Steve Hart , uno degli sviluppatori di Rebellion ed al momento al lavoro su Sniper Elite V2 , si è espresso in merito ai titoli ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, e di come questi possono tornare ad essere giocati dal grande pubblico dopo qualche anno di assenza. Come sicuramente si ricordano in molti, dall’uscita su PC di Medal of Honor Allied Assault e Return to Castle Wolfenstein , il mercato videoludico è stato caratterizzato da una forte presenza di titoli ambientati nell’ultimo conflitto mondiale, analizzato e riproposto in tutte le salse immaginabili. Per ovviare a questo problema, l’attenzione si è in seguito spostata sulle guerre del giorno d’oggi, sfruttando immancabili scenari medio-orientali e cattivoni russi: secondo Hart, però, il pubblico è stanco di vedere questi setting, ed è pronto a tornare a combattere nazisti in giro per l’Europa.

« Credo che il pubblico abbia voglia di tornare virtualmente nella Seconda Guerra Mondiale, e lo dimostra l’apprezzamento verso Red Orchestra 2 ,» spiega Steve Hart, « non credo che gli altri sviluppatori abbiano deciso che l’argomento sia stato trattato fino alla morte e che fosse necessario, ai tempi, cambiare registro. Semplicemente, la situazione globale suggeriva di puntare verso altri settori e conflitti, e questa scelta ha saturato il mercato, creando cloni su cloni. Meglio per noi, sarebbe stato problematico programmare una release con un ritorno di Call of Duty nella Seconda Guerra Mondiale

Ricordiamo che Sniper Elite V2 sarà disponibile da maggio su PC, PS3 e Xbox 360.

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