Il calcio manageriale a portata di tasca

Se parliamo di calcio giocato, visto e commentato, il nostro paese comparirà certamente in cima alla lista di quelli più passionali. Di questo sport si discute durante tutta la settimana, nei luoghi di ritrovo più disparati, difendendo strenuamente le proprie impressioni e le proprie opinioni. Insomma, noi italiani non possiamo fare a meno di vedere, giocare e commentare le partite di calcio. Parallelamente al mondo reale anche nel settore videoludico non poteva mancare un titolo che ci facesse provare i doveri e gli oneri di ogni allenatore. Football Manager è una serie prodotta e resa popolare dalla Sport Interactive a partire dal 2004, anno in cui lo studio di sviluppo ha rotto i legami con la Eidos Interactive con la quale aveva sviluppato il celebre Championship Manager, e firmato un accordo con SEGA . Storicamente questa tipologia di gioco è stata ad esclusivo appannaggio dei sistemi Pc , sia per la moltitudine di dati da elaborare che per la natura poco dinamica del titolo. Da qualche anno la serie è stata convertita per Psp , sfruttando il notevole potenziale della console portatile Sony.

Allenatori si diventa

Seguendo i canoni del genere ci saranno messe a disposizione una serie di opzioni per personalizzare l’esperienza manageriale. Si comincia con la scelta delle competizioni a cui partecipare tra le undici presenti: Australia, Belgio, Brasile, Inghilterra, Francia Germania, Italia, Olanda, Portogallo Scozia e Spagna, seppur con qualche limite che non ci permette di scegliere più di un determinato numero di campionati a causa delle ridotte capacità della macchina rispetto al pc. Se opteremo, ad esempio, di giocare l’intero campionato inglese (comprese le serie minori) avremo una ristretta scelta dei restanti campionati potendone selezionare soltanto la lega maggiore. Una volta scelta la squadra con cui cominciare e le restanti opzioni (lingua, valuta,etc.), saremo catapultati nella gestione di una moltitudine di aspetti manageriali, che spaziano dalle trattative di mercato alla scelta dei giocatori che dovranno scendere in campo. I dirigenti della squadra ci metteranno a disposizione un certo budget e sarà compito nostro decidere come investirlo, cercando giovani talenti sul mercato o magari vendendo ad altre società un giocatore che non si adatta ai nostri schemi. La scelta di una squadra di alta classifica come Chelsea, Real Madrid o Manchester United, ci consentirà di possedere delle ingenti possibilità economiche e da una rosa di giocatori competitiva. Se invece desideriamo innalzare il grado di sfida, sposteremo le nostre attenzioni nella scelta di un club di fascia medio-bassa, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne conseguono. In ogni caso entrambe le situazioni presentano un rovescio della medaglia. Squadre come il Real Madrid , ad esempio, hanno delle aspettative piuttosto alte che prevedono la conquista di qualche trofeo durante stagione, mentre club più piccoli si accontenteranno del raggiungimento di obbiettivi più modesti come la promozione in una divisione superiore o la salvezza. Una volta decise le strategie di mercato le nostre attenzioni si sposteranno sul modulo di gioco e del regime di allenamento da sottoporre ai nostri calciatori. Tutto ciò che abbiamo descritto, è affidato e abilmente gestito dall’intelligenza artificiale che avrà il compito di controllare sia i nostri avversari, sia i giocatori alle nostre dipendenze, basandosi sulle caratteristiche di ogni atleta (tiro, passaggi, velocità, tecnica, gioco di squadra e tante altre). La scelta del giusto ruolo per ogni giocatore, della tattica giusta per frenare l’avversario e la gestione della fatica e del morale dei nostri ragazzi, sono soltanto alcuni degli aspetti di cui ci occuperemo.

Dopo lunghi allenamenti, si scende in campo

Quando la squadra titolare sarà pronta e avremo impostato gli schemi di gioco e il modulo, saremo pronti ad osservarne i risultati nelle partite del weekend. Durante la partita avremo a disposizione un quadro generale dello svolgimento del match attraverso una telecronaca testuale e contemporaneamente da una dimostrazione in 2D attraverso l’immagine del terreno di gioco e di 22 cerchi colorati che rappresentano i giocatori in campo. Inutile nascondere che in seguito alle innovazioni introdotte nell’edizione 2009 della serie, ci saremmo aspettati di vedere qualcosa di più. Durante la partita, che ci piaccia o meno la rappresentazione visuale, potremo comunque intervenire per ribaltare o consolidare le sorti del match, dando alcune istruzioni ai giocatori in campo come aggressività, mentalità offensiva o difensiva e cambio veloce di modulo. Anche se non disporremo sempre delle giuste informazioni su cui basare tali decisioni. Purtroppo, infatti, saremo scoraggiati da una cronaca poco coerente e cromaticamente infelice della partita, con il testo che a volte risulterà illeggibile per la sovrapposizione di colori chiari o scuri simili allo sfondo, spingendoci ad occuparci poco di quello che accade in campo, cercando di concludere nel più breve tempo possibile il match.

Acquisti, vendite o prestiti di giocatori sono il motore di un club e pertanto devono essere pianificati con accuratezza per riuscire al meglio. Per questo motivo i creatori del gioco hanno pensato di aiutarci attraverso il consiglio dell’agente, il cui unico compito sarà quello di aiutarci in questo settore. A volte, però, non le relazioni che giungono sulla nostra scrivania virtuale non sono del tutto esaurienti e in linea con le reali abilità di un giocatore. Potrebbe capitarci, ad esempio, di scegliere un giovane talento e non avere l’appoggio del nostro agente che reputerà il calciatore non abbastanza buono per riuscire a sfondare oppure che rappresenta il doppione del giovane talento che milita nella primavera. Nonostante queste piccole imperfezioni, il gioco scorrerà piacevolmente e ci terrà incollati allo schermo della Psp per parecchie ore grazie a tutti i trofei e le stagioni che avremo dinanzi.

Appunti tecnici

Per quanto riguarda l’apparato tecnico, Football Manager presenta dei menù semplici e intuitivi che forniscono una vivacità visiva più accattivante rispetto alle uscite precedenti. Da un titolo che non fa certamente della grafica il suo cavallo di battaglia, siamo ben consapevoli che trascorreremo la maggior parte del tempo fra menù di testo e poco altro, tenendo d’occhio messaggi, statistiche e risultati. Dall’altra parte, però, ci saremmo aspettati di vedere qualcosa di più nella rappresentazione delle partite, che rimangono ancorate ad un sistema troppo semplicistico. La navigazione tra i menù è affidata al solo pad direzionale e appare eccessivamente scomoda. Sarebbe stato più comodo utilizzare l’analogico per navigare come se avessimo un puntatore. In ogni caso con un po’ di pratica riusciremo a padroneggiare alla perfezione questo sistema. Per quanto riguarda i caricamenti di gioco, le uniche occasioni in cui dovremo attendere più del solito, saranno limitati al passaggio tra una stagione e l’altra. In ultima analisi, dobbiamo sottolineare la totale mancanza di effetti sonori, limitati al solo effetto acustico dei click nei menù.

Conclusioni

Portare il più completo e profondo manageriale calcistico su console portatile, non è sicuramente un’operazione semplice e priva di defezioni, ed il titolo di Sport Interactive non delude le aspettative dei fan, che potrebbero storcere il naso per la totale assenza di un comparto audiovisivo più accattivante e al passo con i tempi. Gli sviluppatori dal canto loro hanno cercato in questi anni di trovare il giusto equilibrio tra qualità e prestazioni. Se state cercando un modo semplice per avvicinarvi alla serie Football Manager , questa versione tascabile risulta una valida, a patto che si accettino le dovute limitazioni.

CI PIACE

\nGioco completo e molto dettagliato con una \ngrande varietà di opzioni e statistiche\n
\nUn manageriale a portata di tasca
NON CI PIACE

\nPoche differenze rispetto all?edizione passata\n
\nNavigazione lenta e macchinosa\n
\nSimulazione della partita da rivedere\n
\nTotale assenza di una colonna sonora
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