Ape Escape torna su PS3

Innumerevoli sono i brand esclusivi Sony che hanno fatto la fortuna delle console firmate dal colosso nipponico e tante di conseguenza sono le mascotte che ne hanno consacrato il successo. La serie Ape Escape , nata nel 1999 su PSX e che vantava l’utilizzo del dualshock, è una delle più colorate e divertenti, che dopo anni di alti e bassi ha varcato i confini della terza generazione. L’era di Playstation Move , iniziata quasi un anno fa, non poteva non coinvolgere le pestifere scimmiette protagoniste della serie: Playstation Move: Ape Escape è il nuovo capitolo della saga, in cui l’utilizzo della periferica di movimento non è facoltativo ma obbligatorio, in quanto il titolo è stato appositamente studiato e pensato per dare il meglio di sé con il nuovo controller. Questo almeno in teoria, dato che “su carta” il gioco tira fuori il peggio delle meccaniche Move come della serie stessa.

Attacco “scimmiesco”** **

La trama del nuovo platform Sony non poteva non essere semplice quanto demenziale: il pianeta Terra, in un tranquillo giorno come tanti altri, viene improvvisamente attaccato da dischi volanti. Gli alieni esistono e sono intenzionati a colonizzare il globo terrestre: niente omini verdi dagli occhi neri, solo scimmie pestifere e dispettose, capitante dal perfido Spectre. Il giocatore impersonerà Spike, un giovane ragazzo destinato a salvare il mondo prima della distruzione totale.

Gli eventi e i dialoghi risultano alquanto banali e superficiali, ma vista la natura del titolo, questa pecca non influirà pesantemente durante le nostre partite, intervallate di tanto in tanto da simpatiche scene di intermezzo.

Comparto tecnico

A livello tecnico, Playstation Move: Ape Escape non sconvolge per innovazione: l’impianto grafico raggiunge per il rotto della cuffia la sufficienza, attraverso scenari colorati e ricchi di fantasia ma poco curati e aridi di poligoni. Accettabili la modellazione poligonale e il design delle scimmie, impreziosite da dettagli che le distinguono e le caratterizzano livello dopo livello. Piacevoli le cut scene, realizzate in puro stile anime, particolare questo che spezza la monotonia visiva del titolo di tanto in tanto.

Decisamente anonimo il comparto audio, caratterizzato da musiche insipide e da un campionario suoni che non riesce a distinguersi.

Ape Crisis

A livello di gameplay, Plastation Move: Ape Escape assomiglia più ad uno sparatutto su binari che ad un platform di nome e di fatto. Una volta iniziata una partita, vi accorgerete che non vi sarà possibile muovervi liberamente lungo gli scenari di gioco. Sarete semplicemente guidati dal computer e le vostre azioni si ridurranno a fare piazza pulita di nemici prima di passare al livello successivo. Anzitutto troverete due modalità di gioco: la modalità storia e una modalità mini-games in multiplayer. Nella modalità storia dovrete inseguire il perfido Spectre, cosa non facile dato che ha soggiogato intere orde di scimmie che tenteranno di ostacolare il vostro cammino. Per fortuna sarete dotati delle capacità di Playstation Move, in questa sede trasformato in un versatile strumento iper tecnologico capace di mutare forma a seconda del contesto. Può trasformarsi in una rete o in una fionda  per acciuffare e colpire le scimmie, in un ventaglio per soffiare sulle banane che dovrete recuperare per accumulare punti, in un aspirapolvere per risucchiare tutto in un baleno e in tante altre simpatiche forme che non vi riveliamo per non rovinarvi la sorpresa. Ogni livello termina con un boss da sconfiggere, che in realtà non è altri che uno dei tanti cloni di Spectre: solo verso la fine potrete abbattere l’originale. Fin qui sembrerebbe tutto divertente: sfortunatamente vi accorgerete ben presto che la monotonia delle azioni da compiere invaderà le vostre partite anche troppo presto. Raccogliere banane e catturare le scimmie saranno le uniche cosa da fare per ore intere. Azioni che risultano nemmeno troppo facili a causa delle calibrazione non sempre perfetta dei movimenti Move e della confusione negli scenari di gioco, pieni zeppi di oggetti e nemici.

Passiamo alla modalità mutiplayer: questa consiste in tre mini-giochi (il primo accessibile sin dall’inizio, gli altri due sbloccabili solo avanzando nella modalità Storia). Un secondo giocatore potrà aggiungersi alle partite, formando cosi una coppia perfetta per le missioni che dovrete portare a termine. Un giocatore potrà ad esempio guidare un mezzo e l’altro, attraverso il Move, dovrà eliminare tutti gli ostacoli per procedere incolumi verso il traguardo. Nulla di impegnativo o di rivoluzionario in sostanza, ma non mancano varianti come il fucile da cecchino, con il quale dovrete eliminare le scimmie nascoste nella folla o nella vegetazione.

Conclusioni

Fallisce miseramente il tentativo di  Sony di riportare in auge la serie delle scimmiette dispettose: Playstation Move: Ape Escape è un titolo corto, banale e danneggiato da diversi difetti, come una trama semplice, un comparto tecnico realizzato “alla buona” e un gameplay ripetitivo e noioso.

Il gioco potrebbe riservare qualche sorpresa solo agli appassionati del brand che hanno già acquistato Move, una splendida periferica ma che in questo titolo offre davvero poco.

Confidiamo in un nuovo capitolo ricco di idee e solido nelle meccaniche e nella tecnica.

CI PIACE
E' Ape Escape
Diverte per qualche ora..
NON CI PIACE
..prima di diventare monotono e ripetitivo
Modalità storia banale e mini-giochi multiplayer semplici e poco originali
Comparto tecnico arido e poco rifinito
Controlli Move mal calibrati
5Cyberludus.com
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