Quando un gioco entra a far parte di un genere abusato i rischi sono talmente tanti che non basterebbero le dita di tutte le nostre mani per contarli. Noia, ripetitività, poco interesse, scarsa originalità: tutto fa nefasto brodo nell’epopea di chi vuole irrompere nel mercato del videogioco proponendo qualcosa che ‘funziona’ proprio solo per questa effimera certezza di ‘funzionamento’. Quanti tower defense si possono recuperare anche solo cercando un po’ su internet? La loro innumerevole quantità sembra non voler abbattere la loro richiesta, ma non tutti sono riusciti a risultare interessanti solo per il loro riesumare una formula curiosamente vincente. Robot Entertainment sfonda una porta aperta, quindi, ma lo fa con l’ariete della genialità: ” Orcs Must Die! ” non è solo un tower defense ma si impone anche come adrenalinico sparatutto in terza persona! E, a quanto pare, queste due esperienze non potevano incontrarsi in un modo migliore…

Impazienza e spavalderia Un vecchio maestro stregone, appartenente alla elite dei Maghi Guerrieri dell’Ordine, perde la vita in un ‘tragico incidente’: durante un combattimento per difendere la sua breccia, egli finisce per scivolare sul sangue di un orco e sbatte la testa contro un gradino. Tutto sembra perduto, pure a detta sua: dall’altro mondo lui può assistere inerme a tutto il caos che continua a imperversare, del resto… Ma il suo allievo è ancora vivo! C’è solo un piccolo problema… Il suo allievo è completamente fuori di testa! Ma forse sarà proprio questa sua follia a salvare la terra dall’invasione degli orchi… O sarà semplicemente un incentivo, un passo ulteriore verso la distruzione finale?

Il pensiero di chi non pensa Prima ancora di parlare del gioco è necessario parlare del suo “eroe”… Queste virgolette potrebbero spaventare, e non senza ragione: il destino del mondo intero, a quanto pare, è tutto nelle mani di un bulletto dei peggiori, un ragazzone dal mento squadrato che si crede il miglior mago guerriero di tutti i tempi, oltre ad essere certo di essere un ragazzo bello e intelligente… Un vero ‘figaccione’, insomma, come lui stesso ama definirsi. E’ proprio questa sua innata spavalderia, questa sua ‘ignoranza’ nel più positivo senso possibile, a trasformarlo in una inaspettata esplosione di carisma, a rendere il giocatore fiero di poter controllare un personaggio del genere, seminando distruzione in giro per i campi di gioco con la coscienza che il pensare, il pianificare ogni mossa nel minimo dettaglio, non è decisamente il pane quotidiano del nostro impertinente simulacro. Nei panni di questo meraviglioso ‘eroe’, quindi, il giocatore deve difendere una breccia, l’unico portale che può unire il devastato mondo degli orchi e quello degli esseri umani, da una prematura, decisamente poco lieta invasione. Il nostro mago ha a disposizione una serie di trappole meschine, pronte ad affettare, impalare e devastare i nemici proprio nel loro momento di maggior carica, spegnendo il loro entusiasmo insieme alle loro vite grame. Esistono diversi tipi di trappole, partendo dai più classici espedienti meccanici, i quali si ricaricheranno in qualche secondo dopo ogni utilizzo, fino ai guardiani, guerrieri da evocare per difendere il territorio e sempre pronti all’azione ma, sfortunatamente, sensibili ai danni degli orchi di passaggio. Il giocatore deve riuscire a gestire un simile caos in un ambiente completamente tridimensionale, guidando il mago come se fosse il protagonista di uno sparatutto in terza persona: oltre alle trappole, infatti, il beniamino avrà a disposizione due armi, una balestra e una lama sacra, e una serie di terribili incantesimi, i quali dovranno essere utilizzati senza remore per finire di abbattere tutto ciò che alcune trappole hanno fatto incautamente sopravvivere. Al giocatore, quindi, non viene dato nemmeno il tempo di restare con le mani in mano: a differenza di ogni tower defense classico, il suo apporto è importante, per non dire assolutamente necessario, dal primo fino all’ultimo secondo della battaglia! Ogni trappola e ogni mossa sono gestite da un curato sistema monetario (che vede i nostri soldi crescere in base alla violenza dei nostri assassinii) e da una barra della vita e del mana, le quali vanno osservate sempre con attenzione per evitare di commettere qualche errore stupido. Al termine di ogni livello, il giocatore, dopo aver osservato una boriosa e plateale danza del proprio eroe, può ricevere un certo numero di teschi basato sulla sua performance di macellazione: con questi teschi è possibile potenziare, senza possibilità di rimborso, alcune trappole per renderle ancora più letali di prima. Altri elementi, rivelati piano piano dalla trama, si aggiungono al gameplay di gioco strada facendo: si passa da interessanti modifiche al level design (sempre di altissimo livello) fino all’introduzione delle Tessitrici dell’Ordine, due procaci fanciulle che, dall’alto delle loro parole seducenti, si dimostrano in grado di fornirci alcuni potenziamenti speciali per il nostro cruento massacratore, pagando un prezzo salato al quale corrisponde, in maniera direttamente proporzionale, più di una nuova, succulenta via di devastazione.

Urla e risate, clangore e folliaOrcs Must Die !” è una festa di meravigliosi colori e la cosa non può che sorprendere, viste le sue ambientazioni sempre chiuse e cupe: dalle finestre delle fortezze filtra una luce brillante, capace di far risaltare il verde degli orchi, gli incredibili e sfavillanti colori della nostra divisa da mago guerriero e tutto il luccicare delle lame che, passo dopo passo, trafiggono i nostri nemici, una volta, due volte, tre volte, fino alla fine del livello, come se esse stesse provassero la nostra medesima soddisfazione. La colonna sonora, esaltante e ritmata, si presta bene a tutta l’azione che il titolo propone, aumentando inconsciamente il nostro divertimento, il nostro successo; come se non bastasse, ogni secondo è infarcito da tutte le battute ironiche, fuori luogo, a volte solo e semplicemente stupide e mal cogitate del nostro eroe (da citare, dopo aver piazzato una trappola: “Questo farà più male a me che a te! Ah, no, aspetta… E’ il contrario!”) che riescono a strappare un sorriso nonostante la loro (solo parziale) ridondanza. La trama, inoltre, finisce per delinearsi proprio attraverso queste battutine: il loro valore comico diventa, dal nulla, importante valore narrativo, obbligandoci a un’attenzione maggiore che, di immediata conseguenza, comporterà un esponenziale incremento delle nostre risate. Unico cruccio, tuttavia, risiede in una pessima gestione delle opzioni legate al sonoro: nell’apposito menù, infatti, sarà possibile manipolare soltanto l’intensità di musica e suoni. Questo, purtroppo, significa che le voci del protagonista, degli orchi e tutti i suoni generati da trappole e armi (specie dalla fin troppo confusionaria balestra) sono relegate allo stesso regolatore: abbassata una, si abbassano tutte. Capiterà sovente, ahinoi, di dover stare attenti a quello che esce dalla bocca larga del nostro eroe proprio perché le sue parole sono coperte dal frastuono della battaglia… Si spera che questo problema possa essere successivamente risolto con un aggiornamento. I livelli disponibili, da ultimo, riescono a non essere ripetitivi nonostante la loro somiglianza e una volta conclusi porteranno allo sbloccaggio di una difficoltà ancora maggiore… La modalità “Incubo”!

Concludendo…

Orcs Must Die! ” possiede qualcosa di così meravigliosamente geniale da suscitare l’interesse anche di chi non ha mai approcciato in vita sua nessuno dei due generi che abbraccia, e il perché è presto detto: è una genialità che nasce dalla semplicità e, di nuovo, questa formula finisce per avere successo. Metti un eroe comico insieme ad un orda quasi parassitaria di nemici da abbattere, aggiungi due formule rodate senza snaturarne nemmeno una e il mix finale non può che risultare in una gioia piena, da giocare dalla prima all’ultima missione. La soddisfazione si mesce col ridicolo, un ghigno beffardo si sposa con il riflesso rosso delle nostre trappole sporche: la strategia e l’arroganza convivono perfettamente, scaricando i nervi, divertendo con passione e iniettando una dose di vigore extra, improvviso, maestoso e brutale. ” Orcs Must Die! ” ci permette di pensare fingendo di non pensare, agire nell’ombra della nostra stessa mente, fingerci stupidi per poi riuscire meglio di ogni pianificatore, di ogni filosofo dell’inganno. Almeno in questo contesto, anche noi possiamo essere dei ‘figaccioni’, insomma. Non sprechiamo questa opportunità: che ci crediate o no, da questo dipende la salvezza della nostra terra.

CI PIACE
  • Protagonista vergognosamente carismatico
  • Due generi completamente diversi uniti in una formula più che vincente
  • Difficoltà bilanciata e altissime possibilità di personalizzazione delle proprie strategie
  • Riesce a strappare più di una risata fragorosa
  • Prezzo ridicolmente basso
NON CI PIACE
  • La gestione dell’intensità dell’audio è tutta da rifare
9Cyberludus.com

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