Introduzione
La Seconda Guerra Mondiale è stato un evento terrificante nella storia dell’umanità.
Spesso libri di storia e film non riescono a dipingerne i tratti reali, trasformandola in una serie impersonale di date o in una battaglia epica tra candidi eroi senza paura e temibili cattivi dall’accento troppo gutturale. Nessuno dovrebbe dimenticare l’olocausto, dipinto dal sangue di milioni di innocenti, dalle radiozioni di armi di distruzione di massa, dalle urla di agonia e dolore di persone comuni disposte a combattere nell’Inferno creato dagli uomini.
Nel mondo dei videogiochi, la Seconda Guerra Mondiale ha sempre affascinato ed è stata proposta più volte sotto differenti punti di vista: a volte per riproporre l’esperienza in prima persona; altre come base per uno sviluppo di eventi completamente differenti da quelli reali, narrando di improbabili esperimenti nazisti che hanno sconvolto la normale vita di tutti i giorni; altri per far vivere l’esperienza di vari simulazioni; e altri ancora come ambientazione di strategici bellici.
La THQ, famosa per la pubblicazione di strategici in tempo reale di grande successo, non è da meno.
Dalle fatiche della Relic Entertainment nasce così, nel tardo 2006, la serie “Company of Heroes”, RTS ambientato nel secondo conflitto mondiale, che ha riscosso pieni voti dalla stampa specializzata e dai suoi fan. “Opposing Force”, presentato al pubblico nel tardo 2007, è l’espansione ufficiale della serie pronta ad aggiungere due nuove armate, due nuove campagne in singolo, e nuove strategie.
Gameplay
Innanzitutto, il titolo della THQ, è uno “stand-alone”, ossia un data-disk che non necessita del primo gioco della serie per poter esser vissuto.
Il cuore dello schema di gioco rimane quello classico: “Company of Heroes” è un pò il nonno dell’attualissimo “Dawn of War II” (di cui potete trovare una recensione qui ), per cui molte delle caratteristiche del titolo sul mondo di Warhammer 40k, sono state ereditate da questo titolo di grande successo.
Per fare alcuni semplici esempi, entrambi permettono alle unità di cercare ripari nel terreno circostante, per poter usufruire della maggiore protezione ed avere la meglio sui nemici; così come la necessità di una gestione oculata delle singole unità che garantisce la sopravvivenza e la vittoria.
Tuttavia, sebbene i due titoli siano RTS, “Dawn of War II” ha, come punti di forza, l’immediatezza, l’azione e il brand di Warhammer 40k, mentre la serie “Company of Heroes” fa della riflessione e della strategia il cuore di ogni battaglia.
In genere, nella campagna in singolo, si viene richiesto al giocatore di comandare le proprie unità per penentrare in pieno territorio nemico, rafforzare le difese e, lentamente, conquistare la mappa fino ad espugnare la base avversaria. Ogni azione e decisione, necessuta dell’acquisizione delle informazioni sul territorio nemico, seguita dalla riflessione e dall migliore intervento possibile in uno scontro adrenalinico pieno di sorprese. La tattica ha un ruolo così importante che il semplice tuffarsi nell’azione bendati e privi di intelligence, si riflette sulla sconfitta assicurata.
La mappa è suddivisa in differenti aree, ciascuna conquistabile se si entra in possesso del punto di controllo al suo interno. Ogni punto di controllo è in grado di fornire una delle tre risorse principali concesse al giocatore: la manodopera, le munizioni ed il carburante. Per poter godere degli introiti è necessario che l’area sia collegata a quella in cui risiede la base operativa. Questo implica che una qualsiasi incursione in pieno territorio nemico, ha il potenziale di spezzare il “collegamento” tra aree e, di conseguenza, di interrompere parzialmente o completamente il flusso delle risorse.
Le diverse unità a disposizione del giocatore si suddividono principalmente in due grandi categorie: la fanteria e i corazzati. La prima è composta da squadre di giovani militari specializzati, con i vantaggi di avere un’ottima mobilità e di poter sfruttare, a proprio vantaggio, la morfologia del territorio; tuttavia, se sono sotto fuoco pesante, non possono far altro che cercare un riparo per salvarsi la vita o fuggire. La seconda categoria ha il vantaggio di non subire gli effetti di un fuoco concentrato, di riuscire letteralmente a sfondare quasi ogni ostacolo e di potersi difendere facilmente da mitragliatrici di ogni genere grazie alla spessa corazza; tuttavia ogni colpo anti-carro diretto ai lati o sul retro del veicolo è capace di causare ingenti danni, sia alla corazza che ad elementi specifici della struttura del mezzo.
Gli edifici disponibili sono in numero ridotto e servono principalmente per arruolare le unità; quest’ultime sono in grado di dar vita ad un ingente numero di fortificazioni come bunker, filo spinato, artiglieria, campi minati, differenti postazioni di difesa, etc.. etc.. Ogni unità può essere equipaggiata con una vasta gamma di armi per specializzarla in un campo ben preciso; ad esempio può concentrarsi nell’esplorazione o nell’assalto alla fanteria. Interessante è l’approccio con cui le truppe attraversano i territori; le aree neutrali o sotto il controllo dell’avversario, vengono esplorate dalle unità appiedate con fare circospetto ed attento, diminuendo quindi la loro andatura.
Sparsi per la mappa sono presenti differenti strutture, abbandonate e non, presidiabili dalla fanteria per esser utilizzate a puro scopo difensivo o rese delle vere e proprie caserme. Spesso, un cecchino ben posizionato può fare la differenza e risultare quasi impossibile da stanare.
Ad ogni singola squadra può esser assegnato un sergente, in grado di aumentarne le caratteristiche e l’efficienza; inoltre, l’unità capitano ha il potere di elargire dei bonus all’intera area in cui è schierato.
Con il procedere delle battaglie, le unità acquisiscono esperienza e raggiungono differenti livelli di anzianità; anche l’avatar del giocatore, il comandante, anche se non è presente in campo acquisisce esperienza da utilizzare per percorrere uno dei tre rami di abilità messi a disposizione dal titolo; ad ogni nuovo livello è possibile sbloccare poteri speciali come il poter richiamare differenti aerei per un supporto balistico o per una pura e semplice esplorazione.
A questo schema di base, comune a tutta la serie, si aggiungono le novità introdotte in “Opposing Force”.
I due schieramenti aggiuntivi, accompagnati dalle relative campagne a giocatore singolo, sono composti dalle truppe del Regno Unito e dalla Panzer Elite tedesca.
Le truppe anglosassoni sono molto particolari. Innanzitutto possiedono un quartier generale mobile, in grado quindi di seguire l’evolversi della battaglia e di migliorare la produzione di risorse nel territorio in cui è schierato; gran parte degli scontri inglesi si basano sull’utilizzo di trincee, armi fisse ed artiglierie.
Anche la Panzer Elite tedesca si distingue per le nuove metodologie di ingaggio; in effetti gran parte delle unità di questo schieramento ruotano intorno al concetto di “guerra in movimento”; fanteria e semicingolati continuano ad attraversare il campo di battaglia seminando il panico nelle file nemiche. Il tutto rigorosamente accompagnato dal fuoco di supporto aereo della “Luftwaffe”.
Il mutiplayer merita un piccolo capitolo a parte perchè sfoggia con grande maestria il divertimento allo stato puro. La serie offre un completo supporto online con statistiche, tornei e sfide. Inoltre, la soddisfazione e le difficoltà di affrontare un avversario umano, moltiplicano il piacere che questo titolo ha da offrire. Qualsiasi amante della strategia in tempo reale potrà apprezzarne le qualità.
Grafica e Sonoro
Sebbene la serie di “Company of Heroes” abbia quasi due anni sulle spalle, ha ancora un comparto grafico in grado di difendersi egregiamente. I modelli sono curati nei minimi dettagli ed animati con maestria. Gli effetti particellari, quasi onnipresenti, dipingono i cieli dello scontro per scatenare l’inferno sul campo di battaglia. Le texture sono realistiche e le mappe sono perfette in ogni particolare, quasi in modo maniacale, e studiate per offrire il miglior scontro possibile. Due anni fa, il motore grafico richiedeva una macchina di fascia alta per poterne godere in tutta la sua gloria, ma al giorno d’oggi questo mancanza svanisce.
Il sonoro accompagna il giocatore negli scontri e rievoca tutti gli elementi di una guerra in corso. I fischi dei bombardamenti, gli urli delle truppe, il fuoco incessante di una mitragliatrice; tutto è plasmato a regola d’arte. Gli effetti permettono addirittura, ai giocatori più attenti, di avvertire l’arrivo di cingolati anche se coperti dalla “Fog of War” (la “nebbia” che impedisce di vedere un’area se non è presente un’unità che fornirsce al giocactore l’intelligence necessaria).