Introduzione

Lo spazio, immenso e sconosciuto.

Lascia pur sempre stupiti rendersi conto che l’umanità non è altro che un granello di sabbia in un deserto dalle proporzioni inimmaginabili.

Isaac Asimov ed Arthur C. Clarke sono solo due delle innumerevoli menti che hanno liberato la loro immaginazione ipotizzando lo sviluppo dell’umanità al di là dei confini del pianeta Terra. Imperi stellari, razze aliene, diplomazia, stelle e pianeti custodi di grandi segreti, antiche civiltà, tecnologie, navi spaziali, fasci laser, grandi esplosioni, stazioni da battaglia e molto altro

L’immaginazione dell’uomo spazia nell’infinito della galassia.

Anche alla Egosoft amano l’argomento ed è per questo che nacque il mondo di “X”.

Secondo la leggenda, nel ventunesimo secolo, l’umanità compì degli esperimenti con la tecnologia dei Wormhole e riuscì a dar vita a dei portali per compiere salti iper-spaziali tra la Terra e Marte.

L’era della colonizzazione ebbe inizio. Come se ciò non bastasse, gli scienziati scoprirono di potersi collegare a portali di natura aliena sparsi in un intero universo aprendo le porte ad infinite possibilità. Era l’universo X.

Gli umani diedero vita a macchine auto-sufficienti e auto-replicanti guidate da una intelligenza artificiale ( le AGI ndr.) allo scopo di colonizzare i vari pianeti sparsi nello spazio.

Il caso vuole che un errore di programmazione trasformi l’operato dell’uomo nel suo peggior incubo. Le intelligenze artificiali iniziarono a rendere tutti i pianeti inadatti ad ospitare l’umanità e scatenarono una guerra con i loro creatori.

In una disperata manovra per difendere la razza umana, un gruppo di navi guidate da Nathan R. Gunne, conducono le macchine nell’universo X, mentre i terrestri distruggono il portale del loro pianeta, scacciando i nemici per sempre.

750 anni dopo gli eventi narrati dalla leggenda, una nave delle AGI appare nel sistema solare utilizzando un motore in grado di effettuare salti iperspaziali senza dover utilizzare i portali. I Terresti, dopo averla catturata, ne studiano la tecnologia e danno vita ad un prototipo con le stesse caretteristiche, pilotato dal soldato Kyle Brennan.

Durante un’esercitazione, un imprevisto costringe Kyle ad effettuare un salto iperspaziale alla cieca, ritrovandosi nell’Universo di X.

Conscio che le intelligenze artificiali (chiamate Xenon in questo universo) stanno cercando di ritornare nella Terra, Kyle inizia ad interlacciare rapporti con le diverse razze che incontra, creando un impero ed una flotta in grado di affrontare i nemici giurati dell’umanità. Nel corso della sua avventura ha modo di conoscere anche i discedendi dell’eroe Nathan R. Gunne, che salvò la Terra da distruzione certa.

Gli sforzi di Kyle Brennan vennero ripagati e portarono quasi alla completa distruzione degli Xenon; in onore dell’eroe umano un intero settore spaziale fu nominato Trionfo di Brenna.

Tuttavia la pace regnò per breve tempo nell’universo di X.

Mentre Kyle continuava a sviluppare il suo impero economico, dando vita alla Terracorp, per avere i fondi necessari per effettuare ricerche al fine di tornare al proprio amato pianeta natio, una nuova minaccia invade l’universo X: un collettivo di creature misteriose e spietate; i Kha’ak.

L’intero terzo capitolo della saga di X è narrato dal pacchetto “X³: Gold Edition” ed inizia con “X³: Reunion” ambientato nel 2935 , periodo in cui la flotta degli Argon (discendenti dell’umanità che vivono nell’universo X), è sull’orlo della disfatta a causa dei ripetuti attacchi dei Kha’ak; come se ciò non fosse sufficiente i pirati Yaki sembrano esser alla ricerca di una misteriosa reliquia; l’eroe Kyle Brennan è in coma dopo un incontro con i bellicosi alieni ed il giocatore riveste i panni del figlio Julian. Il giovane ragazzo, schiacciato dalle responsabilità della guerra e dei doveri nei confronti della Terracorp, perde tutti i possedimenti del padre e si ritrova solo ad affrontare la minaccia nel tentativo di ricominciare da capo.

In “X³: Terran Conflict 2.0”, la trama narra di come sia cambiata la Terra nel suo isolamento e di come abbia iniziato a relazionarsi con le altre razze.

Ricordando la terribile esperienza che diede vita agli Xenon, le nuove leggi terrestri proibiscono severamente di progettare e realizzare AGI (intelligenze artificiali auto-replicanti) per terraformare i pianeti; i terrestri cacciano e distruggono ogni essere simile agli Xenon senza alcun rimorso. Tuttavia molte razze nella galassia sembrano voler ignorare la minaccia vissuta nel passato e le IA terraformer sono ricomparse prepotenti. La Terra quindi decide di dar vita ad un conflitto senza pari, tanto epico quanto folle, per eliminare la nuova terribile potenziale minaccia.

L’ultima nuova espansione, presente nel pacchetto gold, è chiamato “Le missioni di Aldrin” ed ha come protagonista la colonia umana omonima che sta tentando di ristabilire i contatti con il pianeta Terra.

X3: Gold Edition screen 1

X³: Reunion: Trade, Think, Fight

La saga di X è un simulatore spaziale, estremamente curato, che fa del commercio e del combattimento il suo cuore pulsante.

In genere, l’esperienza inizia con una nave stellare malconcia, dal misero equipaggiamento e senza crediti od alcuna forma di reddito; col tempo e una grande dose di pazienza, gli sforzi del giocatore vengono ripagati permettendogli di dar vita ad un vero e proprio impero commerciale e militare, in grado di occupare e conquistare interi settori spaziali; il tutto nella più completa libertà.

Alla possibilità di scegliere liberamente il proprio destino si affiancano le missioni della trama, affrontabili in qualsiasi istante il giocatore desideri, con i suoi risvolti e, talvolta, le sue ricompense.

Il primo aspetto di gameplay che incontra il giocatore è la fisica di volo. Essa si rivela semplice e basilare: per spostarsi nello spazio è sufficiente dosare l’accelerazione, scegliere la direzione e modificare le rotazioni. E’ possibile utilizzare anche i razzi di manovra (simili agli “strafe” degli FPS) ma, a conti fatti, non hanno effetti importanti nelle dinamiche di gioco e sono solo utilizzati per movimenti di precisioni e basse velocità. L’inerzia è presente ma ha un impatto molto relativo nel moto del veicolo spaziale: ad esempio non è possibile spegnere i motori e spostare la visuale della nave senza modificarne la traiettoria; tuttavia la velocità influisce sulla rapidità delle manovre inducendo il giocatore, talvolta, a rallentare drasticamente la potenza dei motori per effettuare virate strette e, spiazzare l’avversario o conquistare la sua scia per avere libero accesso alla sua coda.

I sistemi di bordo sono molteplici, estremamente vari e, in genere, automatici; è sufficiente acquistarli nelle varie stazioni spaziali sparse per il cosmo e goderne gli effetti. Talvolta è possibile siano presenti differenti versioni dello stesso prodotto in grado di migliorarne le capacità. Tra le numerose tipologie disponibili si annoverano i classici scanner dalla differente portata, dispositivi con intelligenze artificiali in grado di gestire autonomamente navi di vario genere, attrezzature per lo scavo minerario, oppure miglioramenti dei motori.

L’equipaggiamento delle navi non si limita al campo civile ma spazia anche in quello militare: è quindi possibile acquistare scudi, generatori di energia e armi di vario tipo (cannoni e missili). Anche in questo caso il loro utilizzo e la loro configurazione è basilare e non è presente alcuna microgestione dell’energia della nave (così come negli antichi capolavori della LucasArts: “X-Wing” o “Tie-Fighter”).

I cannoni si suddividono in differenti tipologie: principalmente ad energia (munizioni infinite che necessitano dell’energia della nave), a ioni (molto utili per eliminare gli scudi), o fisiche (ignorano gli scudi di una nave ma hanno munizioni limitate); e possono esser raggruppate in differenti combinazioni per far fuoco con effetti differenti. Talvolta puo esser necessario semplicemente scaricare tutto l’arsenale sull’avversario, oppure operare chirurgicamente per convincerlo ad abbandonare la nave e, successivamente, impossessarsene. Di conseguenza aver la possibilità di configurare diverse combo di attacchi, è una comodità non indifferente per il giocatore.

Ma la saga di X non è solo combattimenti; nasce con lo scopo di simulare un universo vivo e dinamico, dove il giocatore ha modo di relazionarsi con le diverse specie che popolano la galassia. Gli odiosi Paranid, i pacifici Boron, i discendenti dei terrestri Argon, gli amanti del commercio Teladi, gli artificiali Xenon, gli aggressivi Kha’ak o i temibili Split. Ogni scelta e azione del giocatore migliora o peggiora la sua reputazione con ciascuna delle precedenti fazioni, generando conseguenze nel tempo.

Conquistarne la fiducia permette di accedere gradualmente a tutto ciò che possono offrire: navi speciali, strutture, armi o equipaggiamenti.

Il commercio è uno dei cardini su cui ruota l’intero universo X: i prezzi si modificano dinamicamente seguendo la legge basilare della domanda-offerta; ciascun impero, razza o settore spaziale è caratterizzato da fabbisogni e produzioni tipiche. I crediti accumulati sono necessari per comprare la merce e trasportarla dove è richiesta aumentando così i propri fondi. Il giocatore quindi ha poi il potere di reinvestire il guadagno in aggiornamenti per la propria nave, in nuovi elementi da aggiungere alla propria flotta o in intere stazioni spaziali da gestire. La complessità del commercio è davvero elevata ma può regalare grandi soddisfazioni ai costanti sforzi del giocatore protratti nel tempo.

Le modalità di gioco presenti sono molteplici ma si differenziano principalmente per il numero di crediti con cui iniziare l’avventura, la nave a disposizione del giocatore, la difficoltà e la presenza della trama.

L’interfaccia di gioco non è immediata e richiede un discreto tempo per familiarizzarci; ma una volta acquisita la padronanza di tutti i comandi necessari per governare la nave ed il futuro impero, non c’è più nulla che potrà impedire di gustarsi appieno l’esperienza videoludica.

Differentemente da quanto si possa ipotizzare le periferiche migliori per poter gustare appieno il titolo sono composte dall’unione mouse + tastiera che rendono l’accesso alle informazioni così come le operazioni di volo, estremamente fluide e piacevoli; tuttavia joypad così come joystick e manetta, possono sostituirsi senza minare alla giocabilità.

Ciò che lascia colpiti è come l’universo di X sia dinamico nel suo evolversi, quasi come un enorme essere vivente. L’economia muta nel tempo seguendo i capricci della domanda e dell’offerta, così come le conseguenze delle scelte del giocatore. E’ possibile comunicare via radio con ogni nave o stazione presente nel settore per chiedere informazioni di vario genere. Inoltre nelle stazioni è presente un sistema di bollettini telematici ricolmo di informazioni, utili e banali, che cambiano con il trascorrere del tempo; compito del giocatore è anche scremare le notizie per trovare ottime indicazioni su dove concentrarsi per ingrandire le proprie finanze. Addiritura è possibile acquistare biglietti della lotteria spaziale e confidare in un colpo di fortuna per diventare ricchi sfondati.

Tra le novità del terzo capitolo si annovera il “Personal Uplink”: al giocatore è data la possibilità di collegarsi alla community della Egosoft e di confrontare i risultati ottenuti con quelli degli altri giocatori, scambiando informazioni su come condurre al meglio il proprio impero. Inoltre è compreso nel pacchetto un editor di galassie, per dar vita all’universo che più aggrada.

X3: Gold Edition

X³: Reunion: Grafica e Sonoro

“X³: Reunion”, oltre ad apportare novità interessanti negli schemi di gioco, offre un motore grafico di tutto rispetto, in grado di dar vita ad atmosfere spaziali evocative ed affascinanti. Astronavi e stazioni spaziali sono ricche di dettagli, dal design molto caratteristico differente per ciascuna razza presente nel titolo. Trasparenze, riflessi, giochi di luce e texture hanno il potere di lasciare meravigliati.

I settori spaziali vengono proposti in modo molto caratteristico: quelli centrali sono ricchi di stazioni e traffico, mentre quelli esterni si rivelano apparentemente poveri e poco abitati. I pianeti, caratterizzati da diverse tipologie di texture e atmosfere, le cinture di asteroidi e le nebulose, dipingono lo spazio da esplorare con molteplici tonalità di colore. Le dimensioni proposte dai modelli spaziano da piccoli caccia a gigantesche strutture minerarie o immense navi da battaglia. L’illuminazione viene estremizzata all’inverosimile dando vita ad eccellenti giochi di luce.

Il più grande difetto grafico è l’assenza dell’abitacolo quando si pilota una nave; sullo schermo infatti sono presenti solo le informazioni del HUD utili per proseguire la navigazione; ci si rende conto di esser a bordo di una nave solo perchè, nei primi istanti di gioco, la telecamera fa una carrellata al di fuori del velivolo prima di lanciare il giocatore nel vivo dell’azione. Tale mancanza può esser ovviata dai numerosi “mod” accessibili dal sito ufficiale e frutto delle fatiche della grande community che ruota attorno alla saga.

Gli effetti sonori non sono molti e risultano esser la parte meno curata e, talvolta assente: è vero che nello spazio, le leggi fisiche ci ricordano che sia impossibile udire esplosioni così come fasci laser che decidono di accarezzare con troppo vigore lo scafo di una nave, ma fin dall’alba dei tempi il cinema ci ha sempre permesso di godere di grandi effetti speciali.

Menzione d’onore invece va alla musica di sottofondo che, seguendo la scuola del vecchissimo sistema iMUSE inventato per “X-Wing”, cambia tema cercando sempre di riallacciarsi a quanto stia vivendo il giocatore: da musiche tranquille e piacevoli che accompagnano l’esplorazione si passa a quelli incalzanti per descrivere l’azione di un combattimento.

X³: Terran Conflict

Il seguito del terzo capitolo della saga, “X³: Terran Conflict”, propone il proseguimento della trama che coinvolge l’intero universo X e riprende gli stessi schemi di gioco migliorandoli dove possibile.

Tra i primi cambiamenti più evidenti si osserva che la narrazione non è più legata ad un singolo personaggio principale ma è possibile impersonare diversi protagonisti, ciascuno di classe differente (ad esempio il soldato, il commerciante o il piarata sbandato).

I sistemi di controllo rimangono gli stessi, ma l’unione di mouse e tastiera è stata ulteriormente approfondita permettendo nuove utili modalità di iterazione.

In effetti, con la semplice pressione di un tasto, è possibile navigare tra la modalità di volo e quella di comando, con un’immediatezza e una facilità senza pari. Questo miglioramento, accompagnata dalla rivisitazione dell’interfaccia, approfondisce ulteriormente l’esperienza di gioco.

Un nuova interessante sorpresa è la possibilità di ritrovarsi, in pochi istanti dall’inizio della partita, nel sistema solare, patria dell’umanità e noto a tutti fin dai primi giorni di scuola. Il feeling trasmesso dal poter esplorare e vivere avventure in uno spazio più “vicino e conosciuto” è davvero unico: Marte, Saturno, Giove, la fascia di Keplero; tutti tanto spettacolari da mozzare il fiato.

Ovviamente “X³: Terran Conflict” è condito da nuovi modelli di astronavi, un arsenale in grado di far impallidire chiunque e nuove stazioni spaziali che hanno raggiunto dimensioni ancora più elevate. A grande furore fanno ritorno i cockpit delle navi, visibili a video, che aiutano il giocatore ad immedesimarsi ancor più nei panni del protagonista.

L’interfaccia è stata rielaborata rendendola più accessibile e leggibile, soprattutto nella gestione delle missioni e nelle comunicazioni, con lo scopo di tagliare inutili tempi morti; ad esempio, con un semplice sguardo alla HUD è possibile intuire, dalle icone presenti a video, se in una stazione sono presenti missioni e di che genere, inoltre è disponibile un gestore di missioni che pemettere di tener traccia di tutti gli incarichi scelti e quali azioni siano ancora da portare a termine per riscuotere la ricompensa segnalandoci eventuali posizioni con un utilissimo indicatore color oro.

7.5Cyberludus.com
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