Annunciato ad Aprile, sotto forma di teaser trailer dalla natura fortemente cinematografica, Gears of War 3 s’è mostrato per la prima, vera, volta durante l’appena conclusasi conferenza E3 di Microsoft. Quale miglior occasione per mostrare a tutti le nuove caratteristiche della saga third person shooter più amata su Xbox360?

Heron Blue

Lo splendido teaser trailer di aprile aveva già mostrato alcuni aspetti interessanti, che vale la pena ricapitolare. Lo scenario decadente, immerso dalla cenere, è territorio di guerra tra umani e Locuste, il tutto circa 18 mesi dopo il finale del secondo capitolo. Dom sembra giacere in uno stato di abbandono, quasi invecchiato, ancora fortemente scosso dalle vicende personali che lo hanno visto protagonista nel secondo capitolo. Marcus Fenix invece non appare molto cambiato, nel frattempo nel corpo COG è entrata anche Anya , che i giocatori hanno imparato a conoscere come voce guida al comando Delta, oltre che in un paio di brevi camei nei due precenti episodi. L’ambientazione è quasi spettrale, disseminata di parecchi cadaveri carbonizzati, in un contesto sempre più tetro e lugubre, anche grazie alla colonna sonora scelta per il trailer, Heron Blue dei Sun Kil Moon ; un accompagnamento musicale semplicemente perfetto. La città mostrata nel trailer sarà anche presente nel gioco.

La demo dell’E3

Avremo molti nuovi personaggi, anche un altro femminile oltre Anya e si chiamerà Sam, in modo da rendere vasta la scelta. Nelle fasi di gioco infatti notiamo una maggiore presenza di COG su schermo rispetto a quanto siamo stati abituati a vedere. Oltre alle Locuste “classiche” ci saranno anche alcune new entry, visibili nel video della dimostrazione losangelina, e alcuni ritorni annunciati come quello del Berserk (stavolta in versione Splendente). La demo mostrata all’E3 ha evidenziato una notevole stabilità del motore grafico, nonostante i lavori siano ben lontani dal completamento, oltre che un livello tecnico generale molto alto. La palette grafica è stata resa più vivace e varia, mentre la caratterizzazione dei soldati dell’esercito COG è rimasta tutto sommato invariata. Tra le novità che sono emerse dalla demo si nota una maggiore velocità e ritmo di gioco, sia nella corsa dei personaggi che nel resto delle azioni. Questo aumento della dinamicità rende ancora meglio l’enfasi della battaglia, aumentando la spettacolarità. Il gameplay ha ricevuto alcune aggiunte, come le nuove esecuzioni effettuabili con il Lancer e la possibilità di prendere un nemico in fin di vita, utilizzarlo come scudo e “lanciarlo” contro altri nemici dopo averci attaccato sopra una granata. Quest’ultima trovata aiuta a rendere l’idea dello splatter e del gore presente nel gioco, che è sembrato nettamente superiore al resto della saga. Troveremo armi nuove di zecca, come lo shotgun a canne mozze e il Pendulum Lancer, quest’ultimo a diffenza di quello tradizionale vanterà maggiore efficacia nelle situazioni di scontri ravvicinati. A queste si affiancheranno naturalmente le armi del precedente capitolo.

La cooperativa in 4

Tra le più interessanti novità non possiamo non partire dalla modalità cooperativa fino a quattro giocatori. Durante l’azione potremo scambiare in corsa le armi con i compagni vicini, un po’ come avveniva in Resident Evil 5, in modo da ampliare le possibilità di cooperazione tra gli utenti. Al fine di rendere la campagna cooperativa più bilanciata, avremo la possibilità di tarare la difficoltà singolarmente per ogni giocatore. In altre parole, un giocatore navigato potrà scegliere di settare la difficoltà massima e, quindi, essere particolarmente esposto al fuoco nemico (e vedrà il suo fuoco penalizzato), mentre un giocatore occasionale potrà impostare un filtro più magnanimo che gli consentirà di giocare tranquillamente senza troppe frustrazioni. Avere livelli di difficoltà impostati nello stesso team è davvero una mossa intelligente, che potrà far avvicinare parecchi giocatori alla saga di Epic Games .

The Beast

A chiudere la dimostrazione giocata in diretta, Cliff Bleszinsky , game designer e ideatore della saga di Gears of War oltre che brillante mente di Epic Games , ha annunciato una nuova modalità multigiocatore chiamata Beast. Il funzionamento di Beast è esattamente quello dell’Orda, sviluppata per Gears of War 2, e prevede che il gruppo di giocatori umani sconfigga l’esercito controllato dalla CPU. La differenza, sostanziale, sta nel fatto che nella nuova modalità controlleremo le Locuste, quindi “i cattivi” con l’intento di eliminare l’esercito degli umani. Controlleremo praticamente ogni sorta di nemico presente nel gioco, sbloccando progressivamente la possibilità di utilizzo degli elementi più potenti. Si partirà dai Ticker e dagli Abietti per finire addirittura al Berserker che, inutile dirlo, sarà sicuramente più difficile da sbloccare di un Theron Sentinel o un Granadier ma, una volta reso disponibile, darà molte più soddisfazioni. La modalità Beast, se implementata a dovere, potrebbe rivelarsi la vera sorpresa del gioco, andando a incrementare le già altissime potenzialità multiplater del titolo.

Aspettative

Se da un lato, la bontà della campagna è difficilmente messa in discussione, visto l’ampia fiducia riposta in Epic su questo fronte, le aspettative sono tutte concentrate sulla qualità delle partite online. Non si tratta infatti di un problema legato alla qualità delle opzioni di gioco offerte, ma alla loro implementazione pratica e quindi relativo al netcode. Tra i problemi che da sempre hanno afflitto il comparto multigiocatore della serie, il lag nelle sfide online è sicuramente il più frustrante, assieme ai vari trucchi e glitch utilizzati dai giocatori, spesso sfruttando errori di programmazione. Riuscendo a colmare queste lacune, Epic Games potrebbe realizzare uno dei videogiochi più belli e divertenti di questa generazione.

Conclusioni

L’E3 non ha fatto altro che aumentare l’hype che circonda l’ultimo capitolo della trilogia legata a Marcus Fenix e l’esercito COG. Gears of War 3 sta venendo su veramente molto bene e il molto tempo a disposizione degli sviluppatori darà loro la possibilità di migliorare il netcode, probabilmente il comparto più criticato di tutta la saga. La campagna in singolo, affrontabile anche in cooperativa fino a 4 giocatori, promette scintille, con un comparto tecnico ulteriormente rinvigorito e un gameplay affinato da nuove introduzioni. Se tutto andrà per il verso giusto, Epic Games potrebbe firmare una vera e propria pietra miliare per la softeca di Xbox 360, e non solo.