Particolarmente aspra si può definire la storia della saga di Might & Magic nella sua ormai penultima incarnazione, che nonostante il buon riscontro della critica è stato letteralmente detestato dai fan. Non si è trattato di un rifiuto assoluto di una qualsivoglia rivoluzione della saga che, come molti di voi ricorderanno, avvenne piuttosto ai tempi del quinto capitolo che non solo rivoluzionò – il salto dal classico 2D al nuovo e intrigante 3D – ma riuscì anche a modernizzare e ad avvicinare una saga fino allora puritana nel gameplay e nelle meccaniche che ben poco accettava errori o approcci superficiali. Ecco, quel quinto capitolo riuscì a stabilire un perfetto connubio tra passato e presente e ad attirare nuove schiere di giocatori che ancora oggi si stanno dannando nel cercare di completarne la campagna. Ciò che colpì come un fulmine a ciel sereno non fu tanto che il sesto capitolo si accompagnava con Uplay ancora in fase fetale e oltremodo ostico nel gestire la componente multiplayer del gioco, no, ma piuttosto un ulteriore processo di semplificazione che, immaginando un attimo che cosa passasse per la testa di Ubisoft allora, cercava di commercializzare disperatamente un marchio che già col quinto episodio si era dimostrato un miracolo di produzione moderno-videoludica all’interno di un mercato in cui anche i big come Civilization hanno rinunciato alla propria identità a favore del pubblico di massa. E con sul desktop ancora bloccato al 95% il caricamento dei salvataggi cloud del gioco, ci chiediamo dunque cosa abbia infine deciso di dimostrare Ubisoft con questo Might & Magic Heroes – VII.

Un nuovo volto

Con Might & Magic – Heroes VII, a dispetto di ogni previsione, Ubisoft pare aver deciso di cambiare volto, reintegrando opzioni precedentemente tolte e dando una lucidata alla propria lore di gioco. Nella beta saranno disponibili quattro missioni di gioco che si potranno affrontare da soli o in multigiocatore: ergo, niente campagna/tutorial come succedeva in passato, ma un gioco che spinge subito sull’acceleratore e che quindi pare essere chiaramente indirizzato verso un pubblico familiare alla saga. Ciononostante Migh & Magic – Heroes VII si è dimostrato abbastanza intuitivo e già a una prima partita anche il giocatore meno avvezzo a questo genere potrà riuscire a orientarsi. Come nei precedenti capitoli il nostro obiettivo sarà conquistare tutte le basi e i territori sparsi nelle mappe medio-grandi proposte dal gioco. Per fare ciò dovremo scegliere un Eroe tra le diverse razze presenti nell’universo di Might & Magic e cominciare l’avanzata nello scenario.

Oltre alla conquista delle diverse strutture – che daranno bonus vari come punti statistica, materiali ecc. – ci dovremo anche occupare del potenziamento della nostra città, che potrà ampliarsi sotto un sacco di aspetti logistici e pratici e che ci renderanno sempre più truppe e difese col passare del tempo. Nella mappa saranno sparsi scrigni e materiali che si potranno raccogliere, anche se il più delle volte saranno sorvegliati dalle truppe nemiche: qui entra in gioco il sistema di combattimento che, per chi è più pigro e non ha voglia di gestire tutte le truppe, potrà essere eseguito in modalità automatica, con tutti gli incidenti del caso: chi si sente più strategico invece dovrà organizzare lo scontro attraverso un campo di combattimento diviso per sezioni in cui poter piazzare le truppe. La gestione non è particolarmente complessa e lo stile a turni è semplice ed efficacie, anche se le vere sfide avverranno quando gli altri giocatori – o bot – vi troveranno e cominceranno a cingervi d’assedio, momento in cui tutte le vostre fatiche daranno i loro frutti o meno.

In definitiva

Dopo aver parlato del gameplay possiamo cominciare a esporre le note dolenti: Might & Magic Heroes – VII soffre, in realtà come tutti gli strategici, di un certo squilibrio tra le classi presenti al suo interno, grazie al quale le razze ranged si dimostrano terribilmente potenti nella maggior parte dei casi. Oltre a ciò, il multiplayer per quanto sia presente non è semplicemente avviabile, nonostante diversi tentativi – problema confermato anche da altri giocatori di nostra conoscenza – e perciò grave assenza imputabile a Ubisoft e alla sua pessima gestione del netcode che si riconferma ancora una volta tra le peggiori in circolazione; se sia effettivamente colpa del gioco o meno non sappiamo dirlo, ma in ogni caso Uplay continua a risultare problematico, anche perché quella barra del caricamento cloud è ancora bloccata, e quindi il qui presente redattore ha appena perso decine e decine di ore di gioco, oltretutto appassionanti e davvero divertenti, perché la formula per quanto semplice funziona e non si rivela proibitiva e folle come nel caso del sesto capitolo.

Il problema, appunto, è che nonostante sia ancora una beta – la seconda in realtà – Might & Magic Heroes – VII uscirà nel mese a venire e ora come ora ha bisogno di un ribilanciamento delle classi, di un multiplayer funzionante, di una migliore gestione dell’IA – i loro turni a volte durano minuti interi – e, a dispetto di una bella resa tecnica, di un comparto visivo magari più vario e ampio, visto che attualmente le città del quinto capitolo si dimostrano ben oltre migliori. Incontro non convincente insomma, ma almeno possiamo dirvi che è migliore del sesto capitolo. Assolutamente.

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