Tutto iniziò nel 2001, quando JoWood e un gruppo di giovani sviluppatori denominati Piranha Bytes diedero vita ad un GdR ad ambientazione fantasy per PC dal titolo “Gothic”. Questo titolo presentava alcune piccole pecche e tutto sommato era un gioco piuttosto ostico e non molto user friendly, ma riuscì tuttavia a ritagliarsi una salda fetta di appassionati, con il risultato di un successo di pubblico quasi inaspettato, che portò alle uscite di “Gothic 2” e “Gothic 3”. Soprattutto quest’ultimo aveva una serie spropositata di bug, aspetto che portò a un progressivo declino del franchise, anche se lo zoccolo duro degli appassionati si mantenne comunque vivo e reattivo (basti pensare che il terzo capitolo vendette 100 mila copie in una settimana in Germania). Qualche anno è passato, quattro per la precisione: i Piranha Bytes sono migrati verso altri lidi, regalando al mondo quella piccola chicca dal titolo “Risen”, e così JoWood ha affidato al team di sviluppo Spellbound la creazione del quarto capitolo della serie, stavolta non solo per PC, ma anche per Xbox 360 e PS3, nella speranza che costituisca una nuova partenza per il franchise. Vediamo cosa ha in serbo per noi Arcania: Gothic 4 .

Il destino nel nome

E rieccoci così nel regno di Myrtana , teatro della serie fin dalle prime battute. Da subito si nota un cambiamento: non vestiremo più i panni dell’eroe senza nome, macchia e paura degli episodi precedenti. Quel che è peggio è che il suddetto eroe è diventato re ed è completamente impazzito, diventando un tiranno dal pugno di ferro, che governa il suo dominio con l’arma del terrore. In una delle sue operazioni di ordinaria amministrazione, il gioioso sovrano ordina la distruzione del villaggio dell’isola di Feshyr, nei mari del Sud, casa di un pastore stranamente senza nome che una volta scoperta la sorte della propria comunità natale decide di partire alla ventura per capire che cosa si cela dietro alla devastazione che ha colpito il suo apparentemente insignificante villaggio. Come avrete già intuito, saremo noi a vestire i panni del pastore in questione, con il compito di guidarlo nelle sue avventure e deciderne la crescita. Già, come ogni GdR che si rispetti, anche “Arcania” ci permette di decidere la crescita del nostro eroe, sia in termini di abilità e specializzazioni, sia in termini morali. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa ci aspetta in termini di gameplay.

Non si vive di sola spada

Come già accennato, noi giocatori saremo in grado di plasmare il nostro avatar a nostro piacimento. Innanzitutto sarà possibile decidere l’attitudine con cui affrontare l’avventura. Saremo eroi senza macchia esemplari o mercenari mossi solo dal guadagno e dalla sete di sangue? Sta a noi deciderlo, come ormai di moda nella maggior parte dei GdR di matrice occidentale di oggi. Ad accompagnare la libertà in termini morali, c’è la possibilità di decidere quale “metodo” il nostro eroe userà per affrontare i nemici che gli si pareranno davanti. Principalmente le scelte sono tre: spada, arco o magia. Ogni approccio porta con sé un sistema peculiare. Ad esempio, scegliendo di specializzarsi nel combattimento in mischia, le battaglie (tutte rigorosamente di impronta action) vedranno la nostra arma illuminarsi brevemente nel momento in cui sarà possibile immettere il comando di attacco successivo per proseguire così la combo. Salendo di livello guadagneremo anche punti da poter spendere per sbloccare nuove abilità o opzioni extra per il nostro stile. Ad esempio, se avremo deciso di seguire la via dell’arciere potremo sbloccare la possibilità di zoomare nella schermata di puntamento, di modo da poter aumentare le chances di un colpo critico alla testa. Il sistema di controllo pare essere stato progettato nel segno dell’immediatezza: ad ogni tasto corrisponde un’azione, ad esempio l’attaccare con l’arma, il bloccare con lo scudo o il lancio di un incantesimo. I tasti direzionali saranno adibiti all’uso rapido degli oggetti. Un punto particolare è dato dal sistema di puntamento nel tiro con l’arco: una volta preparata la freccia sarà possibile spostarsi mentre si prende la mira, inoltre è possibile utilizzare il sistema di “lock on” automatico, al prezzo però di parte della potenza del tiro, che quindi farà meno danni di quanti ne farebbe col puntamento automatico. Per quanto riguarda la magia, sarà possibile scegliere tra 3 scuole di incantesimi: fuoco, ghiaccio e fulmini. Ogni scuola ha il suo potere aggiuntivo, nel dettaglio il fuoco danneggia anche nel corso del tempo, il ghiaccio rallenta i nemici e il fulmine li stordisce temporaneamente. Anche per la magia, è possibile sbloccare abilità aggiuntive coi punti guadagnati, come ad esempio la possibilità per il fulmine di concatenarsi.

What a wonderful world

Il punto su cui la serie “Gothic” ha sempre fatto leva è stata l’estrema libertà di esplorazione concessa al giocatore. Anche qui non sarà da meno, anche se la mappa sembra sarà meno estesa rispetto a quella del terzo episodio. Dicono i ragazzi di Spellbound che qualsiasi cosa vedremo all’orizzonte sarà possibile da raggiungere ed esplorare in qualche maniera. La nostra esplorazione sarà poi agevolata dalla presenza di pietre del teletrasporto che una volta attivate ci permetteranno di viaggiare istantaneamente da un punto all’altro della mappa. In “Arcania” le pietre sono state collocate in maniera più razionale rispetto al passato, ad esempio in prossimità delle capitali, cosa che rende il viaggiare molto più agevole. Tutto il mondo è mosso da un motore grafico che allo stato attuale (piuttosto avanzato a dire il vero) sembra di buon livello, con texture buone e effetti di luce degni di nota. Altri effetti quali l’alternanza tra giorno e notte e gli eventi atmosferici danno un tocco extra di realismo all’ambientazione. Un’ultima nota per quanto riguarda il design riguarda gli equipaggiamenti presenti nel gioco: a quanto pare sarà presente una grande quantità di modelli di armatura diversi, ognuno caratterizzato da elementi in sintonia con la zona di reperibilità: ad esempio, le armature ottenute a Feshyr saranno tutte ornate da elementi che richiamano i pesci e l’acqua.

Sveliamo l’arcano

JoWood e Spellbound sembrano aver intrapreso un processo di reboot della saga, forte dell’esperienza maturata con i giochi precedenti, basato sul mantenere l’identità fondante della serie che tanti proseliti ha fatto in passato, portando però tutta la produzione ad un livello superiore. I passi fatti sembrano numerosi, e si spera che quanto di buono visto finora sia mantenuto e accompagnato da altre migliorie. La fase di lavorazione è molto avanzata e la pubblicazione è prevista per il quarto trimestre del 2010, periodo solitamente molto affollato (sicuramente anche quest’anno con tante uscite importanti in programma, quali “Assassin’s Creed: Brotherhood” e il nuovo “Call of Duty”). Vedremo se Arcania: Gothic 4 saprà ritagliarsi nuovamente il suo spazio.