Quando una festa videoludica ‘incombe’ è sempre un evento meraviglioso: molti membri di Cyberludus.com, in passato, hanno preso parte già a diversi eventi come i due “Videogiocando” di Reggio Emilia, la presentazione dell’Archivio Videoludico di Bologna con il suo evento culturale “Far Game” e, di recente, al “VideoGames History 2010” di Monza. Quando ci è giunta la notizia dello “Svilupparty” la prima cosa che ci è venuta in mente è stata quella di informarci: volevamo vivere appieno questo momento di festa insieme a tutti i presenti, volevamo essere di aiuto per un evento che aveva già di suo tanto da raccontare. Mossi da una certa curiosità, io, ovvero Alessandro “Il Notturno” Perlini, e il mio carissimo collega Alessandro “Dottogekuri” Cilio ci siamo recati di buon mattino insieme ad altri due amici alla Cineteca di Bologna, dove l’Archivio Videoludico si era gentilmente offerto di ospitare questo evento. Non avevamo la minima idea di cosa aspettarci, dovendo essere sinceri: ci siamo trovati di fronte a un clima amichevole, come ad una rimpatriata tra vecchi amici, pur nel loro essere quasi completamente sconosciuti… Cercherò di andare con ordine per narrarvi, punto per punto, i fantastici risvolti di una giornata all’insegna delle menti creative italiane!
Mattina: si riuniscano le menti, ci sono delle storie da raccontare!
Ivan Venturi, fondatore di Koala Games – specializzata in videogiochi didattici – ed ex programmatore della nota Simulmondo, editrice di videogiochi usciti principalmente su Amiga e Commodore 64, prende in mano il microfono e introduce la festa: “In questa festa il nostro scopo è creare una rete: vogliamo che ci si conosca, che nascano contatti, che chi ha idee le tiri fuori!”, e queste sono solo le premesse di una mattinata all’insegna di racconti di vita vissuta, di storie nate dalla passione e maturate nel tempo. Federico Cinelli, per primo, ha presentato i progetti di Adventure’s Planet: un sito che, da piccolo portale per appassionati di avventure grafiche, si è trasformato nel tempo in un grande distributore italiano di videogiochi legati a questo genere che molti considerano morto da tempo; solo di recente, Adventure’s Planet ha pubblicato titoli di spessore come “Jolly Rover”, già recensito sulle nostre pagine, e si occuperà della distribuzione, in esclusiva per l’Italia, della versione restaurata del leggendario “Broken Sword”, titolo che ha segnato uno dei più alti picchi del genere negli anni ’90. L’argomento successivo ha toccato un altro punto fondamentale: perché sono poche le donne che vogliono sviluppare videogiochi? Le responsabili di Girl Geek Dinners hanno spiegato il loro punto di vista a riguardo, mostrando immediatamente la loro disponibilità ad affrontare un medium per loro insolito come quello del videogioco, svelando le potenzialità che una donna game designer potrebbe rivelare durante la produzione di un videogioco. La chiusura della mattinata è stata affidata a Studio Evil, un gruppo di sviluppatori indie maestro di autoironia, pieno di vere e proprie lezioni di vita per chiunque si volesse avventurare nel mondo della produzione indipendente del videogioco: il gruppo è nato con “Holy Wars“, un mod per “Half-Life” che ha riscosso un successo tale da suscitare il piacere e l’interesse della stessa Valve; spinti da questo entusiasmo, questi ragazzi si sono cimentati in moltissimi progetti nel corso degli anni, passando attraverso mille vie della programmazione per portare a conclusione soltanto un gioco, “G”, un titolo di scontri spaziali con una interessante fisica degli asteroidi, realizzato completamente con XNA e scaricabile gratuitamente dal loro sito. La loro storia, a detta di loro stessi, può servire da lezione a chiunque voglia cimentarsi nella programmazione indipendente: tanti sono i problemi che possono affacciarsi, e di ogni tipo, e la passione potrebbe non bastare, specie quando mancano i mezzi e l’equilibrio nel proprio staff.
Pausa pranzo: un momento per riflettere, discutere e chiacchierare
Il Mercato Della Terra attendeva gli ospiti dello Svilupparty per la pausa pranzo. Io, Alessandro e altri amici, insieme a tutta l’altra gente, ci siamo gettati nella foresta di verdi bancarelle che decoravano il gremito piazzale della Cineteca. Tigelle, salumi, buon vino e l’atmosfera ha continuato sempre di più a sciogliersi. Rivedere dopo mesi il carissimo Robert Grechi, webmaster di Retrogaming Planet e, da poco tempo, nostro collaboratore, è stata una immensa gioia e, dopo un po’ di chiacchere, siamo tutti ritornati dentro per continuare la giornata. La pausa, però, non è stata breve come avevamo preventivato: spinti dalla voglia di discutere, gli ospiti si sono trattenuti per più di un’ora, portando quasi involontariamente a compimento l’obiettivo stesso dello Svilupparty, creare una rete, un insieme di conoscenze.
Pomeriggio: due parti, un’unica anima
Nel pomeriggio, la biblioteca è stata divisa in due parti.
Di fronte allo schermo, gli sviluppatori continuavano a parlare dei loro progetti, presentando idee audaci e innovative. Piano piano si sono susseguiti sul ‘palco’ dello Svilupparty: Spin Vector, tramite il presidente Giovanni Caturano, ha presentato il recentissimo “Ciro”, videogioco ispirato al primo fossile di dinosauro ritrovato in Italia, e “Bang!”, trasposizione del famosissimo gioco di società, primo titolo in assoluto a supportare il multiplayer online multi cross, che permetterà ai giocatori che possiedono il gioco su diverse piattaforme di giocare insieme. Il titolo, per ora, è disponibile per su iPad, iPhone, iPod Touch, PC e tanti altri supporti.
_ MNZ Software ha presentato due titoli per iPad: “Simple Racing” è un gioco di corse con la visuale dall’alto completamente controllato dalle inclinazioni della piattaforma; “Ancient Quest” è un gioco che unisce elementi action e RPG, proponendo un’avventura con un sistema di esperienza semplice da gestire per poter essere giocato al meglio su una piattaforma particolare come il tablet Apple.
_ Maniak Games ha presentato “Madness Fantasy”, un portentoso RPG costruito interamente con RPG Maker, un programma per la creazione di giochi di ruolo, a seguito di uno sforzo di lavoro lungo anni. Il gioco si può scaricare gratuitamente dal loro sito ufficiale.
Tra gli altri progetti apparsi vanno citate le opere di DPStudio, Double Jungle, Artematica di Riccardo Cangini (già incontrato al ‘VGH’), Koala Games, 10th Art Studio con il suo imperioso “Ethan 2068”, Imagimotion, Bit Pot e vari esempi di DEMO SCENE.
Dietro al palco, nel frattempo, molti collezionisti, sviluppatori e appassionati hanno donato al pubblico la possibilità di interagire con le loro opere o con i capolavori videoludici del passato: noi abbiamo preparato una postazione Amiga 500 (per la quale ringrazio sentitamente Paolo “Plato87 – Rising Dark Sun” Bartolini per avermi fornito molti dei giochi presenti), che ha riscosso un grandissimo successo, attirando tanti nostalgici, pronti a scambiare milioni di opinioni in merito al loro passato, e tanti piccoli giocatori, pronti a esplorare un mondo che, per la loro giovane età, rischiavano di non notare, sommersi dalle console e dai computer di nuova generazione. Vicino a noi erano presenti una postazione Commodore 64, gestita da Roberto Nicoletti di Ready64 (che ha presentato anche un piccolo excursus di idee geniali nei vecchi videogiochi), e una postazione Spectrum (purtroppo mi sono dimenticato chi la gestiva… Se vi capita di leggere questo articolo non mancate di farmi sapere chi siete!). Piano piano la sala si svuotava, il sole stava tramontando e solo pochi coraggiosi avevano abbastanza forze per continuare a dialogare, discutere e giocare… “Prince of Persia” si dipanava lentamente sul nostro schermo, circondato dagli ultimi ospiti, e, dopo un momento di meraviglioso umorismo causato da un bug inaspettato, scoperto in diretta dai vari presenti (colti da una improvvisa e smodata ilarità), l’Archivio Videoludico ha chiuso i battenti, lasciando i pochi ‘superstiti’ di fronte all’ultima tappa della giornata… La Sviluppcena!
Serata: idee e impressioni, compimento amichevole di una giornata di festa
Un ristorante nel centro di Bologna ha accolto alcuni di noi, sopravvissuti a questa stancante giornata, rifocillandoci e permettendoci di scambiare altre opinioni nel modo migliore: davanti a cibo e buon vino! Io, Ale e Paolo abbiamo avuto modo di discutere per tutto il tempo con Ivan Venturi, i ragazzi di Studio Evil, Riccardo Cangini, Bonaventura di Bello, Federico Croci di Tilt.it, Carlo Santagostino (per conoscere i ruoli di tutte queste personalità nella storia del videogioco italiano vi rimando all’articolo sul
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