La serie di Dragon Ball è molto conosciuta nel nostro paese grazie alla trasmissione televisiva da parte di Mediaset (e prima ancora di Junior TV). L’avvincente storia creata da Akira Toriyama continua ad essere accolta positivamente dal pubblico italiano grazie alla costante presenza in TV nella fascia pomeridiana e alla numerosa serie di edizioni cartacee che di tanto in tanto fanno capolino nelle fumetterie. Namco Bandai, dopo gli ottimi risultati avuti con i precedenti titoli della serie, di cui non possiamo dimenticare l’ottimo Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi, propone un videogioco ispirato alla serie e che si avvale del supporto del Kinect.
La storia dei Sayan vissuta in prima persona
L’idea di proporre un videogame basato sulla storia di Dragon Ball servendosi del supporto della periferica Microsoft è un’idea vincente ma, come accaduto ad altri titoli, è stata sfruttata in modo superficiale e approssimativo.
Il gioco propone immediatamente e senza fronzoli la scelta tra la modalità "Storia" e "Score Attack". Le due modalità, sono di fatto identiche eccezion fatta per il loro scopo. Lo Score Attack presenta gli scontri dello Story Mode con una finalità differente: quella di migliorare il punteggio di ogni singolo combattimento giocato nella modalità storia utilizzando uno dei personaggi a disposizione.
E poi? Beh, niente modalità online e nessuna possibilità di sfidare un amico in locale, l’unica cosa che si può fare è utilizzare i QR Code, che permettono ai giocatori di sbloccare dei personaggi potenziati che possono essere usati nello Score Attack.
La storia di **Dragon Ball Z Kinect ** si compone di quattro capitoli principali che hanno lo scopo di far rivivere al giocatore gli eventi salienti di Dragon Ball Z dal momento in cui i Sayan arrivano sulla terra e si trovano a scontrarsi con Goku, sino all’apparizione di Cell e successivamente a quella di Majin Bu. La trama si sviluppa attraverso le scene filmate e i dialoghi che precedono e accompagnano ogni scontro. Lo spazio dedicato alla narrazione degli eventi, però, risulta comunque esiguo e insufficiente per sviluppare adeguatamente la storia del gioco, soprattutto per coloro i quali non conoscono perfettamente le vicende narrate nell’anime.
Kinecthamehameha
Come il titolo suggerisce, questo è il primo gioco di Dragon Ball ad utilizzare il sensore Kinect. Il primo elemento che si nota una volta avviato il combattimento è la visuale in prima persona con la quale si svolgono quasi completamente gli scontri. Ad accompagnare, infatti, la serie di sfide presenti nella modalità storia ci pensa una visuale in prima persona che riesce nell’intento di favorire una maggiore immedesimazione nello scontro da parte del giocatore. Di tanto in tanto questa visuale viene alternata, nel momento in cui si eseguono combo o colpi speciali, con una serie di inquadrature che ricordano quelle del cartone animato.
La lotta, vera essenza del gioco, dovrebbe rappresentare il cuore pulsante di un titolo simile, invogliando il giocatore ad imparare nuove mosse oppure a sperimentare la sensazione che si prova a lanciare un’onda energetica. Nel gioco sono presenti quasi tutte le mosse eseguite dai personaggi in TV e non richiedono molto tempo per essere assimilate e provate direttamente.
Sulla carta si tratta di un’idea audace e fresca: peccato però che, una volta superato il tutorial che illustra l’esecuzione di ogni colpo o mossa speciale, lo scontro con i nemici si riduca ad una serie infinita di pugni, intervallati da una sequenza di combo che viene eseguita automaticamente ogni volta che la relativa barra è stata caricata.
Come se non bastasse, e come abbiamo visto accadere spesso per i titoli Kinect, Dragon Ball Z Kinect risente di un’imprecisione cronica nel rilevare i movimenti. Alcuni colpi come i pugni e talvolta i calci vengono rilevati immediatamente quando sono eseguiti, mentre alcuni colpi come la parata e le mosse speciali faticano molto spesso ad essere riconosciuti dal sensore, nonostante sia stato perfettamente calibrato più volte. Come se non bastasse, alla lunga sequela di colpi uguali si aggiunge un’intelligenza artificiale pressoché nulla, tanto che più volte si ha la sensazione di colpire un sacco da boxe.
Il declino di un eroe
Nel difficile mercato dei videogame, soprattutto dei titoli dedicati al Kinect, non basta accostare una licenza importante per farne un capolavoro di successo ma sono necessari diversi elementi. Dragon Ball Z Kinect, nonostante la fedele riproduzione dei personaggi e la presenza dei dialoghi originali in giapponese, delude ogni aspettativa. L’esigua longevità affidata a una brevissima modalità "Storia" e allo "Score Attack", unite ad una risposta non sempre precisa del Kinect, contribuiscono a mettere da parte il titolo e a lasciare il gioco sugli scaffali dei negozi.