Un nuovo furto di banane

A quanto pare Donkey Kong non riesce davvero a fare, per una buona volta, la guardia alla sua provvigione di banane! Nel primo “Donkey Kong Country”, il gioco che ha stupito tutti i possessori di Super Nintendo quando arrivò sugli scaffali, era stato il malvagio re coccodrillo King K. Roll a depredarlo del suo tesoro di potassio… Questa volta un nuovo nemico sembra essersi interessato a questa dispensa a vita ed è riuscito ad impossessarsene! E’ di nuovo compito di Donkey Kong, assistito dal suo fedele amico Diddy, recuperare le sue banane… E per la prima volta anche noi abbiamo potuto aiutarlo nella sua missione, toccando con mano quella gemma inaspettata che ha brillato come poche altre all’E3 2010… “Donkey Kong Country Returns”!

Zampe di scimmia a forma di telecomando

Trattandosi di un gioco di piattaforme a due dimensioni, esattamente come tutta la trilogia per Super Nintendo, “Donkey Kong Country Returns” utilizza i sensori di movimento del WiiMote e del Nunchuck nei modi più semplici e più efficaci possibili, come già aveva fatto la serie “Super Mario Galaxy”. Muovendo in sequenza alternata i due comandi Donkey Kong comincerà a picchiare per terra, così come nel primo episodio della trilogia: questa volta, tuttavia, si tratta di un pestaggio in piena regola, un andirivieni di mazzate capace di distruggere casse, nemici e intere colonne di cemento! Queste “manate” non si limitano soltanto a ciò che il nostro gorillone incontra per la strada: picchiando su dei particolari fiori, infatti, sarà possibile liberare alcune banane nascoste e tanti altri oggetti! Tra questi figurato i Banana Coins, introdotti in “Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kongquest”, i pezzi di un puzzle e le lettere che formano la parola KONG, colonna portante della serie fin dal primo episodio. Muovendo con un veloce scatto del polso il WiiMote potremmo rotolare e investire molti dei nemici di fronte a noi: rotolando si potrà, inoltre, fluttuare su dei burroni di breve lunghezza ed effettuare un salto in aria per raggiungere mete altrimenti inaccessibili e recuperare oggetti preziosi per la nostra avventura. Non mancano i barili, classici marchi della serie “Donkey Kong” fin dal suo debutto all’inizio degli anni ’80; nel Barile DK troveremo, come di consueto, Diddy Kong, intrappolato dai nemici: una volta liberato, il piccolo scimpanzé si aggrapperà alle nostre spalle, garantendoci due punti vita extra e una lunghezza di salto lievemente maggiore grazie ai suoi razzi, che ci faranno fluttuare per una breve distanza. Tra gli altri barili sono ovviamente presenti i barili cannone, o manuali o automatici, che ci faranno raccogliere oggetti, raggiungere i livelli bonus e cambiare zona di movimento, spostandoci sul sentiero presente sullo sfondo del livello! Oltre alla normale modalità a un giocatore è presente la possibilità di giocare i due e, dopo alcuni livelli, sarà necessario combattere contro il boss di rito, obiettivo che richiederà tempismo e riflessi pronti per essere superato.

Conclusione

“Donkey Kong Country Returns” è un meraviglioso omaggio alla trilogia Super Nintendo: questo gioco sembra voler recuperare quegli antichi fasti, aggiungendo ad essi molte novità legate, in massima parte, ai nuovi sistemi controllo e alle nuove capacità tecnologiche. Il vecchio gorillone Nintendo sembra non aver perso un briciolo della sua immensa e insieme bonaria furia ed sembra pronto a divertire con una formula che è antica solo all’apparenza e che nasconda un divertimento continuo nella sua semplicità immensa, una missione che Nintendo è sempre riuscita a compiere con il massimo del successo.

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