Il ritorno dei vecchi eroi
Mentre Resident Evil: Retribution troneggia in tutti i cinema italiani da questo venerdi, un’altra pellicola dedicata alla serie Capcom si fa strada sul grande schermo (ma solo in Giappone) e nel mercato home video: stiamo parlando di Resident Evil: Damnation, film interamente realizzato in Computer Grafica e ispirato alle vicende della serie Biohazard, e che troverete nei migliori negozi a partire dal 3 ottobre. Non è la prima volta che il colosso nipponico e Sony Pictures Entertainment Japan si apprestano a questa tipologia di produzioni: nel 2008 arrivò in DVD e Blu-Ray Disc Resident Evil: Degeneration, diretto dal regista Makoto Kamiya, sempre in CG. A differenza delle vicende di Milla Jovovich sul grande schermo, con Degeneration si assiste per la prima volta alla presenza di alcuni dei più celebri personaggi della serie nel ruolo di protagonisti, come Leon S. Kennedy e Claire Redfield, catapultati in una spirale di tensione, azione e momenti familiari a coloro che conoscono a menadito la serie videoludica. Kamiya torna dunque alla regia per regalare una sana dose di non morti, sangue e diffusioni di vìrus a palate, per la gioia di coloro che si sono stancati di vedere la bella e brava Milla spadroneggiare in un territorio che non le appartiene di diritto (speriamo non se la prenda!).
Grosso guaio al Palazzo Presidenziale
Esattamente come Degeneration fungeva da preludio a Resident Evil 5, Damnation rappresenta un vero e proprio prequel dell’imminente Resident Evil 6. Nonostante le forze speciali B.S.A.A. stiano facendo di tutto per sventare ogni tipo di minaccia terroristica di tipo batteriologico, le celebri e letali B.O.W. (tutto quello che resta della defunta Umbrella Corporation e della ormai smantellata TriCell) vengono vendute ai migliori offerenti, ai potenti, ubriachi di comando e desiderosi del controllo totale sulle maggiori potenze mondiali. E quale migliore risorsa se non gli inquietanti frutti del T-Virus, del G-Virus e delle altre scoperte realizzate da folli ricercatori!? E’ una storia di libertà e potere quella di Damnation, che si apre lungo le strade di una bellissima Repubblica Slava del Sud, cosi caratteristica per via della sua architettura lontanamente "goticheggiante", ma cosi tristemente attanagliata dalla guerra. Un gruppo di ribelli, comandati dagli Anziani, rivendica la propria libertà negata dalla nazione, rappresentata dalla Presidente Svetlana Belikova. Questo conflitto non viene combattuto ad armi pari, dato che un branco di Likers e gli stessi abitanti, contagiati dalla letale Plaga (il parassita che abbiamo conosciuto in Resident Evil 4), sono la prova schiacciante che qualcuno ha portato l’ennesima minaccia batteriologica in questo paese. Se il responsabile sia la Repubblica Slava o la ribellione non ve lo sveliamo di certo; ma è in questo scenario apocalittico che Leon S. Kennedy viene guidato dalla fida Ingrid Hunningam tramite palmare. Sollevato improvvisamente dal proprio congedo, il nostro eroe sarà costretto a scoprire dove si trova la talpa, detto Spaventapasseri, che è conoscenza di chi sta dietro al terrorismo che dilaga in città. Le cose, ovviamente, non andranno alla leggera: Leon verrà catturato e tenuto come ostaggio dai ribelli, capeggiati da Buddy e dal suo fido e alquanto sopra le righe compagno d’armi JD, ossessionato dai costumi americani. Leon non è l’unica guest star in Damantion: entra in scena questa volta la sensuale e pericolosa Ada Wong, che apparentemente lavora per la B.S.A.A. (ma voi ci credete?). Dove c’è il virus c’è Ada e dopo qualche minuto la situazione prenderà una piega inaspettata, che costringerà amici, nemici e vecchie conoscenze a collaborare per non essere annientati dai fucili dell’esercito, o peggio, dagli artigli delle B.O.W., adesso ancora più evolute e legate ai propri padroni come le api con la regina del nido. La storia risulta intrigante sin dall’inizio e appare chiaro che i toni e le situazioni sono decisamente più forti e mature rispetto a Degenaration. Leon e Ada rispecchiano in tutto e per tutto le loro controparti videoludiche (per la nostra gioia). Buon lavoro anche per i personaggi secondari, come Buddy, Svetlana e JD, che vi incuriosiranno e rapiranno fino alla fine, grazie a momenti toccanti e qualche battuta di serie B, che fa tanto "americano forzato", ma che non guasta mai. La realizzazione in CG è semplicemente da manuale, esattamente come in Degeneration; in effetti abbiamo notato un passo in avanti, soprattutto nella caratterizzazione dei volti e delle B.O.W. La regia sfoggia un taglio videoludico sensazionale: alcune inquadrature strizzano l’occhio alle tante partite giocate al buio, con pad in mano. Buona la colonna sonora che accompagna le disperate gesta di Leon: notevole il doppiaggio in italiano. Una piccola chicca a tal proposito: i doppiatori di Leon e Ada nel film, hanno prestato la voce anche alle loro controparti in Resident Evil 6, di cui vedrete alcune scene durante i titoli di coda del film. Un’ultima curiosità: vedete il film fino alla fine se non volete perdervi qualche scena inaspettata!
Conclusioni
Leon, Ada, likers, infetti contaminati dalle Plagas e altri abomini che non vi sveliamo: questo è quello che pretendiamo da un film di Resident Evil. Certo nemmeno in questa occasione vedrete ville che nascondono trabocchetti e zombie stupidi e lenti, come del resto non salterete dalla sedia ogni due minuti (anche se una o due scene sono un chiaro omaggio ai fasti di un tempo). Eppure la visione non delude affatto e coinvolge fino ai titoli di coda, grazie ad un ritmo ben studiato, ad una realizzazione di prim’ordine e alla presenza di due protagonisti storici della nostra amata serie. In parole povere? Che siate fan della vecchia o della nuova scuola, non potete perdervi questo film; semplice, senza pretese, ma deliziosamente appagante.