Cercare la base della vita dopo la distruzione , una ferrea volontà di ricominciare da zero, una spinta verso la costruzione di un futuro con le possibilità che la realtà ci ha lasciato. A pensarci, le premesse di questo ‘Bastion’ non sono troppo distinte da quelle di determinate vite quotidiane; siamo di fronte ad una ricerca, pronta a delinearsi fra le colorate pagine delle nostre Xbox 360, con questo primo titolo della Xbox Live Summer Of Arcade 2011 , una serie di giochi in digital download disponibili in esclusiva per la console di casa Microsoft. Dopo il furore dell’anno precedente, iniziato con il meraviglioso passo di “Limbo” , riuscirà Supergiant Games a regalarci lo stesso connubio di emozioni ed arte che il suo quasi monocromatico ‘predecessore spirituale’ è riuscito a donarci?

Bastion

Briciole di universo, un ragazzo e la sua calamità

La storia di ‘Bastion’ prende il via in una stanza sospesa nel vuoto, dove dorme beato uno strano ragazzino dai capelli bianchi, Kid . Non appena si sveglia, il ragazzo si dimostra subito cosciente di quanto gli accade intorno e inizia a muoversi verso la porta, verso il baratro… Ed ecco, frammenti di sentiero si formano sotto i suoi piedi per non farlo cadere e degli strani nemici sembrano volergli bloccare la via; il tutto mentre una voce calda e protettiva rimbomba, e commenta ogni sua mossa… Kid sa che deve raggiungere il Bastion, Kid sa che il suo mondo, di punto in bianco, è stato distrutto dalla Calamità, un evento che ha messo la sua terra in ginocchio… Ma in che modo? E come mai proprio il Bastion , con il suo magico monumento, può diventare la pietra angolare per riuscire, ad ogni crudele costo, a ristabilire l’ordine e ricostruire il mondo? E perché quella voce sembra sapere tutto, ogni dettaglio di ciò che accade, ma non vuole rivelare nulla? Le premesse di questo ‘Bastion’ sembrano far nascere nel giocatore solo una serie di profonde e spaventate domande: l’eroe viene abbandonato al disequilibrio dell’incertezza, in una missione che sembra avere un obiettivo nitidissimo e, insieme, agghiacciante, nebuloso . A noi non resta altro che scegliere di accompagnare Kid, scoprendo piano piano, insieme a lui, un modo per far tornare tutto com’era, in un’avventura viva, ambientata in un mondo che di vivo sembra avere davvero poco.

Bastion

Scopri, raccogli, elimina

La meccanica di gioco di ‘Bastion’ ricorda vagamente quella dei più semplici Action RPG, senza trascurare la varietà di un particolarissimo sistema di evoluzione delle armi e dell’esperienza. Kid può equipaggiare due elementi bellici alla volta, scegliendo tra un inventario composto da circa una decina di armi da recuperare nel gioco, livello per livello, insieme a un incantesimo, legato ad un’arma equipaggiata o utilizzabile genericamente. I tasti B e X sono utilizzati per attaccare con le relative armi equipaggiate, il tasto A può tornare utile per un ruzzolo evasivo e per recuperare la stabilità in volo, il grilletto sinistro viene sfruttato per parare i colpi con lo scudo del Testauro mentre al grilletto destro è lasciato il compito di gestire gli incantesimi: Kid ha a suo disposizione una barra dell’energia, ripristinabile con apposite pozioni azzurrine, e un numero limitato di tonici, necessari per evocare il potere delle tecniche segrete; ogni nemico eliminato porta all’accumulo di diversi punti esperienza, i quali andranno ad intaccare i punti salute massimi di Kid e la sua possibilità di bere alcuni ‘spiriti liquidi’ nelle Distillerie per ottenere alcune abilità passive . Le armi, invece, potranno essere potenziate solo nelle Fornaci sparse in giro per il mondo (o nel Bastion stesso, che si presenta come un grosso HUB), mediante la fusione di queste con alcuni materiali specifici e con i cristalli, frammenti di universo sparsi in ogni dove; ogni arma possiede un massimo di dieci potenziamenti, selezionabili a due a due con funzioni sempre più devastanti, e può essere modificata in ogni momento, con la priorità voluta. Il mondo di gioco, attraversabile mediante le Skyway che vanno e vengono dal Bastion, è diviso in livelli regolari, pieni di nemici e nei quali sarà necessario recuperare un nucleo per la ricostruzione, e in alcuni livelli di addestramento, relativi ad ogni specifica arma e per i quali saranno richieste buone performance, nell’ottica di recuperare oggetti e tecniche altrimenti inarrivabili. Il Bastion, da costruire passo dopo passo attraverso i nuclei, contiene inoltre tutte le costruzioni necessarie per modificare ampliamente l’esperienza di gioco: oltre ai già citati Distilleria e Fornace avremo l’ Arsenale , necessario per modificare il nostro equipaggiamento; il Tempio , dove adorare alcune divinità per veder aumentare la forza dei nostri nemici e ottenere più vantaggi dalla loro sconfitta; il Memoriale , luogo dove si potrà riscrivere la storia, completando alcune missioni; infine, il capanno degli Oggetti Smarriti , un negozietto dove spendere i nostri cristalli per recuperare oggetti inediti e bizzarri.

Bastion

Sperduti nella bellezza, pungolati dal cinismo

Guardare e ascoltare ‘Bastion’ sono due azioni che portano ad usa sola, inevitabile conseguenza: essere completamente rapiti, affascinati dai colori di quel mondo , trasportati via dalla sua musica, dalle parole del narratore, dall’improbabilità degli eventi. La mano che ha disegnato ogni singola piastrella dei nostri sentieri non ha trascurato nessun dettaglio, nessun frammento: non una briciola è stata abbandonata al suo avvenire, e ogni elemento forma un conglomerato di passione obnubilante, che fomenta l’incertezza sulla quale il gioco, volutamente, desidera vertere. La volontà di accompagnare e, insieme, di lasciare che ci si possa perdere, il non privare del fascino dell’essere sperduti . E ogni volta che si trova la strada, ‘ Bastion’ sembra volerla abbattere, novella Calamità reale, riportandoci a un nuovo punto di partenza, vivido e insieme sporco, annebbiato. Nonostante questo fascino, tuttavia, ‘ Bastion’ verte la sua narrazione verso strani lidi, scegliendo per lo sviluppo ‘manovrato’ di Kid l’arma del cinismo : l’eroe che non ha più niente da perdere, pronto ad eseguire ogni azione per raggiungere il suo scopo, impassibile di fronte ai cadaveri disciolti in polvere dei suoi amici di sempre; è il silenzio di Kid, con una tecnica di immedesimazione audace, a trasferire indebitamente tutta questa cattiveria su di noi, rendendoci complici di un piano che si palesa davanti ai nostri occhi solo dopo aver compiuto qualche azione sconveniente, muovendoci verso il rimpianto, una tardiva consapevolezza dell’errore. Si tratta di una profondità anomala per un gioco d’azione, che finisce per rendere ‘Bastion’ un prodotto spensierato e insieme grave, psicologicamente pressante: un inevitabile, molesto divertirsi sulla pelle degli altri.

Conclusione

L’opera ‘Bastion’ vive di una strana volontà: una storia di ricostruzione tramite i mezzi della distruzione, dove la speranza vuole brillare ma, in ogni secondo, vede tarpate le proprie ali in favore di un sentimento più grezzo, finendo solo per baluginare mestamente tra le fosche nuvole dell’animo di Kid. Pronte, in un secondo, a diventare nostre , se non si presta la dovuta attenzione. Narrazione e gameplay si mescolano egregiamente in un titolo che, nella sua semplicità, finisce per offrire molto di più di quanto ci si possa aspettare, nel bene e in uno strano male. Un mondo stabile solo in apparenza: specchio dell’anima? Forse si e forse no. Il coinvolgimento non è un obbligo, spesso è solo una volontà del giocatore, e ‘Bastion’ sembra esserne una conferma, dipende da come lo si vuole vivere. Un titolo che fa riflettere sul valore del ‘senno di poi’ ; l’abbattimento non deve vincere, bisogna sempre rialzarsi; pazienza se il dolore non si può evitare, ci sarà sempre una scintilla dalla quale poter ripartire per ricostruire tutto, e vedere rivivere il mondo .

CI PIACE
  • Un'esperienza profonda, una narrazione che tocca l'anima
  • Modificare le armi è un processo semplice ed avvincente
  • Grande varietà di missioni, nemici e strategie
  • Una gioia per occhi e orecchie
NON CI PIACE
  • A tratti molto complesso
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