Avata r sarà, infatti, il primo film girato in 3D Fusion Camera , con particolari tecnologie 3D HD. Proprio per questo motivo, c’è davvero tanta attesa su questa produzione e il gioco che prende spunto dal film in questione non ha mancato di attirare a sé attenzioni e curiosità. Partiamo con la descrizione della trama.
La Storia
Un nuovo mondo, una nuova vita: questo il tema principale attorno al quale ruota l’intero plot narrativo. Siamo su Pandora e il soldato scelto Ryder è stato chiamato in azione per atterrare sul pianeta e mediare con la popolazione nativa. Nel fare ciò, ci serviremo degli Avatar, risultato tra DNA umano e DNA degli indigeni. Il corpo di un Avatar è un mix di potenza ed agilità in grado di portare a livelli superiori le caratteristiche del genere umano. Muoversi su Pandora da semplice umano risulterà più difficile e pericoloso rispetto alla possibilità di girovagare con il proprio Avatar.
Atterrati sul pianeta ostile, inizieremo a fare la conoscenza del nostro esercito di supporto. Basteranno pochi istanti per rendersi conto delle dinamiche di sparatutto in terza persona offerte dal titolo e per saggiare già le nostre potenzialità sul campo di battaglia. I primi incarichi permetteranno di uscire dal perimetro di sicurezza ed addentrarsi nella pericolosa flora di Pandora. Il nostro compito iniziale sarà quello di recuperare i soldati dispersi nella fitta foresta e di difendere il perimetro tramite potentissime mitragliette. Sin dalle prime fasi di azione avremo la possibilità di testare alcuni mezzi di locomozione: si passa dalle più classiche jeep a grandi Hovercraft per risalire i lunghi tratti di fiume. Non passerà molto tempo dal dover compiere una scelta fondamentale nell’intera dinamica di gioco. Ben presto dovremo schierarci tra le fila di un esercito decidendo se restare fedeli alle nostre truppe umane o sposare la causa dei nativi e vestire i loro panni. Proprio in base a tale scelta, la struttura di gioco, precedentemente descritta come un tradizionale sparatutto in terza persona, potrebbe subire delle modifiche. Vestendo, infatti, i panni della popolazione indigena, la struttura di gioco tenderà leggermente dalla parte dell’action/adventure game, prediligendo armi a corto raggio o comunque diverse dai classici fucili o mitragliatori. Tale scelta di immergere il giocatore in due diverse prospettive di gioco risulta premiante e riesce ad offrire una visione globale di quel che è il mondo di Pandora. La trama e la storia che sta alla base della produzione viene in risalto come uno degli elementi meglio riusciti. Per completare poi le vicende che animano e ruotano attorno all’universo degli Avatar è consigliabile un salto nella sala cinematografica più vicina, anche se per questo occorrerà aspettare il prossimo 15 Gennaio 2010.
Il Gameplay
Abbiamo già detto come il gioco presenti due diversi punti di vista e come questi riescano ad influienzare lo stile di gioco, facendo pendere l’ago della bilancia sull’action piuttosto che sullo sparatutto in terza persona. Sia nell’uno, che nell’altro caso, il gameplay non si mostra comunque solido, proponendo un impianto piuttosto semplificato e poco profondo. Le missioni che accompagneranno la nostra visita su Pandora si mostrano per lo più lineari e anche se dotate di una buona varietà non spingono oltre modo la curiosità del giocatore che troverà davanti a se una intelligenza artificiale non all’altezza.. A spezzare il ritmo soccorrono sessioni a bordo di particolari mezzi di locomozione. Oltre ai mezzi meccanici sopra accennati, citiamo anche particolari quadrupedi in grado di accelerare il nostro passo e consentire spostamenti sulla mappa in modo più veloce. Con l’avanzare delle missioni guadagneremo anche punti esperienza utili ad incrementare le nostre capacità e creare particolari poteri. Dopo alcune sessioni sarà ad esempio possibile acquistare una particolare onda d’urto, in grado di allontanare o stordire per qualche secondo anche i nemici più accaniti. Oppure potremo decidere di specializzarci nell’invisibilità e poter così agire indisturbati nell’area di gioco. Nonostante questi elementi, il gioco appare piuttosto lineare, semplice, poco profondo e non in grado di entusiasmare il giocatore. D’altro canto, una tale semplicità potrebbe richiamare l’attenzione di quei videogiocatori attratti dal nome del gioco piuttosto che dalle meccaniche e dal genere. In questo senso aiuta comunque una buona trama e un buon plot narrativo. Nota positiva è la presenza del versante multiplayer, anche se le opzioni che lo compongono appaiono scontate: Deathmatch, cattura la bandiera e conquista. Anche su questo versante sarà possibile scegliere a quale delle due fazioni appartenere, potendo decidere se impersonare un umano o un Na’ vi. Anche in questo contesto, valgono le caratteristiche sopra accennate: a seconda della fazione scelta ci ritroveremo ad intraprendere un approccio al gioco un tantino diverso.
Reparto tecnico
Tra i punti di forza di questa produzione annoveriamo senza ombra di dubbio le location e i background riprodotti. Le fitte foreste appaiono ben dettagliate e alquanto estese. Perdersi tra i meandri della pericolosa flora del pianeta Pandora non sarà affatto difficile. Non pensiamo però ad un free roaming game, perchè la linearità sopra descritta non abbandona il titolo nemmeno in questo senso. A ciò aggiungiamo una sufficiente caratterizzazione dei personaggi con una modellazione poligonale che non riesce comunque a raggiungere le vette degli standard qualitativi odierni. Troppe incertezze dal punto di vista delle collisioni e qualche calo di frame rate può essere ravvisato nelle scene di gioco più concitate. Buone le scene di intermezzo che si pongono tra una missione e l’altra. Queste vengono anche supportato da un discreto doppiaggio in italiano e da musiche epiche ed evocative. La colonna sonora del gioco dovrebbe, infatti, essere la medesima implementata nel film. Le buone idee di sottofondo rimangono però in un limbo di piattezza senza mai mostrare picchi qualitativi eccellenti.
Conlcusioni
Avatar poteva essere molto di più. La storia che sta alla base del prodotto avrebbe potuto fornire una buona piattaforma su cui sviluppare un gioco complesso e profondo. Così non è stato. Non tutto è perduto. Quando si tratta di produzioni videoludiche sviluppate su licenza ufficiale, abbiamo visto di peggio. Avatar The Game risulta un piacevole action game, o sparatutto in terza persona a seconda della situazione, contornato da buone idee poco approfondite. Per gli amanti del film,anzi per i futuri amanti del film, potrebbe essere un buon passa tempo. La possibilità di scegliere tra le due diverse fazioni aggiunge poi un buon grado di rigiocabilità. ****