Improvvisamente un riflettore illuminò l’immenso palco; l’enorme struttura si ergeva su console di tutti i tipi e ai piedi di questa la folla impazzava in attesa che le note infrangessero l’aria. Subito dopo la prima luce, altri seguirono a ruota illuminando completamente il palcoscenico, scenario che vedeva contrapposte due affollate fazioni, armate di periferiche multicolori, pronte a far assaggiare all’avversario il loro sound. La tensione è palpabile e senza che ne fosse dato il preavviso, la battaglia infuriò; le note aggredivano gli sfidanti e gli spettatori, suonando ferocemente, e fra assoli e virtuosismi la folla si lasciava trasportare dalla musica più pura, sentendo l’energia prendere il sopravvento. Improvvisamente una delle due parti mischiò le carte in tavola e mutò il proprio suonare in qualcosa di più orecchiabile, un sound che avrebbe girato per mesi nelle menti degli spettatori, che le labbra avrebbero canticchiato arbitrariamente, i suoni più rudi del rock si tramutarono nelle melodie pop e conquistarono l’attenzione dei più, rimasti sino allora ad ammirare la battaglia, invitandoli a prenderne parte. La battaglia dei Rhythm Games così, infuriata fra gli ormai storici brand di Guitar Hero e Rock Band, prende una piega inaspettata; Activision, conscia del potere del suo marchio, tenta un approccio più casual e irrompe sul mercato con Band Hero, lasciando gli avversari di Mtv Games scoperti sul fianco. Proprio quando sembra che lo strimpellare delle corde nemiche stia avendo il sopravvento, le file si aprono, e dei simpatici mattoncini reinventano la competizione secondo il loro stile, lo stile LEGO.

Le note e i mattoncini più famosi.

Lo storico marchio dei mattoncini danesi, contro ogni aspettativa, applicato a produzioni di successo quali Indiana Jones, Batman e Star Wars, è riuscito a regalarci esperienze di gioco profonde, disimpegnate e apprezzabili anche da un pubblico più giovane. L’irriverenza e la simpatia dei mattoncini gialli hanno così conquistato grandi e piccini, consacrando nomi più seriosi in esperienze spensierate e divertenti; sono queste le motivazioni che hanno spinto a sposare il titolo musicale di Harmonix con il marchio danese, ottenendo da un connubio impensabile, un ottimo risultato.

L’universo di Rockband è così convertito in mattoncini Lego, traducendo le collaudate e amatissime dinamiche che ne hanno fatto il successo in una formula adatta alle famiglie, e più in particolare ai giocatori più piccini e inesperti. Primo segno tangibile di questa politica è la presenza di numerosi accorgimenti al gameplay, tra cui l’introduzione di una nuova modalità Super Facile, difficoltà in grado di allontanare da qualsiasi categoria di giocatore l’incombente frustrazione di non “azzeccare” le note, riducendo il problema a seguire il tempo giusto senza doversi preoccupare del tasto da premere; l’autokick, che permette ai giovani batteristi di non dover fronteggiare la pressione del pedale. Dovendosi rivolgere a un pubblico differente, Harmonix ha meglio pensato di selezionare musiche differenti, maggiormente apprezzabili dal target scelto, senza tuttavia rivolgersi a un genere diverso dal Rock. E così i simpatici mattoncini strimpelleranno le note di We are The Champions dei Queen, o “Every Little Thing She Does Is Magic” dei Police, permettendo a tutti membri della famiglia di apprezzare le melodie frutto delle proprie performance.

Al lavoro degli sviluppatori va, però aggiunta la componente Lego. Se nel classico Rockband era nostro compito vestire i panni di una giovane rock band che tenta di scalare le hit parade, l’irriverente marchio non poteva certamente aderire a una vicenda così scontata; e così i nostri alter-ego di plastica fronteggeranno le Rock Power Challenge, sessioni di gioco improbabili, che faranno un utilizzo particolare del nostro rock, aiutando ora una squadra di operai ad abbattere un palazzo, ora sconfiggendo una rabbiosa piovra. Inoltre, la componente Lego ben si sposa con una caratteristica già presente nelle precedenti edizioni del brand musicale, ossia la customizzazione di personaggi e ambienti. Infatti, sarà possibile spendere il nostro denaro abbellendo il nostro “covo”, con mobili, oggetti e personaggi del mondo dei Lego, oltre che poter agghindare come meglio preferiamo i membri della nostra band.

Rock e Mattoncini

Il comparto grafico offertoci da Lego Rockband è in linea con quanto già offertoci da qualsiasi altra esperienza dell’universo Lego, nulla di cui urlare al miracolo quindi, ma senza dubbio apprezzabile e calzante nelle scelte. Sebbene la sostanza sia la stessa, i mattoncini lego offrono un’esperienza del tutto nuova per quanto concerne lo stile; a partire dalle folli e divertenti cut-scene sino alle fantastiche riproduzioni in mattoncini di Freddie Mercury e David Bowie, il prodotto di Harmonix dimostra di avere una ragion d’essere in un settore del mercato videoludico che offre sempre meno spunti..

Ma se sotto il piano dello stile, la scelta di Rockband Lego non può che pagare, non si può dir lo stesso dal punto di vista della longevità; con solo 45 canzoni, l’ultimo arrivato della famiglia non può che mostrare il fianco alle 80 canzoni offerte da Rockband 2, o ancor di più alle 85 di Guitar Hero 5; inoltre, non tutte le canzoni dedicate a Rockband 2 sono esportabili nella controparte in mattoncini (mentre le canzoni di Rockband Lego tramite un codice sul manuale e 800 microsoft points possono essere senza problemi esportati nel secondo episodio della serie).

Conclusione

Lego Rockband sembra essere la più giusta risposta al Band Hero di Activision/Neversoft, la formula easy to play associata al fantastico mondo Lego sembra essere la chiave giusta per conquistare l’attenzione delle famiglie. Apprezzabile la scelta di rimanere nell’ambito Rock, scegliendo le canzoni più amate quali produzioni dei Queen, Foo Fighters, Police, Bon Jovi e David Bowie, una scelta coraggiosa e vincente che grazie all’introduzione delle riproduzioni di famosi cantanti in mattoncini lego donano grandissimo spessore al titolo per quanto concerne lo stile. Tuttavia la creatura di Harmonix non è priva di lacune, quale una longevità insoddisfacente, la presenza di lunghe e frequenti schermate di caricamento, ma soprattutto, la mancanza totale di una componente online, che rendono il titolo consigliabile solo ed esclusivamente se già si possiede Rockband 2 che invece è in grado di offrire un’esperienza decisamente più duratura, anche se molto meno carismatica di una produzione Lego.

CI PIACE
L?incredibile carisma Lego
\nStile irreverente
\nAdatto a tutti
NON CI PIACE
Nulla di nuovo
\nPoco duraturo
\nNiente On line
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