Lama e proiettili, un duo ormai consolidato se non quasi trito e ritrito. In principio fu Dante a lanciare la moda: il platinato protagonista di “Devil May Cry” per primo sfoggiò la sua arma bianca in combinazione con una coppia di fedeli pistole. Il successo dell’idea fu tale che moltissimi titoli successivi riproposero la medesima formula. Qualche esempio? “Bayonetta” e “Wet”, giusto per citarne un paio. A quanto questa tendenza non sembra arrestarsi, ma qualcuno afferma di poter portare una ventata di innovazione a quello che ormai fa parte di un clichè. E questo qualcuno non è un Carneade qualsiasi, ma il capo del celebre Team Ninja, padre di “Dead or Alive” e “Ninja Gaiden”. Ebbene sì, signori, Tomonobu Itagaki e la sua squadra sono tornati, questa volta sotto il nome di Valhalla Game Studios e, insieme a THQ, hanno di recente annunciato quella che sarà la loro prossima fatica: Devil’s Third .

To shoot or not to shoot?

Le informazioni riguardo all’ultima fatica di Itagaki – san sono molto esigue, ma comunque abbastanza per cominciare a delinearne i tratti distintivi. Innanzitutto, dal trailer d’annuncio rilasciato in rete si può già desumere la prima informazione: siamo di fronte ad un action in terza persona, coi protagonisti equipaggiati sia di armi bianche che da fuoco. Attenzione, avete letto bene: in Devil’s Third ci sarà più di un personaggio giocabile. Itagaki in persona ha confermato quest’impressione e ha anche detto che la componente multiplayer del gioco è talmente ricca di potenzialità da poter raggiungere un livello mai visto prima in giochi del genere. Già questo basterebbe a creare hype intorno al titolo, ma il nostro eroe nipponico si spinge oltre, affermando che l’altro fiore all’occhiello del gioco sarà la cura riposta nei combattimenti. Itagaki afferma che sarà sì uno shooter, inteso nel senso stretto del termine, ma con una profondità di gameplay sia negli scontri a fuoco, sia nei combattimenti corpo a corpo, potenzialmente in grado di settare nuovi standard per il genere. Sebbene queste possano sembrare affermazioni dettate esclusivamente dal trionfalismo di cui solitamente un game designer vuole investire la sua creatura, basterebbe sfogliare brevemente il curriculum del team in questione per capire che le carte in regola per rispettare tali promesse ci siano tutte: parliamo pur sempre di un team che si è sempre distinto per le ampie conoscenze nel combattimento, messe in atto sia nei picchiaduro che negli “hack’n’slash”, come testimoniano le serie finora prodotte. A questo “know-how” va aggiunto anche quello di THQ , la cui solida esperienza farà da ulteriore supporto al team Valhalla . A risaltare, innanzitutto, saranno la violenza e il gore di cui Devil’s Third sembra fregiarsi: corpi smembrati e fiotti di sangue a ogni piè sospinto tutto fanno pensare meno che qualcuno voglia addolcire questo aspetto. Insomma, per quanto riguarda il gameplay, sembra che i lavori abbiano imboccato la “giusta” direzione. Ma per quanto riguarda il resto?

Tra Wagner e Kessler

Partiamo dalla trama: ancora non si sa praticamente nulla di certo, abbiamo solo degli indizi abilmente lasciati da Itagaki. In primis il titolo, Devil’s Third, che, stando a quanto dichiarato, offre numerose chiavi di lettura, nonchè riferimenti, la maggior parte dei quali sarà svelata nel corso del gioco. Un riferimento che Itagaki ha svelato è quello musicale: con il nome di “Diabolus in Musica” era indicata la dissonanza in tritono, che in due parole è una distanza di tre toni tra due note. Questa era frequentemente usata nelle opere di Wagner, principalmente nel “Crepuscolo degli Dei”, opera a cui Itagaki stesso ha detto di essersi ispirato. Il riferimento musicale è dato anche dal legame di uno dei protagonisti col mondo della musica. Altro richiamo al titolo, saranno le tre fazioni di cui il gioco sarà composto. Oltre al titolo, l’altro elemento della trama che ad esser stato leggermente trattato è l’ambientazione temporale. Siamo in un futuro prossimo, con l’umanità posta sull’orlo della catastrofe e vittima della Sindrome di Kessler. Tale Sindrome fa parte una teoria secondo cui nel futuro lo strato inferiore dell’orbita terrestre sarà completamente occupato da detriti in movimento che continueranno a scontrarsi a catena, aumentando sempre più di numero e rendendo impossibili i viaggi spaziali. Non esattamente un futuro accomodante… Come questa teoria influirà nel gioco tuttavia non ci è dato ancora saperlo.

In conclusione, Devil’s Third , data la sua provenienza d’origine, fa senz’altro ben sperare: al momento, l’unica vera garanzia, e scusate se è poco, risponde al nome di Itagaki e del suo nuovo team di sviluppo Valhalla Game Studios . Per quanto riguarda la data di rilascio, il gioco sarà disponibile sia su Xbox 360 che PS3 a partire da un generico 2013. Si prospetta, dunque, un’attesa davvero lunga, ma noi di Cyberludus saremo qui per aggiornarvi costantemente su tutte le novità inerenti a questo promettente action/shooter in terza persona.

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