” Il passato è come un buco nero. Puoi provare a scappare, ma più corri più questo cresce terribilmente alle tue spalle e lo senti sfiorarti i talloni. L’unica via d’uscita è quella di voltarsi e affrontarlo. Ma è come
guardare dentro la tomba della donna che ami. ” (Max Payne 2 cit.)
Inizio questa breve anteprima con una delle più belle citazioni proveniente dallo stupendo secondo capitolo del Re del Noir videoludico: Max Payne. Un nome diventato leggenda, un nome che ci riporta ad emozioni, stati d’animo e a sentimenti che abbiamo condiviso con lui in tutte quelle ore di gioco piene di profondità narrativa, tristezza, angosciante atmosfera da vero film Noir, colpi di scena e soprattutto così piene di VENDETTA. La vendetta è uno dei sentimenti umani che portano poi alla violenza, alla voglia di fare del male a qualcuno, ma nello stesso tempo anche per farci sentire meglio con noi stessi. Max conosce bene questa sensazione…lui ci convive da quel lontano 25 luglio 2001 (giorno di rilascio del primo Max Payne) quando tornando a casa da lavoro trovò sua moglie Michelle e sua figlia appena nata in un bagno di sangue, e per quale motivo? Una insignificante droga chiamata Valchiria. E’ incredibile come una cosa così piccola possa determinare la fine di una cosa così importante come la vita, ma è l’amore ciò che resta in Max, dopo la morte delle persone più care che aveva al mondo, insieme a rabbia e vendetta, che da quel momento albergano dentro il suo animo come una forte pulsazione che lo spinge a fare cose che altrimenti non avrebbe mai compiuto. Una cosa del genere, una perdita di questo genere, ti cambia completamente la vita e tutto il succo della trama di Max Payne può essere ben riassunto in questa semplice frase.
Sono passati ben undici anni dal primo episodio e ben nove anni dal sequel. Max, dopo una lite con la seconda famiglia criminale più forte di New York cioè i De Marco, parte per la volta del Brasile e più precisamente per San Paolo, con un suo amico dell’ accademia di polizia Raùl Passos il quale gli ha offerto un lavoro come guardia del corpo privata per tre ricchi fratelli brasiliani: i Branco. Una sera, in un night club, la moglie di uno dei fratelli Branco (Rodrigo) di nome Fabiana viene rapita da una gang criminale del luogo: i Commando Sombra, e sarà assegnato al nostro Max e al suo compagno Passos il compito di ritrovarla, dando il via così ad una trama fondata sul desiderio di vendetta,salvataggio e liberazione.Questa è la trama alla base del nuovo Max Payne 3 : titolo passato dalla magica mano degli svedesi Remedy a quella degli americani Rockstar Vancouver (una volta soltanto publisher del titolo) ma i primi hanno dato un bel contributo allo sviluppo della trama.
…Non più cosi NOIR ma altrettanto stupefacente…
Con questo grande cambio di scenario, dalla fredda New York alla caldissima San Paolo, il gioco sembra aver perso tanta della vecchia atmosfera che caratterizza i primi due capitoli, sembrando più un titolo influenzato dalla catena di giochi Rockstar, dove prima fra tutti troviamo la loro più grande serie, ossia Grand Theft Auto. Non mancheranno però scene che ci faranno rituffare nel mondo creato dai primi due episodi, come Max che si ubriaca o vari flashback del protagonista. Il carattere tormentato di Max sarà onnipresente e la narrativa si preannuncia di grande spessore, come già appurato dalla versione console uscita il 15 Maggio. Ai luoghi molto buii onnipresenti nei primi due captoli, sono stati aggiunti anche sessioni all’aperto e di giorno. Tecnicamente sappiamo che ogni Max Payne nel corso della storia ha portato delle forti innovazioni, sia graficamente che in termini di gameplay, come la sua più grande invenzione ispirata al film Matrix, cioè il famoso Bullet Time, ossia la possibilità di controllare al rallentatore tutti i movimenti del personaggio e le sparatorie come succedeva appunto in Matrix, portato nel mondo dei videogames proprio grazie al primo Max Payne e che è diventato da quel momento una specie di moda molto seguita da tutti gli sviluppatori di videogames. Ormai lo troviamo dappertutto sotto questo nome o con il nome di slow motion e le applicazioni sono state moltepici nel corso degli anni. Altre innovazioni in questo nuovo capitolo saranno portate anche dalle animazioni, che da quanto abbiamo visto appaiono ultra realistiche sotto ogni punto di vista, da quelle facciali realizzate con il motion capture con l’intervento di veri attori in carne ed ossa a quelle di tuffi,salti e cosi via; il tutto sembra essere gestito alla grande dalla seconda versione del motore di GTA 4,il RAGE 2, che offre al gioco un realismo davvero notevole anche per quanto riguarda profondità di dettaglio delle texture sia per quanto concerne la fisica di proiettili e modelli poligonali. La giocabilità del titolo sarà molto originale come ci ha promesso e mostrato Rockstar in tutti questi anni. In Max Payne 3 come già citato in precedenza tornerà l’utilizzo dei bullet time,il vero protagonista nonchè fulcro del gameplay di Max Payne, insieme ad una serie ampia di migliorie eseguite su di esso e sul gameplay in generale permettendo a Max un’elevata interazione con l’ambiente e diversi modi di affrontare le sparatorie, che si preannunciano molto interessanti grazie ad una sviluppatissima intelligenza artificiale dei nemici e fino a ben 5 diversi livelli di difficoltà affrontabili, nonchè l’elevato arsenale di armi fornito da Rockstar. Le maccaniche di gioco saranno rivoluzionarie, la durata della campagna single player di ottima durata, oltre le 10 ore a livello normale di difficoltà e molto rigiocabile, un multiplayer vario e divertente. Ci sarà inoltre una modalità arcade o sfida nella quale potremo riaffrontare le missioni e migliorare i nostri punteggi e tanto altro ancora. In fase di recensione saremo più precisi. Max Payne 3 sarà un capolavoro dal taglio cinematografico senza precedenti, magari molto lineare ma dall’assicurato fascino, divertimento e forte sentimento che solo un personaggio come Max e la sua storia possono portare nel mondo videoludico e che noi abbiamo imparato ad amare.
Ottimizzazione reale o immaginaria? Rockstar rassicura noi Pc Gamers…
La versione PC di Max Payne 3 promette molto bene in fatto di ottimizzazione.c
Stando alle parole emesse da Rockstar, “Il Re del Noir” arriverà sui nostri computer con molte migliorie grafiche rispetto alle versioni console, pronto per mettere a dura prova le schede video più recenti come anche i migliori processori presenti oggi sul mercato. Per poterci giocare al minimo dettaglio si deve possedere almeno una CPU Intel Dual Core 2.4 Ghz o AMD Dual Core 2.6 Ghz, una quantità di RAM dai 2GB in sù e una scheda video AMD HD 3400 512 Mb VRAM o NVIDIA 8600 GT 512 Mb VRAM. Tutto sommato sono requisiti molto bassi che però non vi faranno godere appieno tutte le meraviglie visive che Max Payne 3 porterà con sè, visto che dovrete limitare qualsiasi effetto oltre che alla risoluzione video. I requisiti consigliati che Rockstar ha pubblicato sono veramente maestosi ma probabilmente del tutto sbagliati. E’ impossibile che uno shooter in terza persona come questo, molto lineare ed ambientato in mappe non estremamente grandi, luoghi abbastanza stretti e non ricchissimi di dettagli e cose da muovere su schermo, abbia bisogno di processore a 6 o a 8 core, 16 Gb RAM ed una scheda video NVIDIA 680 2GB VRAM o AMD HD 7970 3 GB VRAM per girare liscio come l’olio. Non siamo di fronte ad un FPS colossale open world con migliaia di modelli poligonali da muovere ed animare, spazi giganteschi in cui perdersi e quant’altro, mossi magari da un motore grafico come il Frostbite 2 di DICE. Qui è tutto strutturato con un taglio cinematografico incredibile che porta anche ad una linearità delle missioni che senza ombra di dubbio sarà costante per tutta la durata della storia; quindi un quad core, una buona quantità di RAM tra i 4 e i 6 Gb ed una scheda video di fascia medio-alta, saranno più che capaci di farlo girare degnamente con un framerate nella media. Continuando a parlare di ottimizzazione visiva, lo sviluppatore americano ha promesso che il gioco supporterà pienamente tutti gli effetti che sono in grado di regalare le librerie Directx 11 e le tessellation, due tecnologie che sono in grado di regalare un dettaglio più realistico sia a personaggi che all’ambiente di gioco. Inoltre sarà presente un’ altra innovazione tecnica rispetto a console, che è quella dell’ Ambient Occlusion avanzata, tecnica che migliora considerevolmente il dettaglio delle ombre e dà ancora più realismo a quest’ultime. Max Payne 3 supporterà anche la visuale stereoscopica per i possessori di schede video e monitor che ovviamente supportino tale tecnologia, Antialiasing e Filtro Anisotropico (la prima tecnica ripulisce tutti i bordi di oggetti,modelli poligonali e strutture dall’odioso aliasing cioè dalle seghettature, regalando un immagine meno sporca, mentre la seconda dà molta più definizione alle texture, rendendole meno sfocate e più dettagliate). Promette Rockstar che l’engine che regge e muove l’intero gioco, che come già detto prima è il RAGE 2, sarà veramente molto scalabile su PC, in modo da poter accontentare tutte le svariate configurazioni hardware, dalle più mediocri alle più esose. Quindi probabilmente ci attende un ricco pannello delle opzioni video con decine di settaggi da modificare e da mettere a piacimento, basandoci sulla potenza del nostro computer e trovando in questo modo il giusto rapporto qualità/prestazioni adatto al nostro hardware. Il sistema di controllo sarà ben adattato a mouse e tastiera in modo da far diventare la versione PC la più godibile ed immediata del gioco, soprattutto per quanto concerne l’utilizzo della visuale libera nelle sparatorie, la quale è risultata abbastanza ostica nelle versioni PS3 e X360.
L’attesa sarà ben ripagata…
Le conclusioni di questa anteprima non possono che essere positive, dicendo che Rockstar Vancouver ha in mano buone carte che possono rendere il suo titolo lo shooter in terza persona più giocato dell’anno nonchè uno dei migliori esponenti del genere di tutti i tempi. Ci aspettiamo migliorie sotto tutti gli aspetti da questa versione PC, attesissima dagli appassionati di Max con un’eccellente ottimizzazione che speriamo differisca di parecchio dall’ultima fatta per GTA 4 (un titolo ingiocabile su PC grazie a bug sui controlli e un’ottimizzazione del motore grafico a dir poco pietosa) e che ci regali un titolo con un motore grafico ben scalabile e che migliori qualità delle texture e aggiunga effetti grafici non presenti su console, sfruttando al massimo le risorse hardware dei computer di oggi e che infine vada a far un buon lavoro di ottimizzazione sul sistema di controllo e, se si può, anche sui sottotitoli, che nella versione console sono microscopici. Detto questo non vediamo assolutamente l’ora che giunga il primo giugno per avere tra le mani questo straordinario titolo e soprattutto per emozionarci di nuovo, impersonando Max in una nuova coinvolgente avventura tutta da vivere. A presto con la nostra recensione!