Un risveglio da incubo

Quando uno sviluppatore indie ammette placidamente di aver basato il suo gioco sui disturbi ossessivo-compulsivi e sulla depressione, credo sia legittimo dire: “Buon per te vecchio mio. Io vado a giocare coi mini pony”. Cosa c’è di più orribile, infatti, di rimanere incastrati nella propria mente, abitata dai mostri di una coscienza ormai allo sbando? Quindi, è in uno slancio di puro autolesionismo, unito a una certa dose di curiosità malata, che mi sono avventurato per i meandri bicromatici della mente di Thomas, protagonista dell’indie “horronirico” Neverending Nightmares.

Com’è andata?

Scopritelo nel video.

P.S. Se il titolo vi sconfinfera, questo è il link alla pagina Steam

CI PIACE
- Sistema di combattimento esaltante\n- Ambientazione unica\n- Comparto grafico eccezionale\n- Grande ottimizzazione dei requisiti
NON CI PIACE
- Non adatto a chi non vuol combattere per 7-8 ore\n- C'è a chi l'antica Roma non piace
Conclusioni
Gloria a Marius, tra realtà e divinità
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