Da sempre il Live Arcade della console di casa Redmond si è contraddistinto per lo spessore e la varietà dei titoli disponibili, specie se confrontato con il PSN della rivale Sony PS3. Alla scoppiettante convention dell’E3 Microsoft aveva presentato un titolo, proclamando come il miglior Live Arcade di sempre; si tratta di Shadow Complex, sviluppato da Chair Entertainment (software house indipendente acquisita dalla stessa Epic Games) in collaborazione con Epic. Il gioco in questione si presenta come un interessante mix tra diversi generi che hanno fatto la storia del videogioco, arricchito con qualche elemento innovativo e autentici tocchi di classe. Fin dalla presentazione dell’E3, visionando i filmati in-game, si era subito intuito che il lavoro firmato Epic aveva una marcia in più. Siamo di fronte al più classico degli sparatutto a scorrimento, con grafica in 3D, ma dove ci si può muovere solo in due direzioni; un classico alla Metroid, o facendo qualche ulteriore passo indietro (fino al 1992 per la precisione), al gloriosissimo Flashback. Tuttavia, la particolarità e originalità di Shadow Complex è quella di presentare elementi tipici degli Shooter odierni, con sezioni stealth, e altre interamente in 3D.
Una storia d’autore..
Il plot è curato da uno degli sceneggiatori più famosi negli Stati uniti, specie in campo fumettistico: Peter David, autore tra le altre cose di alcuni racconti di Star Trek. La trama, inoltre, è basata sul romanzo “Empire” di Orson Scott Card. Tutti questi elementi garantiscono una sceneggiatura d’autore, con un classico mix tra intrighi politici, armi e tecnologie del futuro, e cospirazioni atte alla conquista del mondo da parte dei soliti cattivoni di turno. Jason Fleming è il nome del nostro alterego virtuale, un normalissimo ragazzo sulla trentina, impegnato con la sua ragazza a fare un po’ di sano trekking. A turbare il relax della coppia c’è però la misteriosa e repentina scomparsa della ragazza, che se inizialmente non preoccupa affatto Jason facendolo propendere per uno scherzo da parte della compagna, la reiterata assenza della stessa lo induce a mettersi sulle sue tracce. In questa sua disperata ricerca viene a scoprire che nelle caverne sotto la tranquilla foresta si trova un’enorme base segreta dotata delle più avanzate tecnologie disponibili al mondo, dove un imprecisato e misterioso gruppo di terroristi sta fabbricando gli armamenti necessari a scatenare una guerra civile negli Stati Uniti. E da qui comincia la nostra epopea alla ricerca dell’amata rapita dai terroristi. Con l’avanzare degli eventi, la nostra missione assumerà i connotati di un qualcosa di grandioso, dovremo infatti cercare di fermare queste oscure forze armate intente a cospirare contro il paese a stelle e strisce. Il plot, tutt’altro che originale, è però presentato davvero bene con ottime sequenze di intermezzo in 3D realizzate con l’engine del gioco.
Effetto vintage
Come detto in fase introduttiva Shadow Complex è un gioco a forti tinte vintage. Tutti gli amanti della “old-school” proveranno, almeno inizialmente, la sensazione di giocare ad Another world, piuttosto che a Flashback. Il nostro personaggio, infatti, si può muovere soltanto in due dimensioni, pur essendo circondato da una grafica interamente in 3d. Secondo noi, il fatto di strizzare l’occhio ai grandi titoli del passato, non può essere che un pregio, perché permette al titolo della Epic di avere una forte dose di immediatezza fin dalle fasi iniziali, cosa che oggi si è po’ persa. Ma la scaltrezza dei programmatori è stata quella di presentare un impianto di gioco ultra-collaudato, e decisamente radicato nel passato, arricchendolo però di elementi dei giochi moderni. Il nostro eroe potrà compiere le solite azioni, come correre, saltare, accucciarsi, arrampicarsi, nuotare, oltre che saper maneggiare ben bene le armi da fuoco. Inizialmente l’equipaggiamento prevederà solo una torcia per illuminare i bui corridoi sotterranei delle grotte, ma poi, una volta all’interno della base nemica, potremo disporre di un autentico arsenale da guerra, come pistole, mitragliatori, granate, e compagnia bella. Molto bel disposti ed immediati risultano i comandi di gioco: lo stick sinistro è utilizzato per effettuare i movimenti di base, il destro per mirare (con l’ausilio di un mirino laser), i tasti frontali sono deputati alle azioni come saltare, correre e ricaricare le armi, i tasti dorsali per fare fuoco e usufruire degli equipaggiamenti secondari. Il sistema di puntamento prevede sia l’utilizzo dello stick destro sia l’ausilio del puntamento automatico. Le prime fasi all’interno del covo dei terroristi ci vedranno impegnati, oltre che a sterminare i nemici, a trovare la via d’uscita all’interno della labirintica base. Certo, grazie all’ausilio della mappa, non è facile perdersi, tuttavia, il senso di disorientamento potrebbe farsi sentire nel proseguo del gioco. Le sezioni sotterranee sono intervallate da quelle all’aperto, in modo da non soffrire troppo della monotonia dell’ambiente. I nemici che ci troveremo ad affrontare non brillano di certo per una raffinata intelligenza artificiale, pertanto le difficoltà che si incontrano sono più dovute al cospicuo numero di essi che alle loro capacità. Non mancheranno momenti puramente stealth, dove la miglior tattica si rivelerà quella di agire di soppiatto, cogliendo il nemico alle spalle. Ma in questo contesto, tipico dei platform dell’epoca d’oro dei 16 bit, non mancheranno elementi next gen, come ad esempio quando si impugnerà una torretta con una visuale praticamente in 3D alle spalle del protagonista. Mano a mano che si procede nell’avventura non è troppo difficile cogliere delle citazioni piuttosto esplicite a capolavori del passato come Another world, Flashback, Super Metroid e Castlevania: Symphony of the Night, citazioni che si riescono a cogliere sia in alcune sequenze (da Flashback le sequenze nella foresta), sia nel level design. Shadow complex risulta molto divertente e mai frustrante; tutti i livelli sono ricchi di segreti e di potenziamenti da trovare, oltre ad essere completamente ripercorribili. Se ad esempio abbiamo bisogno di rifornire l’energia, a seguito di un sanguinoso scontro, possiamo benissimo tornare indietro nelle stanze e usufruire dei bonus inutilizzati precedentemente. Altro elemento di spessore del lavoro targato Epic è il potenziamento del nostro personaggio; potranno infatti essere incrementati sia la resistenza al fuoco nemico, sia la precisione e l’abilità nell’utilizzo delle armi da fuoco. La ciliegina sulla torta è poi rappresentata dall’armatura che si costruisce avanzando nel gioco, che di fatto da diritto a nuove abilità, come la capacità di spiccare notevoli salti. E’ quindi un piacere vedere come Jason si trasforma da turista della domenica a una vera e propria macchina da guerra, spietata contro i nemici.
Divertimento a portata di tutti
Shodow Complex possiede l’indubbia qualità di spingere il giocatore a proseguire nell’avventura, per scoprire le sorti dell’eroe e della sua patria. Difficilmente ci si annoia, sia per il gameplay frenetico e alla portata di tutti, sia per il divertimento che si prova a far esplodere tutti i nemici e i robbottoni (una sorta di pseudo mach) che ci si pareranno davanti. Una volta intuita la tecnica più redditizia per far fuori i nemici, andare avanti e raggiungere l’agognata fine non richiederà troppi sforzi. In effetti, l’unico difetto di questo bel prodotto è proprio il livello di difficoltà generale calibrato decisamente verso il basso. Fortunatamente ci sono 4 livelli di difficoltà selezionabili, il che fa decisamente aumentare il livello di sfida. L’avventura ha una durata complessiva di circa 11-12 ore, a patto di esplorare a dovere tutte le zone.
Grafica e tecnica
Il comparto grafico di Shadow Complex è di prim’ordine potendo contare sull’Unreal Engine 3. Il risultato finale è molto buono, con texture e modelli poligonali convincenti. Un discorso a parte meritano le animazioni decisamente di ottima fattura; vedere il protagonista nuotare piuttosto che camminare furtivamente è una gioia per gli occhi, così come osservare robottoni di una massa notevole muoversi su schermo con una certa disinvoltura. Considerando che si tratta di un titolo per Xbox Live Arcade il prodotto dei Chair riesce ad elevarsi sopra la media, segnando di fatto un nuovo standard per la categoria. Lodevole, infine, anche la localizzazione completamente in italiano, con un doppiaggio d’autore.
Conclusioni
Shadow Complex ci è proprio piaciuto. 1200 Microsoft Points (circa 14 euro) sono davvero pochi in confronto alla qualità intrinseca del prodotto sviluppato dai Chair Entertainment, soprattutto se si pensa alle fetecchie che si trovano sugli scaffali dei negozi a 69 euro. E’ un titolo da giocare tutto d’un fiato, e poco importa se il livello di difficoltà è piuttosto basso o se l’AI dei nemici non fa gridare la miracolo, Shadow Complex, è dannatamente divertente e di fatto ci porta indietro di 10-15 anni. Riesce perfettamente a riproporre le atmosfere ormai (purtroppo) passate dell’epoca d’oro dei 16 bit e di indimenticabili capolavori, arricchendo però il gameplay con elementi nextgen. Questo ci fa capire che i giochi che per molti sono superati, sono ancora decisamente divertenti e attuali a patto di avere la capacità di saperli riproporre in chiave moderna. Scusate se siamo nostalgici ma noi non abbiamo mai dimenticato Another Word e Flashback, e questo Shadows Complex ci fa riassaporare quegli antichi e genuini sapori ormai sopiti. Se non lo avete capito il prodotto Epic è da avere assolutamente; siamo certi che non ve ne pentirete.
Emiliano “lollo79” Ragoni