Tutti conoscono il caro vecchio Super Mario , l’idraulico più famoso del mondo, protagonista di innumerevoli giochi targati Nintendo che hanno segnato il panorama video ludico degli ultimi 30 anni. Nell’ormai lontano 1992, nel leggendario ” Super Mario Land 2: Six Golden Coins ” per Game Boy, il nostro baffuto eroe si ritrova davanti per la prima volta alla sua nemesi, Wario, la versione panciuta e gialla del nostro eroe dall’accento italiano. Visto il successo del personaggio, Wario ha acquisito via via sempre più spazio, fino a diventare protagonista lui stesso di numerosi titoli per le varie console Nintendo, primo dei quali il terzo capitolo della saga di ” Super Mario Land “. Nel 2003, Wario ha aperto la sua azienda specializzata in minigiochi, la Wario Ware Inc. , che è stata al centro prima di ” Wario Ware: Mega Microgame$ ” per Game Boy Advance e successivamente di ” Wario Ware: Touched! ” per Nintendo DS. Oggi l'”azienda” dell’antieroe di giallo vestito torna sulla console a doppio schermo Nintendo, con ” Wario Ware: Do It Yourself “.
Minigiochi mon amour
” Wario Ware: Touched! ” era un gioco tanto semplice quanto accattivante. Di altro non si trattava che di una raccolta di minigiochi della durata che va dai 5 ai 10 secondi, in cui con un movimento di stilo (sia esso il “tap” o lo sfregamento ad esempio) il giocatore era chiamato a svolgere compiti strampalati, che vanno dallo srotolare un rotolo di carta igienica al ripulire una finestra appannata, giusto per citarne due tra le centinaia presenti. ” Wario Ware: Do It Yourself ” parte da questa formula collaudata e vincente, proponendo nuovi minigiochi come sempre introdotti da Wario e i suoi soci, visti anche nel capitolo precedente. I minigiochi sono anche qui raggruppati usando come criterio il movimento dello stilo preso in considerazione. La difficoltà, ovviamente, non è nel portare a termine il compito, ma nel capire al volo qual è il modo per compiere l’azione che il gioco indica con l’ermetico indizio fornito all’inizio di ogni round. Per ogni serie di minigiochi si hanno quattro possibili errori e ad ogni round portato a termine con successo la difficoltà aumenta. La novità apportata però da ” Wario Ware: Do It Yourself ” non è nella formula base del gioco, rimasta pressoché invariata, ma nella possibilità, suggerita dal titolo, di darsi al fai da te…
“Mario Paint” anyone?
Era il 1992, e a quell’epoca vedeva la luce tale ” Mario Paint “, videogioco per Super Nintendo che altro non era che il programma di grafica Microsoft Paint trasportato su console, che permetteva di creare immagini, grafica e anche alcuni minigiochi. Questo concetto è stato ripreso e potenziato coi mezzi ora a disposizione in ” Wario Ware: Do It Yourself “. Vero cuore pulsante del titolo, infatti, è l’editor, con cui si può operare sia a livello grafico, lavorando nello Studio, che a livello di meccaniche di gioco, con l’aiuto di Wario in persona. Si può infatti sia colorare gli sprite, modificare i fondali, creare nuove figure, che creare veri e propri minigiochi, andando a incastrare gli elementi creati con quelli già presenti e decidere obiettivi e modalità del minigioco. Un vero e proprio studio di sviluppo, con cui il giocatore può farsi un’idea di come i ragazzi di Nintendo ideano i minigiochi che popolano lo strampalato mondo di Wario. Oltre alla parte visiva e a quella “meccanica” dei minigiochi, si può anche operare sul sonoro, scegliendo la traccia audio che più preferiamo e mixando i sample a nostra disposizione per creare il suono che più ci piace per le nostre creazioni. Tutto l’editor è spiegato attraverso una serie di lezioni che fanno da tutorial, oggettivamente lungo, ma estremamente chiaro e dettagliato, a conti fatti un elemento quasi indispensabile per poter godere appieno di quella che è la punta di diamante del titolo. L’unica pecca che può essere indicata sull’esperienza creativa di ” Wario Ware: Do It Yourself ” è la possibilità di creare solo minigiochi che sfruttano il movimento del “tocco” su schermo. E’ infatti impossibile dare vita a creazioni basate ad esempio sullo sfregamento o il trascinamento, cosa che riduce le potenzialità dell’editor. C’è da dire però che a fronte della profondità di tutti gli altri aspetti che caratterizzano lo strumento di creazione, non è una mancanza che sminuisce la qualità e la creatività del titolo in questione. Nel corso della “campagna” single player, sarà Wario stesso in alcuni momenti a darci dei compiti speciali basati sull’editor, ogni volta che noi ci presenteremo nella sua ditta, la Wario Ware Inc.. Spesso questi compiti ci porranno di fronte ad un minigioco già “in lavorazione” e il nostro compito sarà quello di vedere cosa manca o cosa c’è di sbagliato e operare di conseguenza. Una divertente variazione sul tema che aumenta ulteriormente l’appeal del titolo.
Fai da te, mostra a me
Pensandoci bene, che gusto c’è a creare giochi divertenti, ma che nessuno può vedere? I ragazzi di Nintendo hanno pensato anche a questo: tutti i frutti dell’editor possono essere condivisi passando attraverso il famigerato Centro Distribuzione o tramite la wireless diretta o tramite Internet, per poter mostrare i muscoli del proprio lavoro agli amici o anche chiedere il loro contributo al miglioramento dell’opera. E’ infatti possibile anche modificare i lavori ricevuti, in modo da dare vita a vere e proprie collaborazioni, ad esempio chiedendo l’intervento di un amico più forte in grafica se quello è il nostro punto debole. Un altro uso che si può fare dei minigiochi creati è quello di far fare loro il grande salto sulla nostra TV di casa: ebbene sì, è possibile sfruttare la Nintendo Wi-Fi Connection e inviare i frutti delle nostre meningi alla nostra scintillante Wii e tramite la funzione scaricabile Showcase giocare sullo schermo televisivo di casa utilizzando il Wiimote al posto dello stilo. Anche se può sembrare una feature quasi inutile, il senso di gratificazione che si prova a vedere una propria creatura muoversi e funzionare sullo schermo di casa propria è davvero forte.
Dove osa la creatività
A conti fatti ” Wario Ware: Do It Yourself ” è un gioco davvero singolare. Se già precedentemente il colorato mondo di Wario e i pazzi minigiochi che lo popolano erano estremamente originali e unici nel loro genere, l’aggiunta della possibilità di creare e modificare ciò che di fatto costituisce il gioco, rappresenta un ulteriore passo avanti nell’immersione del giocatore anche in ciò che circonda il gioco, cioè come si arriva al prodotto finito. ” Wario Ware: Do It Yourself ” è una vera finestra sul lavoro degli sviluppatori, proposta in maniera accattivante e vivace. Sicuramente coloro che sono interessati solo ed esclusivamente ad una modalità di gioco single player come quella di ” Wario Ware: Touched! ” troveranno in quest’ultimo un prodotto più rispondente ai loro desideri, ma di fatto la componente creativa di ” Wario Ware: Do It Yourself ” è ciò che lo rende speciale. Sicuramente un gioco che propone un’esperienza diversa dal solito, e per questo altamente consigliato.