Ritorno al continente di Johto Nintendo ha sempre amato far risplendere di nuova luce i suoi titoli più classici: spesso ci siamo trovati di fronte a remake di qualità eccellente, altre volte a prodotti forse di valore un po’ inferiore ma comunque eccellenti per far vivere ai giocatori delle nuove generazioni le stesse esperienze delle quali hanno potuto godere i loro amici “più grandi”. La serie Pokemon non fa eccezione: oltre ai regolari aggiornamenti degli episodi standard (leggasi “Pokemon Giallo”, “Cristallo”, “Smeraldo” e “Platino”) Nintendo ha, nel corso del tempo, proposto anche due remake dei primissimi capitoli, rendendo disponibili su GameBoy Advance “Pokemon RossoFuoco”, ispirato alla versione Rossa, e “Pokemon VerdeFoglia”, che trae spunto invece dalla versione Verde, inedita in territorio occidentale. Il remake si era rivelato avvincente ma, in realtà, privo di quelle modifiche che avrebbero potuto renderlo un acquisto imprescindibile. Dopo questo primo passo, Nintendo ha deciso di offrire ai suoi giocatori la possibilità di un nuovo tuffo nel passato con “Pokemon Heart Gold” e “Pokemon Soul Silver”, rimaneggiamenti di “Oro” e “Argento”. Si è tanto parlato del dispositivo contapassi che forse vi sarà allegato e della presenza di tantissimi Pokemon leggendari ma questa volta vogliamo andare oltre, appagati e istruiti da oltre 15 ore di gioco della versione giapponese, uscita già da qualche tempo.
Un fedele amico alle spalle L’avventura comincia nella stessa maniera dei vecchi titoli: il professor Elm è pronto a regalarci un Pokemon per iniziare il nostro viaggio e, nel farlo, assisteremo al furto di uno dei tre mostri da parte di un misterioso ragazzino. Ad aggiungersi alla combriccola, però, sarà un secondo personaggio, il proprio rivale (maschio o femmina a seconda del sesso scelto dal giocatore) il quale, però, utilizzerà Marril come mostro iniziale piuttosto che uno dei tre classici. Una volta ottenuto il proprio Pokemon ci si può incamminare intrepidamente nell’erba alta e subito si nota un particolare: il Pokemon cammina con noi dietro le nostre spalle! Ricordate il piccolo Pikachu nella versione gialla? Esattamente come il lucente topo elettrico, il primo Pokémon del nostro Team (quindi qualunque Pokemon possibile) si divertirà a seguire e noi potremmo interagire con lui per scoprire le sue condizioni e il suo livello di felicità! Altra differenza riscontrabile, inoltre, sta nel menù di gioco, non più a tendina ma “spalmato” sul touch screen in modo tale che ogni funzione (Pokedex, Pokemon, Oggetti, PokeGear ecc. ecc.) sia accessibile con un veloce tocco di pennino. Sullo schermo inferiore, inoltre, potremmo scegliere se utilizzare o meno le scarpe da corsa e potremmo posizionare due Oggetti Base (come la bicicletta o la canna da pesca) assegnandoli a due tasti azzurri: in questo modo avremmo, appunto, accesso a due oggetti contemporaneamente senza dover aprire il menù per utilizzarli. Ogni sezione del menù è ristrutturata completamente: il Pokedex acquisisce una comoda forma a “calendario”, i dati dei Pokemon sono divisi nei due schermi invece che sul solo schermo inferiore e perfino le tasche dello zaino sono più rapide da controllare! Tra gli Oggetti Base, inoltre, fanno la loro comparsa alcuni inediti tra i quali spiccano un Porta Ghigocche (le simil-bacche utili a creare nuove Pokeball) e un vaso portatile per coltivare fino a 4 piante di bacche standard senza dover ricordarsi dove sono posizionate le aiuole! Il PokeGear, invece, mantiene le sue funzioni di mappa, radio e cellulare (ognuna con ovvi miglioramenti), oltre a una nuova funzione che permette di modificarne l’estetica a seconda dei propri gusti.
Le Pokelimpiadi Una volta esaminate tutte le novità delle quali abbiamo discusso e considerate le ovvie aggiunte che rendono il gioco compatibile con la Wi-Fi Connection, è necessario concentrarci su quella che è, forse, la più grossa rivoluzione di tutta la serie Pokemon: il “Pokethlon”. Accedendo a un palazzo-colosseo posto fra due città è possibile iscrivere il proprio Pokemon a degli eventi sportivi, divisi in serie di tre ognuno: ogni Pokemon possiede cinque diversi valori relativi agli sport, indicati da delle fasce da una a cinque stelle. A seconda del numero di stelle sarà bene scegliere i nostri Pokemon in relazione alle prove che dobbiamo compiere, siano esse di velocità, forza, resistenza ecc. ecc.. Una volta iscritti tre Pokemon del nostro Team a una serie di eventi, noi dovremo impugnare il pennino e prepararci a sudare! Finalmente all’interno di un gioco della serie “Pokemon” sono state inserite alcune sessioni di pura azione, le quali garantiscono una incredibile varietà di gioco in quanto ogni Pokemon possiede le sue statistiche personali! Come se non bastasse, completando la mole di eventi, è possibile ottenere alcuni certificati di vittoria e una serie di punti spendibili all’interno del colosseo per acquistare ghigocche o altri oggetti rari, i quali cambiano quotidianamente! Come se non bastasse, un Pokemon può mutare le proprie statistiche con l’allenamento o attraverso dei frullati di ghigocche, siano essi acquistati o prodotti da noi con il nostro frullatore personale! E’ chiaro che non tutti i frullati “escono col buco”, quindi nel somministrarli ai nostri mostri è necessario tenere conto dei loro gusti, degli ingredienti scelti e delle statistiche che vogliamo aumentare o diminuire (nel caso dovessimo equilibrarle).
Conclusioni I due nuovi episodi della serie “Pokemon” sembrano voler fare un salto oltre l’immaginazione del giocatore, proponendo novità su tutti i fronti e una nuova modalità ricca di azione, assolutamente inedita per gli allenatori di tutto il mondo! Questo remake sembra essere studiato non tanto per togliere ancora delle banconote dalle nostre tasche ma per intrattenere con una ricetta già vista ma, allo stesso tempo in modo totalmente nuovo. Tipico dello stile Nintendo, direte voi, ma non bisogna generalizzare nulla: un prodotto non va mai giudicato per una storica eccellenza ma per quello che è, osservando minuziosamente tutto ciò che offre. E a quanto pare Nintendo lo sa e ha saputo dimostrarlo magistralmente in questi due nuovi titoli, che l’occidente attende con incredibile ansia!