Dove tutto ebbe inizio

Dante’s Inferno ha riscosso sin da subito il consenso della maggior parte del pubblico videoludico. La storia accattivante e ispirata (ma solo a livello marginale) alla celebre commedia dantesca, il design dei livelli ricchi di atmosfera e un gameplay intuitivo e divertente (seppur fin troppo scopiazzato da God of War ), hanno innalzato questo action/adventure in terza persona a impedibile titolo di inizio 2010. Ancor prima della sua uscita nei negozi, il team di sviluppo, Visceral Games , aveva annunciato l’arrivo di due espansioni da aggiungere alle gesta dell’eroico crociato protagonista della storia. Da giovedi 4 marzo La Selva Oscura è disponibile sia su Psn che su Xbox Live, al costo di 4.99 euro. Il pacchetto contiene un simpatico costume extra (presente solo nell’edizione speciale) e un vero e proprio capitolo mancante del viaggio di Dante. Più precisamente, l’espansione inizia proprio dopo il video di apertura dell’avventura; il crociato Dante Alighieri si trova nel mezzo di una selva oscura, lontano dai suoi compagni di battaglia e dagli echi mortali della guerra. Qualcosa di sinistro si muove nell’ombra. Ed ecco che senza troppe cerimonie il DLC getta il giocatore nel combattimento contro orribili mostri. Anzitutto salta subito all’occhio il design differente delle creature che, seppur identiche come forma a quelle dell’avventura principale, sono qui caratterizzate da un aspetto più inquietante e infernale. Senza svelare troppi particolari, per non rovinare il piacere della trama principale, basterà dire che Dante dovrà seguire le tracce di un uomo nel bel mezzo della foresta. Il percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo verrà ostacolato non solo dalle schiere di nemici, che appaiono sorprendentemente più resistenti, ma anche da intriganti enigmi ambientali che richiederanno un minimo sforzo mentale per sbloccare i passaggi giusti da seguire. Durante la partita il giocatore ritroverà i propri potenziamenti e i livelli di empietà e santità come li ha lasciati nella partita principale. Ciò che mancheranno saranno invece la maggior parte delle reliquie, le monete e le croci di Beatrice, evidentemente giudicate superflue ai fini della godibilità dell’episodio. Sfortunatamente, la felicità dei primi dieci minuti di gioco si trasforma progressivamente in mera tristezza, quando ci si accorge che per completare l’espansione non occorrerà nemmeno mezz’ora. Il DLC non comprende livelli bensì schermate, piccole arene povere di dettaglio e caratterizzate o da nemici da abbattere o da qualche enigma da risolvere, per poi passare a quello successivo. Nonostante il motore grafico sia lo stesso utilizzato per la versione principale, si ha come l’impressione che gli scenari siano stati volontariamente trascurati. Una nota positiva è rappresentata dall’agolazione delle telecamere, che in questa occasione sono ravvicinate e molto più suggestive durante i combattimenti. Il comparto audio non aggiunge nulla di nuovo a quello già ascoltato, nè le misere e brevi sequenze di intermezzo impreziosiscono la trama con rivelazioni. Da un lato sono apprezzabili i richiami ad alcune figure chiave della Divina Commedia, così come il connubio azione/risoluzione di enigmi che in questo DLC è fortemente marcato. Ma la longevità raggiunge davvero livelli imbarazzanti e probabilmente mai raggiunti nella storia delle espansioni, e penalizza fortemente quei divertenti ma troppo brevi minuti di gioco in compagnia del crociato fiorentino.

Concludendo…

Dante’s Inferno: Selva Oscura non rappresenta altro che una mera operazione commerciale, vittima dell’ormai nauseabonda moda delle espansioni brevi ma fin troppo pubblicizzate. Il suo prezzo è semplicemente ridicolo se rapportato alla qualità del prodotto che, seppur rispettando la storia principale, lo stile e le meccaniche di gioco, dura talmente poco da chiedersi il perché del suo rilascio. Speriamo solo che il secondo DLC, I Tormenti di Santa Lucia , in arrivo il mese prossimo, possa far dimenticare questo increscioso passo falso commesso dai programmatori, che avevano confezionato un titolo standalone già buono di per se, senza bisogno di pillole videoludiche utili solo per riempire il portafoglio, e non certo quello dei giocatori.

CI PIACE
  • I richiami alla Divina Commedia continuano
  • Azione ed enigmi ben amalgamati
NON CI PIACE
  • Longevità ridicola
  • Prezzo troppo alto
  • Consigliato solo ed esclusivamente ai fan più attaccati al gioco
4.5Cyberludus.com

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