“Goldeneye 007”, famoso titolo per Nintendo 64, ha rappresentato, storicamente, una fonte di ispirazione per un intero genere video ludico, quello degli sparatutto in prima persona. La sua interessante modalità in singolo e la sua incredibile, quasi perfetta modalità in multigiocatore locale fino a quattro giocatori, permessa dalle quattro porte-controller disponibili sulla console Nintendo, hanno elevato questo titolo fino allo stato di vera e propria leggenda. Durante la conferenza Nintendo dell’E3 di quest’anno è stato presentato, in maniera completamente inaspettata, un nuovo “Goldeney 007”: la reazione è stata esplosiva e tutti i presenti non potevano credere alla enorme possibilità che era stata loro offerta, quella di rivivere quei momenti di divertimento, quei ricordi legati alla loro vecchia console a cartucce, quando ancora la sfida videoludica si giocava in termini di gameplay e non di realismo ad ogni costo. Oggi abbiamo provato il nuovo “Goldeneye 007” grazie agli uomini di Activision: vediamo se questo titolo riuscirà a ‘reggere il confronto’ con un passato dalla forza fin troppo imponente.

Un bravo agente non deve mai farsi scoprire

Prima di osservare e toccar con mano l’attesissima modalità multigiocatore, J ames Lodato e Graham Hagmeler, i due responsabili presenti, ci hanno mostrato uno stralcio della modalità a giocatore singolo. Il livello si svolge all’interno di una giungla: l’aereo che trasposta James Bond (impersonato da Daniel Craig e non più da Pierce Brosnan) viene abbattuto dal fuoco nemico e l’agente si ritrova obbligato a proseguire a piedi. L’anima FPS di questo titolo si mesce subito con lo spirito stealth tipico della vita di un agente segreto: è possibile, infatti, sorprendere i nemici alle spalle e buttarli silenziosamente a terra per rubare le loro armi e infiltrarsi nella macchia. Nel caso optassimo per un approccio più aggressivo potremo assaltare i nemici direttamente, con il rischio di trovarsi circondati dai soldati e dai rinforzi chiamati dai sopravvissuti. Poco servirà nascondersi, in questo caso, perché i proiettili finiranno per deteriorare le pareti dietro le quali avremo trovato rifugio, donando una particolare profondità al sistema “cover” implementato nel gameplay. La musica accompagnerà ogni nostra azione, mutando da calma ad adrenalinica a seconda delle situazioni nelle quali ci troveremo coinvolti. Nel caso trovassimo alcuni computer o altri mezzi tecnologici sarà possibile utilizzare un gadget di Bond, uno Smartphone capace di infiltarsi nei sistemi e hackerare o disattivare i vari supporti: per esempio, nel caso una torretta gatling stesse sorvegliando una via di fuga, pattugliata da diverse guardie, basterà hackerare il computer ad essa collegato e questa scatenerà la sua potenza sui nemici presenti, togliendoci il pensiero di proseguire di nascosto e in silenzio. Interessante è anche la divisione dei livelli di difficoltà: con i primi 3 avremo un sistema di gestione dei danni molto simile a quello degli attuali FPS, con una cura immediata nel caso si sia riusciti a fuggire efficacemente; la difficoltà “007 Classic”, invece, prevede una gestione simile a quella del titolo originale, con potenziamenti per punti vita e armatura sparsi per i livelli, un vero e proprio omaggio al passato.

L’esperienza multigiocatore: passato e presente si fondono

Il gioco mette a disposizione una modalità multigiocatore online, come molti altri titoli del suo genere, e una modalità multigiocatore in locale con supporto spli-screen, in pieno stile anni ’90. E’ possibile coinvolgere nella sfida fino a un massimo di quattro giocatori e ognuno di essi potrà scegliere tra una marea di sistemi di controllo possibili: Nunchuck più WiiMote, Classic Controller, Classic Controller Pro, GameCube Controller e Wii Zapper. Saranno disponibili moltissime modalità di gioco, dal normale Deatchmacth fino ad altre davvero surreali e prive di ogni logica razionale come ‘Paintball’, che trasforma i proiettili in vernice, ‘Headshot’, che conta solo uccisioni con colpi alla testa, ‘Melee’, dove sono ammessi solo colpi in corpo a corpo, e una modalità delirante dove a ogni tocco tra personaggi viene automaticamente generata un’esplosione! Sarà disponibile un numero di personaggi abbastanza vasto che vede almeno 14 protagonisti di vari film uniti ad alcune personalità inedite. Si conteranno circa 22 tra armi e granate e all’inizio di ogni partita si potrà scegliere il proprio stile, selezionando preventivamente un set di armamenti dal menù di gioco. La modalità online, invece, implementa un curioso sistema di punti esperienza grazie ai quali si possono sbloccare nuovi oggetti, armi e altri elementi legati al personaggio di Bond. Per ora l’unico punto a sfavore di questo titolo sembra essere il comparto grafico, apparentemente sotto tono, anche se per l’occasione è stato richiamato a registrare volti e movimenti tutto il cast dei vecchi film, in modo tale da ottenere un risultato più credibile.

Conclusione

Nonostante appaia tecnicamente ancora scialbo, “Goldeneye 007” sembra voler davvero reimpossessarsi delle meraviglie che caratterizzavano il suo ‘antenato’, riportando nei nostri salotti l’essenza del multigiocatore come ci era stata regalata anni e anni fa. Bond è tornato, è tempo di chiamare gli amici: il nostro salotto sta per trasformarsi di nuovo in un vero e proprio campo di battaglia!

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