Nella puntata precedente
A distanza di un mese, torniamo a parlare di Julia Kendall , la criminologa nata dalla penna -ops, matita!- di Giancarlo Berardi .
Questo secondo episodio, Istinto predatore , prova a fare chiarezza sulle vicende accadute in Parole non dette.
Il giorno di Halloween, Dalila Howard , la figlia del giudice, viene assassinata in casa da un uomo vestito da Pierrot.
Julia e Alan Webb cominciano ad esaminare il caso, partendo dal vicinato. Si scoprono inquietanti verità riguardanti i vicini, mentre la famiglia del giudice è invischiata in altre questioni personali.
Julia scopre nel luogo del delitto un messaggio lasciato dal serial killer: si considera una specie di “Salvatore” e il suo percorso di assassino pare essere appena cominciato.
Istinto predatore
Ormai intenzionata a fare luce sul caso, cercando anche di salvaguardare le future vittime, la bella mora criminologa tutta nostrana riprende in esame le informazioni ricavate con la prima fase di investigazione.
Webb è al suo fianco e continua a seguire altre piste che parallelamente si collegano con quelle di Julia.
Purtroppo i due non arrivano immediatamente alle conclusioni sperate, e nonostante incastrino per spaccio di medicinali un personaggio della storia -chi? A voi scoprirlo!- muoiono altre due persone innocenti!
Qualcosa non quadra e le analisi sul corpo di Dalila lasciano aperte tutte le piste.
Inevitabilmente l’attesa per il terzo ed ultimo episodio della serie si fa tanta, e l’intricata trama ideata da Artematica merita sicuramente un plauso.
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Pezzo dopo pezzo il puzzle si completa
Un po’ come la storyline che si completa episodio dopo episodio fondendo in sé nuove informazioni e scoperte, anche il gameplay subisce modifiche, seppur in quantità e rilevanza minore.
In questo secondo volume, Istinto predatore, ad affiancarsi all’uso combinato del cellulare e delle informazioni ci sono soprattutto dei minigame: gli sviluppatori hanno ben pensato di portare una piccola variante nello sviluppo dell’indagine e hanno implementato alcuni minigiochi simpatici per arrivare a delle conclusioni riguardanti la trama.
A ciò si aggiunge la possibilità di spostarsi in diverse location tramite una mappa semplice e funzionale.
Non mancano le fasi in cui il giocatore dovrà cambiare personaggio da controllare per completare altre fasi investigative.
In questo secondo episodio infatti, oltre a poter controllare Julia e Webb, vi sarà anche il socio mezzo infortunato Irving , capace con la sua goffaggine di regalare sorrisi al videogiocatore.
I difetti tecnici della serie
Purtroppo, considerata la natura del titolo e la sua distribuzione ad episodi mensili, i difetti tecnici sono gli stessi ma è nostro dovere segnalarli.
La telecamera dall’altro con visuale piuttosto stretta rende frustante la perlustrazione degli ambienti aperti: in Istinto predatore a pagarne le spese è il Dipartimento di polizia e i due parchi che andremo a visitare.
Purtroppo la pessima telecamera, seppur ruotabile, manda in frantumi la possibilità di godersi la location al 100%, ed un giro al parco con tanto di lago e giardino si trasforma in una punizione per chissà quale colpa.
Un altro difetto certamente non trascurabile riguarda i punti di interesse: complice un sistema di puntamento impreciso, spesso potrebbe capitarvi di non ricavare dettagli importanti pur passandoci da sopra col mouse.
A ciò si scontra una tutto sommato buona realizzazione grafica, che soprattutto grazie alla varietà di location e situazioni analizzate dona lustro all’episodio e si fa apprezzare soprattutto per i modelli poligonali e le animazioni dei personaggi, anche se ovviamente siamo molto lontani dai livelli di altre avventure grafiche.
Il bel doppiaggio italiano messo su per il primo episodio si replica in questo Istinto predatore, e ciò è sicuramente un bel punto a favore per il titolo, rendendo soddisfatti ed orgogliosi i fan della serie.
Resta eccessivo il prezzo, considerato che ogni episodio viene venduto quanto un’avventura grafica completa, ma la longevità è almeno tre volte inferiore.
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Secondo voi chi è il colpevole?
Per ora possiamo solo supporre, ed attendiamo impazienti il terzo ed ultimo episodio della serie Julia: Innocent Eyes per conoscere la verità.
Vi riproponiamo la valutazione usata per il primo episodio poiché la struttura è sostanzialmente la stessa.
Per i fan della criminologa Julia Kendall è un prodotto da non perdere, ma ci sentiamo di consigliare il titolo a tutti gli avventurieri amanti delle investigazioni punta e clicca.
Ed ora, fatemi riflettere su chi possa essere il killer…
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