A volte capita di sentire il bisogno di rivivere i momenti del proprio passato attraverso volti, eventi, vecchi film… Quando, insieme a questo bisogno, sentiamo anche una certa carenza di divertimento allora la nostra mente ritorna ai giocattoli del passato, quando eravamo capaci di divertirci con poco. Una tavoletta di legno, qualche ostacolo e una biglia erano tutto il necessario per creare un gioco d’abilità degno di questo nome, dove i riflessi e la velocità di mano e occhio si univano in un connubio essenziale per la conclusione del percorso da parte della nostra sfera di vetro. Le piattaforme portatili Apple, grazie al loro sensore di movimento e di inclinazione, hanno saputo sfruttare questo vetusto “concept” al meglio, riproponendo esattamente la stessa esperienza attraverso molte applicazioni che simulavano un labirinto in legno… Ma pochi si sono spinti più avanti, arrivando a trasformare tutto questo in qualcosa di nuovo, di futuristico: per chi vuole vivere questa antica esperienza con un nuovo sapore la serie “Dark Nebula” è una meravigliosa risposta!

Un disco e uno scudo: l’invasione può cominciare

L’astronave è pronta a lasciare libero il suo carico: quei firewall vanno immediatamente disattivati per poter raggiungere il nucleo del pianeta e, a quanto pare, l’unico oggetto che può addentrarsi al suo interno è un piccolo disco, privo di ogni difesa escludendo un piccolo e fragile scudo. Così inizia la nostra avventura in “Dark Nebula”: non appena il gioco comincia si può prendere confidenza con il sistema di controllo, il quale, probabilmente, non poteva essere più semplice. Per fare avanzare il disco bisogna inclinare il dispositivo; più accentuata sarà l’inclinazione tanto maggiore la velocità di crociera. Lo scopo è attraversare i livelli dall’inizio alla fine nel minor tempo possibile raccogliendo degli strani globi gialli e facendosi strada tra porte da attivare con delle aure colorate, cannoni, piattaforme semoventi e trampolini circolari. Tutto qui. “Dark Nebula” è questo e null’altro. E non è di certo un male. Alla fine di ogni livello si ottiene una valutazione basata sulle proprie prestazioni: una stella di bronzo equivale ad una vittoria risicata, mentre salendo con i risultati aumenterà di conseguenza il premio ottenuto, passando dalle inevitabili medaglie d’argento e oro. Il gioco può essere completato anche senza raccogliere tutte le dieci stelle d’oro (presenti una per livello), ma la voglia di collezionarle tutte, complice un sistema di leaderboard globali, non manca di certo.

Mini-level design

Il level design rappresenta, sembra ombra di dubbio, la colonna portante della serie “Dark Nebula”: lo scudo deve essere fatto scivolare in una “giungla” industriale cosparsa di vicoli ciechi e pericoli di ogni sorta. La velocità e la destrezza sono tutto e, grazie a un sistema di gestione delle collisioni eccellente, ogni qual volta vi capiterà di sbagliare non potrete che dare la colpa solo a voi stessi e ai vostri riflessi carenti. Ogni curva può essere percorsa velocemente o lentamente e lo stesso vale per gli spiazzi, per i corridoi, per le piattaforme mobili, tutti elementi uniti in un percorso a ostacoli di fattura estremamente pregevole… Ma anche estremamente breve. “Dark Nebula: Episode One”, come già spiegato, conta solo una decina di livelli dalla durata davvero minima: il gioco, di per sé abbastanza semplice, può essere completato nel giro di circa un’ora o forse meno (ovviamente senza puntare alle stelle d’oro, unico motivo per tornare davvero sul campo di battaglia). “Dark Nebula: Episode Two”, uscito di recente, raddoppia il numero dei livelli portandoli a venti e aggiungendo alcuni nemici mobili ma non cambia assolutamente nulla dal lato del gameplay e della struttura dei livelli e mostrandosi, quindi, più come una sorta di ‘pacchetto espansione’ indipendente. E’ questo il maggiore problema di questa serie: “Dark Nebula” offre una sfida eccellente senza mai brulicare della varietà necessaria a tenere desto l’interesse dell’utente e questo, ahinoi, non gioca certo a suo favore. Per fortuna il costo di queste applicazioni è talmente irrisorio da non pentirsi mai dell’acquisto: il secondo episodio, al momento, ha un prezzo davvero ‘indicativo’ di soli 79 centesimi di euro mentre il primo episodio, proprio per festeggiare l’uscita del suo successore, è distribuito, per ora, gratuitamente.

Conclusioni

Questi primi due episodi della serie “Dark Nebula” rispolverano in maniera inusuale un grandissimo divertimento del passato senza mai, purtroppo, esagerare sul fronte della varietà. Come i vecchi percorsi in legno, il disco-biglia protagonista di questa serie sembra ruzzolare sempre sugli stessi piani, evitare sempre gli stessi ostacoli e virare sempre negli stessi pertugi, solo disposti in maniera differente. Visto il quasi nullo prezzo di vendita e l’incredibile qualità della realizzazione è impossibile lamentarsi troppo ma resta il fatto che questa serie, pur portando sui portatili Apple i fasti di un glorioso passato non-videoludico, sembra sentire la fatica di una certa mancanza di fantasia. Una fantasia che non sembra, però, voler frenare la corsa del nostro disco, il quale resterà sempre pronto ad affrontare nuove avversità per farci ottenere le tanto agognate stelle d’oro. Connubio convincente di stupore, nostalgia e frenesia.

8Cyberludus.com
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