Son passati quasi due anni dal clamoroso quanto inaspettato successo di Dead Space, il survival horror targato EA che ha saputo conquistare milioni di giocatori grazie ad una formula di gioco perfettamente bilanciata e capace di infondere ansia, adrenalina e timore nel medesimo istante: una formula che per gli amanti del genere rappresenta una costante universale, sicuramente facile da calcolare ma spesso difficile da applicare e mantenere inalterata fino alla fine. Tuttavia, i ragazzi di Visceral Games sono riusciti nel loro intento: sviscerare e scovare le paure più recondite dell’animo umano, proiettandole all’interno di un’ambientazione fantascientifica costernata di misteri ed insidie di ogni sorta, a dimostrazione che fantascienza e horror possono convivere tranquillamente. A svelarci i segreti dell’incidente ci era in parte riuscito il nostro alter-ego Isaac Clarke, un ingegnere della marina spaziale catapultato all’interno del Planet Crasher assieme ad una scienziata di nome Kendra Daniels e all’ufficiale di sicurezza Zach Hammond. L’obiettivo della missione era quello di soccorrere alla richiesta d’aiuto da parte di Nicole, un’appartenente all’equipaggio del vascello spaziale USG Ishimura e, per giunta, compagna dello stesso Isaac. Quest’ultimo, che per tutto il corso del primo episodio aveva mostrato una certa intolleranza al dialogo, risultando così un protagonista alquanto atipico, nel secondo capitolo riacquisterà l’uso della parola, arte che gli conferirà sicuramente maggiore carisma rispetto al passato. Ma gli sviluppatori non promettono soltanto una rivisitazione estetica e caratteriale del nostro ingegnere gravitazionale Isaac, che deve il nome all’antenato Newton: a subire radicali cambiamenti sarà soprattutto l’ambientazione.
Se Dead Space ci aveva letteralmente soffocati con la sua ambientazione claustrofobica, costringendoci ad un continuo backtracking lungo i corridoi della labirintica stazione spaziale Ishimura, nel già annunciato sequel avremo maggiore libertà di movimento. Dead Space 2, infatti, sarà ambientato all’interno di una colonia terrestre, denominata Sprawl, costruita sulla superficie di una luna di Saturno. L’ambientazione principale, dunque, avrà un aspetto decisamente più “umano”, un piccolo microcosmo terrestre caratterizzato da scuole, chiese, ospedali ed altre strutture tipiche della nostra civiltà. L’aspetto apparentemente familiare delle varie location, comunque, celerà al suo interno un numero considerevole di oscure e viscide presenze, striscianti nell’ombra e sempre pronte a coglierci di sorpresa. Gli sviluppatori, a tal proposito, stanno implementando un nuovo sistema di regia; il titolo originale soffriva spesso di una certa ripetitività degli eventi, anche a causa di un ritmo costantemente blando, spezzato solo raramente da picchi di azione frenetica e dagli intermezzi scriptati ridotti al minimo. Questo sequel, contrariamente, lascerà ampio spazio a cut-scenes cinematografiche e a numerosi eventi scriptati, atti a rendere l’azione di gioco sempre accesa e ricca di colpi di scena, nonché epica sul piano prettamente visivo. Parimenti, anche l ‘IA nemica sarà migliorata in modo da rendere gli scontri molto più avvincenti e ragionati dal punto di vista tattico; inoltre, aumenterà la presenza di creature più possenti e dotati di maggiore resistenza rispetto a quelle incontrate nel primo. Come ricorderete, il gameplay originale era basato sul classico sistema dei potenziamenti, applicabile sia alle armi che all’armatura: Dead Space 2 manterrà questa caratteristica, apportando tuttavia delle migliorie sul fronte action; l’arsenale bellico verrà arricchito dall’aggiunta di nuove tipologie di armi così come sarà alleggerita l’armatura; se nel primo, infatti, si percepiva una certa pesantezza nei movimenti, con conseguente frustrazione durante un accerchiamento da parte di più nemici, il “nuovo” Isaac si muoverà con più naturalezza, in modo da garantire una certa agilità durante le fasi di combattimento, aspetto fondamentale soprattutto nei casi di inferiorità numerica. Gli sviluppatori stanno pensando, inoltre, di implementare un nuovo sistema di salto a gravità zero: durante questo tipo di azione ci potrebbe essere la possibilità di sparare con un’arma, in stile bullet time o, ancora, utilizzare un propulsore per cambiare repentinamente direzione. Per quel poco che è trapelato a livello di informazioni, sembra che l’intenzione sia di rendere più incisiva l’impronta narrativa del gioco assieme alla caratterizzazione del protagonista, comparto in cui Dead Space aveva parzialmente peccato. Non mancheranno dunque ulteriori dettagli sul misterioso Marchio, che spiegherebbero così il suo funzionamento e la comparsa dei necromorfi, le creature che avevano invaso Ishimura, oltre al legame tra l’artefatto e lo stesso Isaac, frequentemente vittima di incubi e visioni demoniache.
Conclusioni
Per quanto si sappia ancora poco su Dead Space 2 , le aspettative sono comunque elevate: mantenere l’ottimo livello qualitativo del primo migliorandone e potenziandone il gameplay non è di certo un compito facile. Sta ai ragazzi di Visceral Games saper sfruttare sapientemente i pregi del titolo originale per dar vita ad un degno sequel; puntando su una più minuziosa caratterizzazione del protagonista ed un adeguato bilanciamento del gameplay, Dead Space 2 avrà tutte le carte in regola per riconfermarsi uno dei migliori survival horror di questa generazione. Appuntamento col nostro prossimo approfondimento.