“The Sims 3” è l’ultimo, imminente, capitolo di questa famosissima serie di videogiochi, divenuti in breve tempo un autentico fenomeno di costume. Oltre al record di vendite senza precedenti nella storia del videogioco, alla profonda dipendenza che riesce a suscitare, al di là della raffinata caratura tecnica che contraddistingue ogni capitolo in uscita, “The Sims” è da tutti ricordato per essere l’insuperabile “simulatore di vita” per definizione. Parto della geniale mente di Will Wright, grazie ad uno stile inconfondibile e ad una curva d’apprendimento rapida e indolore, questo gioco è entrato di diritto nel ghota dei migliori giochi di ogni tempo.
OGGI VOGLIO FARE L’ARCHITETTO
Ad un occhio distratto, l’impatto visivo di “The Sims 3” non sorprenderà più di tanto. Sembra, anzi, di trovarsi di fronte l’ennesima espansione del famoso “The Sims 2”, ma in realtà non è proprio così. Sebbene il motore grafico sia rimasto pressoché lo stesso, è quando lo si vede in azione che si nota tutta la bravura dei programmatori. Espressioni facciali, movimenti, dettagli aggiuntivi e filtri grafici vari ed eventuali trovano posto con sapienza in questo nuovo capitolo della saga. C’è di più: perché sotto il vestito si nasconde uno dei più potenti “editor” a disposizione del giocatore, nonché una complessa gestione dell’intelligenza artificiale che, come sempre, non tarderà a stupire anche i più scettici.
Adesso il livello di personalizzazione è più elevato che mai, e oltre ai numerosi modelli predefiniti, potremo mettere mano ad un potente “martello e scalpello” per caratterizzare i personaggi di gioco all’inverosimile. Potremo, in effetti, riprodurre alla perfezione ogni persona realmente esistente (ha fatto scalpore la dimostrazione degli sviluppatori che presentarono, tra le tante figure, la perfetta riproduzione di Barack Obama). Ma l’editor, non si limita certamente alla creazione del personaggio. Potremo infatti godere dello stesso “potere” nella modalità che assorbe la maggior parte del tempo di tutti gli aspiranti “architetti”: la creazione della nostra casa dei sogni.
Uno dei pochi difetti imputabili ai primi” The Sims”, era quello di simulare alla perfezione la gestione di un nucleo familiare perdendo di vista, però, l’aspetto sociale e più “comunitario”. In parole povere la sensazione di far parte di un quartiere, una comunità o una cittadina era, letteralmente, una vaga sensazione. Chi ha giocato i primi due capitoli lo sa: il campo d’azione si limitava esclusivamente alla propria abitazione e al proprio giardino, ogni tanto i vicini -e i meno vicini- di casa si trovavano a passare da lì, per caso, dandoci la possibilità di interagire con loro. Altra possibilità era quelli di invitarli espressamente a casa nostra ma, purtroppo, non potevamo fare di più. Poi, con le varie espansioni da applicare ai gioco originale, la sensazione di “andare fuori” era magistralmente simulata, ma di fatto si riduceva all’abbandono di un’area delimitata per entrare in un altra area, anch’essa dotata di vincoli e limiti. In “The Sims 3”, invece, agiremo in una città pulsante di vita, che brulica di cittadini e, soprattutto, non avrà “aree di azione”. A detta degli sviluppatori potremo allontanarci dalla nostra proprietà e andare a fare una passeggiata, fermarci davanti le vetrine dei negozi o sederci presso un bar. Insomma: potremo autenticamente “vivere” la nostra vita virtuale, come se avessimo a disposizione una città creata ad arte, tramite “Sim City”, e messa a nostra disposizione.
VIVERE UNA VITA NON E’ MAI STATO COSI’ DIVERTENTE
Non mancherà, ovviamente, il supporto per raggiungere altre aree diverse dalla città di Sunset Valley (sarà proprio questo il nome originale del nostro mondo virtuale). Potremo andare al mare, in montagna o in vacanza, come nei precedenti capitoli di “The Sims”.
I creatori del gioco tengono a precisare che ci saranno piacevoli novità anche in campo professionale. Chi ha già giocato a “The Sims”, in passato, lo sa: per “guadagnarsi la pagnotta” bisogna lavorare, ogni occupazione andava bene ed era alla portata del nostro alter-ego, ma quando entrava in macchina e andava a lavorare scattavano due conseguenze. La prima è che il personaggio non era capace di guidare, infatti era puntualmente scarrozzato da un’auto aziendale. La seconda, strettamente connessa alla prima, è che per il periodo di lavoro, il personaggio spariva dalla scena, il tempo accelerava e dovevamo aspettare il suo ritorno per continuare a prenderci cura dell’abitazione e della famiglia. A quanto pare le cose sono destinate a cambiare e tanto. Secondo le dichiarazioni degli addetti ai lavori, i nostri Sims possono raggiungere i luoghi di interesse a piedi, in bicicletta o in automobile e questa è già da sé una grande novità. Non sappiamo se potremo agire in ambiente lavorativo, ma sappiamo per certo che, coloro che sceglieranno una professione creativa, votata all’arte e alla fantasia, sia questa fare il pittore, lo scrittore o il musicista (solo per citare qualche esempio), potranno raggiungere personalmente una piazza, un pub o lavorare da casa, senza per questo e necessariamente scomparire dalla scena. La prospettiva non appare malvagia, e sembra aprire molte porte sotto il profilo dell’intrattenimento e del coinvolgimento.
Come già detto, enormi sforzi sono stati profusi per sviluppare un’impressionante intelligenza artificiale. Questa sarà talmente raffinata da lasciare al giocatore solo una piccola parte alla micro-gestione delle cose da fare. Ogni sim sarà spinto ad agire secondo la propria indole, i propri desideri, i propri gusti personali e le proprie esigenze. Niente di nuovo sotto al sole, dirà qualcuno, ma il risultato promesso sembra sbalorditivo, perché contrariamente al passato, non dovremmo più preoccuparci di “lasciare da solo” il nostro personaggio: continuerà la sua vita nel migliore dei modi, anche se non ci saremo noi a seguirlo ogni istante. Questo “piccolo” dettaglio spalanca le porte ad una gestione familiare più rapida, intuitiva e, soprattutto, meno stressante che in passato.
Non è stata trascurata neanche in questa edizione la possibilità di nascere, crescere, invecchiare ed infine “lasciare il posto ai nipotini”. Sarà anche possibile regolare il tempo virtuale e farlo coincidere con quello reale: in pratica un anno a Sunset Valley sarà l’equivalente di un anno nella nostra vita autentica. La prospettiva suona affascinante, ma se consideriamo che nel gioco una gravidanza dura solo tre giorni, qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte a questa facoltà di “dilatare” il tempo.
Adesso, la felicità dei sims, sarà condizionata anche dai gusti personali (la preferenza di determinati cibi e bevande o una preferenza cromatica, per esempio) senza trascurare aspetti più profondi della persona che può essere lunatica, iraconda, ottimista, pessimista, triste, allegra. Per esempio potremmo trovarci a gestire un personaggio che non sarà mai veramente felice solo perché lo costringiamo a vestirsi di nero quando, da parte sua, predilige colori più allegri e sgargianti. Potremo ottenere un effetto più grave se diamo da mangiare cibo piccante a qualcuno che lo detesta. Questi aspetti particolari che approfondiscono in maniera esponenziale le personalità di ogni personaggio, andranno presi in considerazione sia per il nostro alter-ego, sia e soprattutto quando agiremo con gli altri personaggi gestiti dal computer. Proprio come accade nella realtà, il processo di conoscenza di persone al di fuori di noi, avverrà tramite la frequentazione, le domande e le esperienze. Non sapremo mai se una ragazza preferisce cibo salato o piccante finché non chiederemo o “topperemo” offrendole un bel filetto al pepe verde (che con ogni probabilità ci finirà in testa). Ma anche l’ambiente che circonda i sims sarà determinante, quindi dovremo fare molta attenzione anche a dettagli come il colore delle pareti, il tipo di arredamento, il colore di questo. Tutto sarà utile per capire che tipo di personaggio abbiamo di fronte, o che tipo di ambiente personale dovremo sviluppare a favore del nostro sims.
Conclusioni
Tutto sembra portare ad un solo commento: “The Sims 3” annuncia cambiamenti profondi e un’eccezionale caratura tecnica che non potranno passare inosservati. I sims migliorano ad ogni nuova uscita, sempre più intelligenti, sempre più caratterizzati, sempre più “umani”. Manca davvero poco all’uscita, e gli ammiratori di questo famoso, e discusso, videogioco sono già in allerta. Le novità sono tante, tutte interessanti e l’opera che raggiungerà i negozi promette di essere un gioco letteralmente infinito e, soprattutto, instancabile. A giugno sapremo dirvi se questo titolo avrò mantenuto le promesse oppure no, se “The Sims 3” sarà riuscito a superare in fascino e profondità i suoi due illustri predecessori oppure sarà un clamoroso passo falso. Un detto recita “Chi osa vince”, e noi siamo quasi certi che sarà così anche per l’ultima fatica dei ragazzi di Electronic Arts.