Che Call of Duty sia una serie maturata, nel tempo, adeguandosi agli standard “frenetici” degli sparatutto moderni, è un dato di fatto. Lo dimostrano, infatti, i due capitoli “moderni” per eccellenza, Call of Duty 4: Modern Warfare e Modern Warfare 2, che hanno in seguito ispirato Treyarch nella realizzazione di Black Ops, ultimo arrivato della serie. Tuttavia, nonostante l’impostazione di base del multiplayer risulti particolarmente vicina a quanto visto nei due episodi “moderni”, Call of Duty: Black Ops riesce, in un certo senso, a rievocare lo stile originale, forse grazie ad una struttura delle mappe più “lineare” e, al tempo stesso, aperta a più stili di gioco. Con Modern Warfare 2, converrete con me, si era affievolito, per esempio, lo spirito tattico del “cecchino”, troppo spesso confuso (ingiustamente) con la figura del “camper”. Con questa guida, però, mi piacerebbe esaltare, in particolar modo, i punti più salienti delle mappe con un occhio di riguardo verso gli amanti del cecchino. Le modalità di riferimento sono il “Cerca e Distruggi” e il “Deathmatch a squadre”.

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Questa è una delle mie mappe preferite, soprattutto perché consente un utilizzo adeguato del fucile da cecchino. Array altro non è che una distesa innevata con al centro uno stabilimento circolare, circondato da piccole cascine rimaste in costruzione, fitta vegetazione e punti sopraelevati. Tutti elementi, questi, che favoriscono, già solo ad un’occhiata fugace dell’intera mappa, un approccio particolarmente strategico. Nel caso vi troviate in questa mappa, sono due i punti iniziali da prendere in veloce considerazione; partendo dal punto di nascita dei Black Ops, quindi dall’estremo destro della mappa (nei pressi di C5), avrete due possibilità di scelta, sia che affrontiate uno “scontro a squadre” che un “cerca e distruggi”: in entrambi i casi, muovetevi velocemente. Voltandovi subito verso destra noterete una via di fuga laterale piuttosto ampia, con una prima roccia, in primo piano, utile come riparo. Da qui, sporgendo a malapena la testa, avrete libera visuale su un’insenatura opposta alla vostra posizione, dalla quale, molto spesso, giungono nemici intenti ad aggirarvi passando per il vostro punto di “respawn”. In un primo momento, dunque, potreste sfruttare questa posizione ed eliminare gli eventuali “assaltatori” veloci della squadra avversaria. Tuttavia, nel caso vi trovaste in un “Cerca e Distruggi”, questa posizione potrebbe risultare fine a se stessa.

Rivolgendo lo sguardo oltre la roccia, sempre sulla destra, noterete però un classico generatore ad antenna. Avvicinandovi, sempre velocemente al fine di anticipare le mosse nemiche, vedrete una scaletta. Salendo sul traliccio, avrete a disposizione ben tre punti salienti da “difendere”. In basso, sulla vostra destra, nientemeno che l’uscita dell’insenatura che, poco prima, riuscivate a coprire da dietro la roccia. Al centro, soprattutto se in “Cerca e Distruggi”, potrete tenere d’occhio l’eventuale ordigno piazzato (Obiettivo A – zona B3), oltre che i finestroni dello stabilimento circolare posto al centro della mappa. Sulla sinistra, infine, potrete difendere una delle due entrate laterali della vostra base. Spesso, inoltre, i punti di respawn variano a seconda del posizionamento dell’intera squadra alleata: potrebbe capitare, dunque, che alcuni nemici nascano proprio nel vostro respawn iniziale.

Seconda alternativa (Cerca e distruggi: Obiettivo B – zona D2/D3).

Questa volta, anziché percorrere la via laterale destra, raggiungete velocemente il capannone di sinistra con all’interno una jeep. Oltrepassata l’uscita, proseguite lungo la stradina in salita e, svoltato l’angolo, noterete due barili innevati. Da qui, attraverso una piccola fessura tra gli stessi barili, potreste già incrociare con lo sguardo la discesa di un nemico. Una volta certi che la via è libera, stando sempre attenti a mantenere un basso profilo, raggiungete velocemente il camion cingolato parcheggiato di fronte, proprio attaccato al guard-rail sulla vostra sinistra. Bene, allineatevi esattamente al guard-rail e raggiungete il lato del camion rivolto verso il burrone. Saltando sulle ruote cingolate, dunque, potreste avvantaggiarvi di una posizione dal duplice effetto, utile sia in “deathmatch” che in “cerca e distruggi”. Innanzitutto, vi ritrovereste a difendere l’eventuale ordigno piazzato (Obiettivo B) e, in secondo luogo, a meno che il nemico non vi scorga facendo il giro della mappa, avrete i fianchi coperti (sinistro dal burrone e destro dalla carcassa del camion). Una visuale di tiro, quindi, limitata ad una singola zona frontale, ma molto utile nel “Cerca e Distruggi”, a prescindere dall’arma utilizzata (molto meglio se un fucile d’assalto).

Ma “una via di mezzo”? C’è, e anche questa offre una posizione strategica, soprattutto per il “Cerca e Distruggi”. Considerando sempre il punto di nascita dei “Black Ops”, quindi zona B, noterete una piccola costruzione in rosso raggiungibile da una scaletta in metallo. Il consiglio, una volta raggiunta la pedana che volge all’ingresso della “casa” (posta al confine con D4), è quello di piazzare una mina claymore all’uscita della stessa, poiché rivolta verso la zona di respawn dei nemici. Lo svantaggio, quindi, è che vi ritrovereste con il fianco sinistro facilmente scoperto, a meno che non ci sia un compagno di squadra in grado di coprirvi. In ogni caso, meglio avere una claymore a portata di mano come alternativa. Dicevamo, raggiunto l’estremo della scaletta rimanete accovacciati: noterete che, volgendo lo sguardo sulla destra, avrete visuale completamente libera lì dove, come visto in precedenza, è collocato l’Obiettivo A del “Cerca e Distruggi”. Di fronte a voi, invece, potrete controllare un’altra sequenza di finestroni della struttura circolare posta al centro della mappa. La funzione di tale struttura, in questa mappa, è più che altro di semplice raccordo.

“Difesa” in arrivo…

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