Un risveglio da incubo
Quando uno sviluppatore indie ammette placidamente di aver basato il suo gioco sui disturbi ossessivo-compulsivi e sulla depressione, credo sia legittimo dire: “Buon per te vecchio mio. Io vado a giocare coi mini pony”. Cosa c’è di più orribile, infatti, di rimanere incastrati nella propria mente, abitata dai mostri di una coscienza ormai allo sbando? Quindi, è in uno slancio di puro autolesionismo, unito a una certa dose di curiosità malata, che mi sono avventurato per i meandri bicromatici della mente di Thomas, protagonista dell’indie “horronirico” Neverending Nightmares.
Com’è andata?
Scopritelo nel video.
P.S. Se il titolo vi sconfinfera, questo è il link alla pagina Steam