Electronic Arts si è presentata alla Gamescom 2010 con una superba line up, ricca di titoli di grande rilievo e seguiti di titoli formidabili. La parola d’ordine per introdurre il titolo che tratteremo in questo articolo è proprio “seguito”. EA e Crytek pienamente convinti delle proprie forze (gli sviluppatori tedeschi giocano in casa) hanno deciso di far faville offrendo alla stampa la possibilità di giocare per la prima volta la modalità multiplayer online di Crysis 2 su Xbox 360 realizzata e curata dai nuovi entrati Crytek UK (ex Free Radical Games).

Modalità e mappe, come e dove giocare

Il gico in multigiocatore si svilupperà su sei modalità molto differenziate tra loro. Le due mostrate alla Gamescom sono: Team Instant Action e Alien Crash Site. Entrambe le modalità hanno visto coinvolte le due fazioni dei Marines e dei C.E.L.L. Mentre Team Instant Action si può tradurre come Team Deathmatch, Alien Crash Site si è dimostrata una funzionale comunione tra la classica modalità “cattura la bandiera” e “re della collina” dove in luogo delle semplici bandiere vi sono dei pod alieni sganciati da navicelle spaziali. Obiettivo di quest’ultima modalità è impossessarsi dell’area del pod e restarne in possesso per più tempo possibile senza restare uccisi dal team avversario.

La prova di queste due modalità si è svolta su due mappe chiamate Rooftop Garden e Impact, entrambe caratterizzate dalla violenta collisione tra strutture umane di età moderna e futuristiche architetture aliene. Il level design riguardo queste due precise mappe trae ispirazione diretta dall’avventura in singolo e mostra una New York devastata e realizzata con una qualità visiva molto vicina alla qualità del single player (tralasciando la presenza di maggior aliasing).

Tratti distintivi del gameplay multiplayer

L’esperienza di Crytek UK in ambito multiplayer è di suo una garanzia in partenza riguardo la cura del bilanciamento e della gestione delle statistiche di gioco. Eppure è altrettanto essenziale offrire un tratto distintivo al gameplay, una sequenza di novità in grado di ingaggiare definitivamente il giocatore in un’esperienza impegnativa ed esauriente ad ogni fase di gioco. Seguendo quest’ottica, le novità introdotte da Crytek UK sono essenzialmente due: esplorazione verticale e nano suit in multigiocatore. Con esplorazione verticale èsi intende essenzialmente un sistema di movimento agevolato per raggiungere posizioni sopraelevate o sottostanti alla posizione di partenza. Ovviamente, in Crysis 2 gli spostamenti avvengono sempre in modo classico, niente di paragonabile a titoli in prima persona come Mirror’s Edge, ma la novità risiede nella dinamicità di azioni come il salto e la posizione accovacciata che se usate durante lo scatto consentono di effettuare scivolate o salto di ostacoli più elevati  e con più rapidità. Tale sistema è stato definito dagli sviluppatori: “parkour with guns”.

Il discorso in merito alla nano suit è altrettanto semplice. Fondamentalmente i giocatori potranno sfruttare i poteri di “super forza” e “invisibilità” per spiazzare gli avversari con sparizioni e riapparizioni e azioni di potenza per spostamenti verso luoghi altrimenti inarrivabili con la stessa facilità.

Questo è quanto mostrato e presentato da Crytek UK in termini di gameplay. Effettivamente non siamo ancora in grado di esprimere un giudizio critico definitivo sul multiplayer, senza almeno fare un test prolungato durante sezioni di gioco differenti. Basteranno le caratteristiche mostrate per offrire un tipo di esperienza differente dai soliti canoni? Questa è la domanda a cui dovremo rispondere in sede di giudizio definitivo.

Lavori in corso a regola d’arte per la struttura del multiplayer

La struttura della modalità multiplayer prevede la presenza di cinque classi di base come Ranger, Assalto e cecchino, tutte basate sulla loro arma primaria. Sulla base dell’evoluzione di queste classi di partenza si possono sbloccare cinque ulteriori classi che sono essenzialmente delle combinazioni di caratteristiche delle classi di base. La scelta della classe avviene prima di iniziare ogni round, per tanto è garantita la massima elasticità in tal senso. Il livello massimo, detto rank, sarà 80, con ben 20 upgrades della nanosuit e il medesimo numero di armi da sbloccare. Altri elementi che gioveranno al sistema di level up e di esperienza saranno le 250 dogtags che si guadagneranno sulla base delle performance durante il match,  ad esempio eseguendo colpi alla testa.  Sempre gazie alle dogtags si potranno ottenere determinati vantaggi in gioco, come l’aumento della portata del radar e la capacità di individuare la traiettoria dei proiettili nemici. Il processo di accumulazione  d’esperienza non avverrà genericamente senza parametri precisi ma mirerà ad accrescere le capacità del proprio alter ego sulla base dello stile di gioco adottato. Quindi, i giocatori che prediligono l’uso della modalità stealth della nanosuit accumuleranno punti esperienza che incentiveranno l’azione furtiva, viceversa coloro che amano giocare di potenza e assalto aumenteranno le loro statistiche di crescita in tal senso.

Conclusioni

La modalità multiplayer di Crysis 2 si dimostra una parte di gioco totalmente a sé stante e integrata su un’architettura propria. Sulla base delle promesse fatte dagli sviluppatori riuscirà a garantire fino ad 80 ore di gioco. La sessione di prova su Xbox 360, sebbene non ci ha propriamente entusiasmato in tutto il suo corso, ci ha definitivamente convinto dell’impegno che Crytek UK ha profuso (e continuerà a farlo nei giorni che ci separano dall’uscita del gioco) nella realizzazione di una struttura solida e bilanciata. Ci riserviamo di esprimerci sulle meccaniche di gioco vere e proprie in quanto andrebbero provate per un periodo di tempo più lungo ed essere giudicate adeguatamente.

Crysis 2 si conferma un titolo di alto profilo che tenta in tutti i modi di accrescere il suo prestigio e smentire i giudizi negativi che lo confinano al vasto clan di shooter in prima persona generici ed evanescenti. Riuscirà Crytek a realizzare il suo principale obiettivo? Da parte nostra non vediamo l’ora di esprimere il giudizio finale.

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