In principio era il caos. Poi Activision e Neversoft diedero vita alla serie di videogiochi di skateboard più famosa di sempre “Tony Hawk’s Pro Skateboarding”, che tutt’ora consta di 5 capitoli base e numerose incarnazioni seguenti (“Tony Hawk’s American Wasteland” e “Tony Hawk’s Project 8”, per citarne un paio). Ma con il passare del tempo la serie targata Neversoft ha perso molto dello smalto dei capitoli iniziali e così gli ultimi episodi hanno riscontrato poco gradimento. In questo scenario Electronic Arts tentò di insidiare il monopolio Activision, dando vita a “Skate”, simulazione di skateboard molto più tecnica rispetto alla saga del Falco. EA fece centro e “Skate” fu un successo, cosa che portò alla creazione di altri due giochi sotto il marchio. Ubisoft vide allora che la simulazione di skateboard era cosa buona e ha deciso di creare la propria versione. Per fare ciò ha scelto un testimonial di eccezione: l’enfant prodige dello sport da tavola americano, Shaun White. Benvenuti nella preview di “Shaun White Skateboarding”.

Lo skate in technicolor

Il compito di Ubisoft non è assolutamente facile: crearsi una nicchia nel panorama delle simulazioni di skateboard, teatro in cui non è facile ritagliarsi il proprio spazio visto il valore delle produzioni di Activision e Electronic Arts. L’innovazione è quindi un elemento fondamentale per poter catturare l’attenzione del pubblico. L’impronta che Ubisoft ha deciso di dare al proprio “Shaun White Skateboarding” è quella di rendere il mondo di gioco un enorme sandbox, in cui il giocatore può allo stesso tempo muoversi, fare trick e modificare lo scenario a proprio piacimento. Sì, avete letto bene: modificare lo scenario, ma andiamo con ordine.

La trama del gioco è semplice: tutto si svolge nella città di New Harmony, un luogo sotto il comando del Ministero. Questa istituzione è estremamente reazionaria e repressiva, e così tutta la città è grigia e triste. Noi giocatori impersoniamo dei giovani skater che arrivati a New Harmony vedono il grigiore della città ed entrano in contatto con la forza di resistenza che si oppone al Ministero: questa resistenza, capeggiata dallo skater Shaun White, ha il nome di The Rising e ha come obbiettivo mostrare al Ministero che ci può essere posto per il divertimento anche in una società sicura come quella che l’istituzione vuole ottenere con la repressione. In definitiva, il nostro compito è riportare il colore a New Harmony… letteralmente! Infatti nel momento in cui portiamo a termine un trick in giro per la città, quel punto dello scenario sarà investito da una ondata di colore e di nuova vita. L’effetto è molto suggestivo e speriamo che si mantenga così perché è davvero bello da vedere. Però non finisce qui, perché non siamo solo dei pennelli che verniciano il mondo.

Questo lo metto lì

Il potere in un tasto. Il tasto “creazione” per la precisione. Attraverso la pressione di questo tasto sarà possibile modellare, aggiungere o spostare gli elementi dello scenario mentre ci si muove sopra, tutto secondo la filosofia che i creatori del gioco hanno definito “tipica dell’essere skater, cioè inventarsi i trick con gli elementi dell’ambiente a disposizione”. Un esempio? Stiamo facendo un grind su un corrimano, ma non vogliamo scendere; con una pressione del tasto “creazione” disegneremo un altro segmento del corrimano in questione, allungando così il nostro trick. Il controllo creativo sull’ambiente non è limitato solo alla modifica di elementi già esistenti, ma si estende anche alla creazione di elementi dal nulla: ad esempio saltando e poi premendo il tasto mentre in volo si può creare il corrimano anche a mezz’aria. Attenzione però, l'”impeto creativo” è limitato, non si può creare e spostare elementi completamente a proprio piacimento, ci sono sempre delle limitazioni. La creazione di “attrezzature” per i trick costituisce anche l’elemento base per una serie di sfide che ci verranno poste davanti di volta in volta, dal classico “time attack” al dover raggiungere un dato punteggio in un tempo stabilito. Ancora però sulle modalità di gioco le informazioni a disposizione sono poche, per cui attendiamo novità.

Wilma, dammi la tavola!

In conclusione, alcune note a livello tecnico. Per quanto riguarda i controlli, siamo di fronte ad una riedizione del sistema di controllo tramite le due leve di “Skate”: con lo stick destro potremo decidere che trick eseguire, non attraverso rotazioni e movimenti compositi come nel gioco EA, ma solo attraverso l’inclinazione in una direzione. Aumentando il “livello” della nostra serie di trick, sbloccheremo trick sempre più difficili. Il sistema sembra efficace, ma un po’ limitante, ma, come per il resto, anche questo è un punto ancora in lavorazione. Infine per il comparto grafico siamo di fronte ad una grafica di ottimo livello, che propone anche ottime e credibili animazioni degli skater (tutte costruite attraverso il motion capture a cui Shaun White stesso si è prestato).

Insomma, ancora di dettagli non ne girano tantissimi, per cui dobbiamo ancora aspettare e pazientare per vedere se i buoni elementi visti finora daranno vita ad un nuovo punto di riferimento nel genere delle simulazioni di skate. L’uscita ancora è fissata per un generico 2010, su Xbox 360, PS3, Nintendo Wii e PC, quindi continuate a seguire l’evoluzione del titolo… su Cyberludus, ovviamente!

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