Compra Diablo III: Reaper of Souls
E’ approdato sui monitor dei Pc di mezzo mondo nel maggio 2012 e ha invaso parte delle console di last-gen dal settembre 2013 dopo essersi fatto attendere e desiderare per oltre dieci anni. Sto parlando di Diablo III che, al tempo della sua uscita, tante magagne tecniche soffriva (i server del battle.net soprattutto) e tanti grattacapi offriva a tutti coloro che volevano cimentarsi nel GdR d’azione griffato Blizzard Entertainment. Tra pochi giorni sarà disponibile, per Pc Windows e Mac, l’espansione Reaper of Souls, che porta in dote tonnellate di novità.
Da pietra grezza a discreto gioiellino
Nella mia recensione post-lancio ho sostanzialmente promosso Diablo III perché ne elogio la capacità di far "bloccare" chi gioca almeno fino al raggiungimento del livello massimo livello (allora era possibile raggiungere il livello 60), il che si traduce in una cavalcata lunga 40 e più ore e la capacità di spingere l’utente a sfruttare tutte le abilità speciali a disposizione o a sperimentarne di nuove, rendendo ogni personaggio disponibile (al lancio erano 5 classi) dotato della possibilità di offrire due o tre varianti. Non male davvero. La causa di tutti i mali, a detta di tutti (e sono d’accordo) è stata principalmente la Casa d’Aste, che ha privato Diablo III di ogni possibile profondità e voglia di farsi giocare dopo aver raggiunto il livello massimo. A seguito di tante corpose patch, modifiche più o meno sostanziali, ingranaggi di gameplay più oleati, Diablo III è tornato ad essere fonte di tanto divertimento, specialmente in gruppo. Il merito di ciò viene dalla coincidenza di tre avvenimenti storici per questo titolo: il primo riguarda l’aggiornamento 2.0 che ha ridefinito il sistema di ricompense di oggetti. Ora, più coerentemente, si trovano armi ed equipaggiamenti consoni al personaggio (o ai personaggi) che il nostro account ospita. Il secondo avvenimento è stato l’annuncio della già citata espansione che è andata ad affiancare ? di fatto ? l’importante aggiornamento di cui sopra. Il terzo, osannato, annuncio è stato quello della definitiva chiusura delle case d’aste a partire dal 18 marzo 2014, che ha sancito la fine dello smercio di equipaggiamenti, riportando non poco senso e piacere nell’andare all’avventura alla ricerca di nuovi e più potenti oggetti. E le novità non finiscono qui.
L’avvento di Malthael e dei Crociati
In Diablo III: Reaper of Souls, si prosegue l’avventura portata avanti in Diablo III. In quest’ultimo, prima della fine, si viene a conoscenza dell’Arcangelo Malthael, in passato personificazione della Saggezza, che da circa un ventennio ha fatto perdere le sue tracce. Gli eventi che scatenano la nuova avventura sono espressi nel trailer di lancio/introduzione in computer grafica: Malthael ritorna, a sorpresa, e minaccia di porre fine all’esistenza di Tyrael. Quasi inspiegabilmente risparmia il neo arcangelo della Saggezza e si presenza come la personificazione della Morte. Infine si appropria della Pietra Nera delle Anime in cui è racchiusa l’anima dei Sette Maligni. In soldoni: viene aggiunto un Atto V ai quattro presenti nel gioco base e, per l’occasione, viene inserita una sesta classe selezionabile, il Crociato. Questi è un personaggio che impugna mazzafrusti e scudi torre e pare che siano sua esclusiva prerogativa. Le sue abilità riguardano la difesa e la protezione, propria e altrui, il che suggerisce più un personaggio di supporto ad un party che un avventuriero a sé stante.
Reaper of Souls c’è già ma non si può vedere
La mastodontica patch di aggiornamento alla versione 2.0 del gioco include, in sé, Reaper of Souls stesso, temporaneamente bloccato e lo sarà finché non metteremo mani al portafoglio per godere del 100% dell’offerta di gioco. Sono stati cambiati i menu, le mappe dei luoghi in cui ci si avventura, la grafica, fino a certe abilità che risultano abolite, cambiate di nome e cambiate negli effetti. Anche le rune a corollario delle abilità hanno subito lo stesso trattamento. Il livello massimo di gioco, se si acquista Reaper of Souls, viene portato da 60 a 70 e si potranno utilizzare quattro abilità passive (e non tre, come è stato fino ad oggi). La scelta di spiattellare in faccia l’espansione del gioco base e di far pesare la sua assenza tramite impietosi tasti impossibili da premere in fase di creazione di partita (o creazione personaggio prima e durante il gioco) non l’ho gradita, ma se c’è una cosa che posso affermare con assoluta certezza ? e qualche collega qui in Cyberludus potrà confermare ? è che l’aggiornamento di Diablo III lo ha svecchiato e migliorato sotto tanti aspetti, anche visivi, andando a limare gli spigoli davvero fastidiosi di un gameplay che è andato indigesto a molti, facendo preferire piccoli mostri di qualità e contenuto come Path of Exile (giusto per citarne uno).
Ci sarebbe tanto altro da anticipare, come la presenza di un terzo artigiano che affiancherà fabbro e gioielliere, che avrà il compito di mutare le caratteristiche magiche degli equipaggiamenti che non ci piacciono, oltre a cambiarne la fisionomia se non è di nostro gradimento, ma preferisco rimandare tutti i dettagli alla recensione che verrà. Diablo III assume la forma di un gioco rinnovato sotto ogni aspetto, quasi nuovo, e lo fa a pochi giorni dall’espansione che ? per tutti i fan del titolo ? si profila come un acquisto quasi obbligato. Se così, effettivamente, sarà, lo sapremo tutti dal prossimo 25 marzo, data di pubblicazione di Diablo III: Reaper of Souls che recensiremo senza alcun dubbio alcuno.