Il rapporto tra i videogiochi e il mondo della politica ha avuto i suoi alti e bassi, e ultimamente in California è più un periodo basso che alto. Arnold Schwarzenegger, governatore dello Stato nordamericano, ha infatti proposto alla Corte Suprema una legge che proibisce la vendita ai minori di videogiochi “eccessivamente violenti”.
La definizione di quando un gioco sia eccessivamente violento e quando no dovrebbe dipendere dalla valutazione dell’ESRB, che è però volontaria e non gratuita, come peraltro lo è la MPAA per il cinema. Jeff Green, capo redattore di EA.com, sostiene da tempo la posizione per cui non ha senso che venga condannata la violenza nei videogiochi quando i cinema ne mostrano altrettanta senza che nessuno se ne preoccupi: “Dal mese prossimo ci saranno ragazzi o bambini accompagnati dai genitori che andranno a vedere The Expendables : due ore di carneficina su pellicola in cui ha recitato anche il governatore, eppure non è illegale vendere loro un biglietto. Se Schwarzenegger crede davvero che la legge col suo nome abbia lo scopo di togliere la violenza dagli occhi dei minori, allora dovrebbe estenderla anche ai film come questi e vietare The Expendables ai minori: finché non lo farà questa legge è solo ipocrisia di prim’ordine”.
Preoccupato anche l’amministratore delegato EA John Riccitiello, che afferma che una legge del genere condannerebbe l’industria videoludica. Nel frattempo, la Entertainment Consumers Association ha lanciato una petizione contro la legge e l’allarme si sta rapidamente spandendo anche negli altri network dedicati ai videogiochi.