Mancanza di riconoscimento, assenza di fondi e, secondo alcuni membri della Italian Videogame Developers Conference, una vera e propria ignoranza del settore da parte dei membri del governo : è quello che emerge dalla situazione del Paese secondo Marco Accordi Rickards, direttore della IVDC.

Secondo Rickards il problema ha radici profonde , e non soltanto i membri del governo sono disinformati sul tema ma, rivela, mettono i videogiochi sullo stesso piano del gioco d’azzardo e delle slot machine, rendendo quindi problematico anche solo parlare di videogiochi.

Raoul Carbone, vicepresidente dell’Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive, aggiunge che non solo si tratta di una battaglia difficile, ma accusa l’Associazione Editori  Software Videoludico Italiana di non collaborare ai fini comuni , premendo invece per essere l’unica associazione della categoria nel Paese.

La Italian Videogame Developers Conference ha finora attirato sviluppatori di fama internazionale ai propri eventi, come Phil Harrison e Peter Molyneux, e l’industria videoludica fattura circa 1,2 miliardi di euro nel Paese.

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