AVERE IL POTERE DI UN DIO NELLE PROPRIE MANI

Ormai li conosciamo bene. Quando si parla di Gas Powered Games subito vengono in mente delle piccole perle di raro divertimento quali Dungeon Siege e Supreme Commander. Il primo è un videogioco di ruolo, riuscito ad imporsi all’attenzione dei più grazie ad un rivoluzionario sistema di gestione del personaggio, per la prima volta alla portata del meno abile tra i videogiocatori: nessun punto esperienza e tanta, coinvolgente, azione. Il secondo invece è passato alla storia come uno dei più colossali strategici in tempo reale, caratterizzato, anch’esso, da una facilità d’uso e da un coinvolgimento rari.

Da questo team di sviluppo si attende, con tanta curiosità, “Demigod”. Come da titolo, il giocatore avrà il controllo di una semi-divinità dotata di poteri eccezionali e che dovrà guidare in battaglia il proprio esercito di fedeli adoratori. Avremo a disposizione due tipi di semidei: un colossale assassino, che combatterà in prima linea, o un più umano generale che preferirà seguire il proprio esercito dalle retrovie per supportarlo con i propri, potenti e carismatici, poteri speciali.

“Demigod” è uno di quei pochi giochi che cerca di unire in sé due generi diversi, nello specifico: strategia in tempo reale e gioco di ruolo. Dai tempi di ” Warcraft 3″ e “Dragonshard”, abbiamo avuto più di un’occasione per constatare che questi sono due generi perfettamente conciliabili.

Graficamente parlando, “Demigod” promette di essere funzionale, non certo spettacolare. Tale scelta va ricercata nella volontà, da parte degli sviluppatori, di poter rendere il gioco fruibile al maggior numero di persone. Questo significa che i requisiti minimi richiesti saranno molto bassi, e anche chi ha un pc di vecchia data potrà divertirsi con questo interessante titolo.

I campi di battaglia (sarebbe meglio definirli “arene”) sono livelli piuttosto regolari, dalle immagine concesse e dai primi filmati, ricordano forme geometriche o una scacchiera. Ne sono stati dichiarati otto, in totale, davvero un magro bottino.

Non sarà presente una campagna dinamica ma, al contrario, giocheremo in mappe che spaziano dall’antichità al fantascientifico, senza una logica precisa e con un solo scopo: annientare, uno dopo l’altro, il “demigod” avversario finché non saremo noi l’unico vero semidio. Questa scelta, sebbene possa lasciare perplessi i più, nasconde sicuramente qualche asso nella manica, o almeno è quello che ci si aspetta.

Non è un segreto, d’altronde, che il gioco è stato concepito per essere sfruttato, principalmente, in modalità multiplayer online. Che sia a squadre o tutti contro tutti, la volontà degli sviluppatori è quella di mettere noi giocatori in un’arena e di dar fondo alla nostra perizia strategica per aver la meglio sugli altri avversari umani.

NE RESTERA’ SOLTANTO UNO

Prevarrà la forza bruta di un semidio che vuol fare a meno di un esercito chilometrico essendo egli stesso una fortezza semovente? O avrà la meglio il piccolo, potente, generale che guida al meglio le proprie schiere con acume e intelligenza? La risposta spetta solo a noi.

Gli elementi che ricordano un gioco di ruolo saranno, come avrete forse intuito, dedicati al potenziamento delle qualità del vostro alter-ego. Questi potenziamenti influiranno più o meno attivamente sulle sorti della battaglia e rifletteranno il vostro approccio alle battaglie.

In generale, il gioco offrirà un approccio molto morbido, forse perché si vuole colpire soprattutto l’attenzione di quel grande bacino d’utenza che ha poco tempo di giocare o poca esperienza nel genere degli strategici in tempo reale. Questo potrebbe essere un vantaggio non da poco, per un gioco che promette, tra l’altro, una facilità d’uso e difficoltà a fare a meno del sano divertimento che porterà sui nostri monitor.

Stando alle ultime dichiarazioni degli sviluppatori, contenuti aggiuntivi e scaricabili saranno messi quasi subito a disposizione. Ci riferiamo a demigod aggiuntivi, campi di battaglia inediti e, presumiamo, nuovi poteri speciali. Il tutto sarà affidato all’ormai controverso sistema del “digital delivery” e delle micro-transazioni. In altre parole dovremo fornire, in tutta sicurezza, gli estremi di una carta di credito, pagare una manciata di euro e aspettare che venga scaricato, sul nostro computer, il contenuto acquistato.

Si parla di prezzi modici e del tutto abbordabili, che partono da cinquanta centesimi di euro e arrivano, al massimo, a cinque euro. Non sappiamo se questa strategia commerciale farà la fortuna di Gas Powered Games, ma non possiamo non esprimere la nostra perplessità davanti a questa scelta.

Conclusioni

“Demigod” farà sicuramente parlare di sé, nel bene e nel male. Alcune scelte commerciali possono lasciare perplessi, come lascia perplessi la mancanza di una campagna dinamica e di un campo di battaglia classico. Gli sforzi maggiori sono stati spesi per regalare un’esperienza di gioco atipica, originale e da ricordare. Siamo pure certi che, pur distinguendosi per quello che non ha da offrire, “Demigod” riuscirà a distinguersi anche per altre piccole novità. Azione e coinvolgimento non mancheranno di certo, e anche se il motore grafico non lascerà a bocca aperta non mancherà di stupire. Il livello di dettaglio, allo stadio attuale, è notevole pur non facendo gridare al miracolo. C’è poco tempo per dare gli ultimi ritocchi, l’uscita è prevista per la fine del mese. Riusciranno, i ragazzi di Gas Powered Games, a far breccia nel cuore dei videogiocatori? Non vediamo l’ora di scoprirlo!

Antonio “Aurenar” Patti

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