Sebbene le potenzialità del gioiellino targato Apple possano apparire infinite, sembrano veramente tanti i generi di giochi che difficilmente possono adattarsi al dispositivo di Steve Jobs. Lo schermo di dimensioni ridotte e i controlli limitati al touch screen sembrano porre dei limiti invalicabili per quei titoli che da sempre hanno richiesto una serie di tasti, o ancora peggio una tastiera! Ma questi limiti esistono veramente? O semplicemente non si è ancora trovato modo di aggirarli? Questa domanda è ancora senza risposta, ma qualche indizio il mercato sembra cominciare a fornircelo: se, infatti, pensavate che il vostro dispositivo Apple portatile non potesse mai ospitare uno strategico in tempo reale, beh, fareste meglio a riconsiderare la vostra posizione, arriva Battleheart!
Randellate fra quattro mura.
Definire Battleheart uno strategico in tempo reale è forse lasciarsi trasportare dall’entusiasmo, ma senza dubbio il prodotto di Mika Mobile ci va molto vicino. Anzitutto bisognava superare l’ostacolo delle dimensioni del dispositivo, inadatte a ospitare sterminati cambi di battaglia; il quesito è presto risolto, basta confinare il conflitto fra le quattro mura dello schermo dell’Iphone/Ipod, come se questo fosse l’arena dove a mano a mano si fanno avanti le orde nemiche. Potrete allora obiettare sulle difficoltà riscontrabili in un gioco del genere con un sistema di controlli basati sul touch ; anche a tale problema è stato trovato risposta, riducendo le unità da gestire a un massimo di quattro, sebbene, sia giusto premettere, che l’obiezione stavolta deve essere accolta: il vostro tozzo pollice spesso incontrerà grandi difficoltà nel selezionare i personaggi, specie quando questi si andranno a sovrapporre (e capiterà spesso); la selezione diverrà, quindi, frustrante, e l’unico modo per sfuggire a una scomunica consequenziale alle troppe imprecazioni sarà di spostare uno dei personaggi.
Nonostante i limiti tecnici Battleheart è senza dubbio una formula di pregevole fattura. Il giocatore ha la possibilità di costruire il proprio team, composto di quattro guerrieri, selezionandoli appositamente fra quelli disponibili in Taverna. Una volta costruito il proprio schieramento, come in un gdr che si rispetti è possibile curare l’equipaggiamento e l’evoluzione dei propri personaggi in tutte le loro sfumature: sarà, quindi, possibile recarsi dal mercante e acquistare armi e accessori, da equipaggiare poi come meglio si preferisce; ma, soprattutto, sarà possibile scendere in battaglia, acquistare punti esperienza così da avere accesso a sempre nuove abilità speciali, e a statistiche sempre più elevate.
I guerrieri a nostra disposizione non sono tutti uguali, ogni giocatore potrà scegliere fra diverse classi fra cui i classici cavalieri, monaci, chierici, maghi, bardi e ladri ma anche i più esotici barbari. Ogni classe vanta equipaggiamenti, statistiche e mosse speciali differenti; sarà il risultato della combinazione di tutti i diversi fattori a condurvi alla vittoria.
Vittoria, sconfitta o tagliare la corda.
Una volta sistemato per bene il proprio esercito, siamo, quindi, pronti a scendere in battaglia. La gestione degli scontri è molto semplice: i nostri sono disposti sullo schermo, selezionandoli e scorrendo il dito fino all’obiettivo si ordinerà al proprio personaggio di attaccarlo (o di curarlo, nel caso del chierico); in alto a sinistra, invece, sono disposti gli attacchi speciali a nostra disposizione, che una volta utilizzati, sarà necessario attendere prima di reiterare questo tipo di offensiva. La battaglia si conclude secondo tre diversi esiti: il giocatore abbatte tutti gli avversari e vince, tutti i personaggi del giocatore soccombono e quindi perde, oppure il giocatore può decidere di battere in ritirata e aspettare di potenziare ancora le sue truppe in battaglie di esito sicuro.
Battleheart, specialmente a mano a mano che si procede nei livelli, richiede sempre più perizia nella gestione dei personaggi sul campo di battaglia. Al giocatore è richiesto di gestire nel modo migliore i propri personaggi e le loro abilità, selezionare gli obiettivi che permettono il migliore dispiegamento delle forze a disposizione, e spostare le proprie forze quando si trovano in pericolo imminente.
Il risultato ottenuto, prescindendo dalle difficoltà che si possono riscontrare nella selezione dei personaggi, è senza dubbio fantastico, e incredibilmente divertente.
Merita menzione anche il fronte estetico. Le scelte grafiche tendenti al cartoon sono veramente pregevoli, e vi permetteranno di affrontare le tante battaglie con un sorriso stampato in volto.
Conclusioni.
Il prodotto Mika Mobile spezza, sebbene non senza sacrifici, un tabù del dispositivo Apple. Nonostante qualche limite di tipo tecnico/manuale, la formula offerta risulta divertentissima e immediata, ma allo stesso tempo ricca di molteplici risvolti e caratterizzazioni. Imperdibile.