Warhammer Space Marine

Relic Entertainment, forte dei suoi anni alle prese con la serie Warhammer 40.000: Dawn of War e relative espansioni mette da parte il genere degli RTS per dedicarsi a un ambizioso progetto: Warhammer Space Marine, uno shooter in terza persona dedicato agli eroi dell’Imperium. A Colonia abbiamo incontrato Raphael Van Lierop (Producer) e Quinn Duffy (Principal Designer) che ci hanno iniziato alla loro creatura, accompagnandoci passo passo in una corposa demo.

Marine Spaziali e Orchi Volanti.

Come ci si poteva attendere da un gioco dedicato agli Space Marine, il motivo che spinge i nostri eroi, e quindi noi giocatori, a imbracciare le armi sono gli Orchi, i nostri storici arcinemici. L’attacco di un’orda di orchi selvaggi al pianeta è la miccia che ci porta ad infuriar la battaglia: la prima parte della demo, infatti, ci vede impegnati, a bordo di un veivolo militare, nel decimare decine e decine di orchi volanti, ora a bordo di veicoli alieni, ora armati di armi da fuoco e jetpack. Il nostro eroe si troverà quindi a sparare sulle verdi e orrende file nemiche, e difendere il proprio mezzo di trasporto, almeno fino a quando, l’ingresso di un nemico all’interno di uno dei propulsori del veivolo non porterà all’esplosione di questo, e a spostare l’azione sulla terraferma.Ed è proprio dopo la caduta del Valkirye One che è possibile ammirare la magnificenza del titolo targato Relic; sul fronte estetico, Space Marine vanta un comparto tecnico di prim’ordine. I personaggi sono incredibilmente vivi, renderizzati in modo che le luci possano giocare sulle loro superfici in maniera del tutto naturale, ed evidenziare, o nascondere, nella maniera più reale possibile curatissimi dettagli e colori brillanti. I personaggi, tuttavia, non sono che una minima componente delle meraviglie su schermo dove può posarsi l’occhio: le architetture offerteci da Relic, vantano forme gotiche, che puntando al cielo, sottolineano la magnificienza dei fondali, e l’incredibile lavoro degli sviluppatori; e come non citare l’impazzare della battaglia? Il fuoco, il fumo che fuoriesce dalle armi dopo il colpo e le coloritissime esplosioni di sangue d’orco, dettagli che ci accompagneranno per tutta l’avventura, e che tuttavia, riescono ogni volta a stuzzicare il nostro istinto orchicida sopito.

15 armi per me, posson bastare.

Se la componente estetica di Space Marine non delude, non è da meno il gameplay, vero cuore pulsante del gioco. La formula di gioco offerta da Relic strizza l’occhio al capostipite Gears of War firmato Epic, sebbene in alcune scelte sceglie di prender le distanze. Lo space Marine può attaccare il nemico con le armi da fuoco, con le granate o imbracciare con gli orchi uno scontro corpo a corpo impugnando una spada (e sfoggiando anche una serie di attacchi palesemente ispirati al titolo Epic); tuttavia, proprio per questo grande ventaglio di offensive, gli sviluppatori hanno deciso di non dotare la formula di gioco di nessun tipo di sistema di copertura: lo Space Marine è un personaggio fiero e imponente sul campo di battaglia, non adatto allo scontro in trincea, preferisce lanciarsi fra le fila avversaria e macchiarsi del loro sangue. Per quanto riguarda la possibilità di un offensiva di fuoco, lo Space Marine può contare fra 15 armi, accessibili nel corso del gioco; ognuna di queste può evolvere, e quindi acquisire nuove caratteristiche, quali attacchi speciali o una maggiore potenza/velocità di fuoco. Nella seconda sezione di gioco mostrataci, il nostro alter-ego era ora affiancato da due alleati membri del corpo degli Ultramarines; in quest’occasione viene palesata la possibilità di gestire i nostri compagni, impartendo ordini agli altri elementi della Squad. Infine, nell’ultima sequenza di gioco, lo Space Marine, armato di lanciagranate, e attorniato da migliaia di orchi, era alle prese con un Boss Volante, mentre poggiavamo i piedi su un treno instabile impegnato in una folle corsa.

Conclusioni.

Quanto mostratoci da Relic nella demo non è che solo l’inizio di quanto Space Marine sarà; gli sviluppatori hanno promesso, infatti, nuove animazioni, un sistema di combattimento corpo a corpo più profondo, e una serie di armi per lo scontro fisico quali il martello che senza dubbio dona grande varietà all’azione. Inoltre, quanto mostratoci ha interessato solamente la componente single player (dalla durata di 10 ore circa a seconda dell’abilità del giocatore), e il titolo pubblicato da THQ vanta anche una modalità in Cooperativa, e ovviamente l’immancabile multiplayer online. Nonostante ciò noi non possiamo nascondere la nostra eccitazione di fronte a un titolo così curato. L’appuntamento è quindi per l’anno prossimo; possessori di Playstation 3, Xbox 360 e PC cominciate a spolverare l’armatura, la caccia all’orco sta per cominciare.

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