Cyberludus ha raccolto le risposte ufficiali di Daedalic Entertainment, Brawsome, Amanita Design, Colibri Games e CBE Software in merito allo scandalo che ha investito Lace Mamba Global, circa il mancato rispetto degli accordi commerciali – pagamenti, reports e vendite in territori non autorizzati – legati a diverse avventure grafiche. Dopo la notizia apparsa su Gamasutra, gli stessi esponenti delle società hanno accettato di rispondere ad alcune nostre curiosità, di cui si sono fatti portavoce Sergei Klimov, Direttore dei rapporti internazionali di publishing presso Daedalic Entertainment, e Andrew Goulding del team Brawsome. Sergei ci ha detto la sua in merito alla risposta ufficiale di Lace Mamba – e Jakub Dvorský concorda appieno per conto di Amanita Design – per poi chiarire la posizione dell’azienda tedesca in merito a tutta la situazione che ruota attorno alla vicenda. Anche Colibri Games ha voluto dire la sua tramite le dichiarazioni di Andrey Arutyunyan.

Se si desidera leggere l’intervista originale (in lingua inglese) leggere questo articolo

Qual è la posizione e la riflessione di Daedalic Entertainment, Amanita Design, Colibri Games e tutte le altre società coinvolte, dopo la risposta ufficiale di Lace Mamba Global apparsa il 12 Febbraio sul sito ufficiale?

Daedalic: Lace Mamba Global non ha fornito nessuna risposta ai problemi che abbiamo delineato: la mancanza di completezza e verità delle segnalazioni oltre che i mancati pagamenti sui debiti insoluti per prodotti che sono stati venduti e distribuiti con il logo di Lace Mamba Global sulle scatole. Precisiamo che la loro azienda è "on fire", dicono che la prossima volta che andranno al supermercato, sono certi di riportare del latte? Il loro comunicato non ha fornito alcuna soluzione ad Amanita Design, al quale devono una notevole quantità di diritti. Non ci si può spiegare come mai Amanita Design non debba aspettarsi il pagamento della vendita di Machinarium nei Paesi in cui gli sviluppatori non l’hanno mai autorizzata. Continueremo la nostra crociata pubblica per il fair play fino a quando ogni situazione sarà risolta o fino a quando le società che violano il copyright non saranno chiuse dai tribunali.

Colibri: Come sapete grazie alla lettera pubblica, abbiamo stipulato un accordo con LMG, grazie al quale si impegnano a terminare ogni discorso legato a pagamenti e diritti entro il 15 Marzo. Oggi abbiamo già ricevuto un primo pagamento.

Restando nel mercato delle avventure grafiche, credi che ci siano altre società come Lace Mamba Global che non rispettano gli accordi? Daedalic ha avuto problemi simili in passato?

Daedalic: Ci sono un paio di società che considerano normale amministrazione non pagare gli sviluppatori o pagarli in ritardo fino a quando non arriva una lettera di disdetta che potrebbe minacciare la loro contabilità. Tutto ciò è spiacevole, ed è una delle cause principali dei tanti problemi che ha il nuovo modello aziendale assunto nell’industria dei videogame: la posizione di un editore/distributore seduto su un mucchio di soldi e che utilizza tale controllo sulle finanze per sfruttare i team developer è assolutamente distruttiva, e noi combatteremo contro tale sfruttamento ovunque potremo.

Normalmente, due cose complicano ulteriormente tali questioni: la prima è che la maggior parte degli studi sono organizzati da persone creative, persone che vogliono sviluppare giochi e non certo combattere nei tribunali. Pertanto, è decisamente difficile che uno sviluppatore che vive in un monolocale abbia un suo avvocato, magari anche a tempo pieno, che si occupi di queste faccende. La seconda è che a nessuno piace essere in una posizione conflittuale, e tale psicologia è sfruttata ovunque da etiche commerciali ad hoc, tra cui la nostra industria. Tutto questo significa che quando gli sviluppatori vengono ingannati o privati delle royalties che gli spettano di diritto, nella maggior parte dei casi non sono attrezzati per affrontare la situazione né dal punto di vista aziendale né da quello emotivo.

Nel mio caso – ovvero di Daedalic – siamo un raro caso di studio fondato da persone creative, ma anche con molta esperienza in campo editoriale, ed ora che ho aderito al team internazionale di Daedalic e che nelle ultime settimane sono alla "pulizia stalle", mi stupisco delle cose che scopro. Proprio oggi ho parlato con un’azienda che ci deve qualche migliaia di euro per la distribuzione, e la loro prima risposta è stata che non sanno nulla di tale debito. Quando ho inviato loro una copia del contratto e una della fattura, hanno detto: "non abbiamo mai rilasciato il vostro gioco". Infine, quando gli ho inviato una foto del gioco acquistato in un negozio nel loro Paese (che vende versioni retail) mi hanno risposto: "sei aggressivo, non parleremo con te, bye-bye". La maggior parte degli sviluppatori che conosco, a questo punto, direbbero: "va bene, cerchiamo di dimenticare questa brutta esperienza". Io, invece, ho informato questa società che hanno tempo fino a lunedì per darci quanto dovuto, altrimenti chiameremo a rappresentarci un buon avvocato che lavora nel loro Paese. Ti aspetteresti che dopo avermi detto "bye-bye" la società non avrebbe più risposto?ma in realtà sono tornati subito – dopo aver letto la nostra volontà di intraprendere azioni legali – e molto educatamente ci hanno chiesto due giorni per risolvere questo disguido. Per mia esperienza, ogni volta che il vostro studio è attaccato o abusato, dovete considerarlo come una guerra e combattere per il vostro studio con tutte le armi a disposizione. Per citare Fight Club "non voglio morire senza cicatrici".

Colibri: Abbiamo circa 40 contratti con altri publisher, ma non abbiamo avuto questa esperienza.

Questa brutta vicenda influenzerà i vostri piani di marketing?

Daedalic: Daedalic è uno studio forte, e non siamo stati influenzati da tutto ciò. Dopo una settimana di discussioni bollenti tramite posta elettronica, abbiamo raccolto i soldi da Lace Mamba Global ed ora siamo focalizzati nell’offrire il nostro supporto agli altri studi per ottenere le loro quote. Per quanto riguarda la produzione, il lavoro sui nostri progetti procede come da previsioni e siamo pronti a mostrare 5 videogame, di cui due non ancora annunciati, al prossimo GDC di San Francesco che si terrà a Marzo.

Colibri: Su questo punto, siamo nella stessa situazione di Daedalic. Speriamo di raccogliere la seconda parte del denaro dall’accordo con LMG, per poi dimenticare tutta questa faccenda.

Alla luce di tutto, possiamo affermare con assoluta certezza che tra voi e Lace Mamba Global non vi sarà più alcun legame?

Daedalic: Assolutamente, e posso dire che non solo eviteremo qualsiasi contratto con loro, ma eviteremo anche qualsiasi lavoro in cui sono coinvolte determinate figure di Mamba Games – Jason Codd, Damian Finn, ecc?

Colibri: Sì, certamente. Per noi è stata una brutta esperienza lavorare con questo publisher e non pensiamo ci farà piacere ripeterla nuovamente.

La nostra comunità è davvero dispiaciuta per il cattivo trattamento riservato agli sviluppatori implicati nella vicenda. Hai paura che tutto ciò scoraggerà gli sviluppatori più giovani?

Colibri : Mi piace pensare che questa storia possa servire come vaccino per gli giovani sviluppatori dal firmare accordi con publisher senza prima considerare la loro reputazione, ed è una cosa essenziale, una pratica che li renderà più forti. Posso affermare ciò per Daedalic – a maggior ragione, se qualche sviluppatore avrà mai bisogno di una testimonianza su un’altra società con cui abbiamo stretto un accordo in passato, non esiti a chiedere. Lo stesso vale per qualsiasi sviluppatore indipendente, perché ci sentiamo sullo stesso piano e siamo tutti disposti ad aiutarci a vicenda per evitare di commettere errori ovunque si possano evitare. Ci piacerebbe vivere in un settore con tante squadre forti composte da menti creative che producono emozionanti titoli originali. Se Daedalic può aiutare attraverso la condivisione delle proprie esperienze commerciali, allora è qualcosa che faremo sempre.

Colibri: Colibri era un piccolo team con il primo titolo sviluppato, The Tiny Bang Story, quando ha stipulato un contratto con LMG. Per noi era molto importante sapere che Amanita e Daedalic avessero già lavorato con LMG, considerata la grande fiducia che nutriamo verso la loro esperienza. Sfortunatamente, né loro nè noi abbiamo indovinato il partner. Ora che abbiamo un po’ di esperienza possiamo offrire consulenza agli sviluppatori più giovani!

Anche CBE Software ha riassunto la sua situazione con una dichiarazione di Jan Kavan:

Attualmente stiamo aspettando da LMG la nostra relazione "corretta" delle royalty, in quanto quella originale era piena di palesi errori. Ho promesso ad LMG che se non riescono a fornirci la relazione corretta entro mercoledì prossimo, saremo costretti a rendere pubblica una nuova storia, anche se abbiamo PROVATO a risolvere pacificamente le cose, ma LMG non era riuscita a darci i dati corretti, dimostrando, infine, che non sono sincere le loro dichiarazioni.

La nostra situazione è semplice: ci siamo pagati la nostra fattura di anticipo tasse (che ha coperto a malapena le spese legali per una lettera di disdetta) e siamo in attesa di ricevere il report delle royalty per il periodo Marzo 2012 – Gennaio 2013 (che è il periodo in cui LMG ha venduto J.U.L.I.A). Solo allora sapremo se pagano o no?

Infine, la dichiarazione ufficiale di bitComposer, rilasciata da Wolfgang Duhr.

Posso confermare che abbiamo problemi simili con la Società originale, Mamba Games. Quando abbiamo avviato la nostra Società nel 2009, Mamba è stato uno dei primi partner con il quale abbiamo firmato alcuni diritti per i prodotti: Outcry, Scorpion e Void in diversi Paesi. Una volta inviati i diritti a Mamba, i pagamenti rimanenti sono stati elargiti e non abbiamo mai ricevuto report delle royalty. Provammo a contattare Mamba Games senza successo. Abbiamo dunque chiesto un procedimento di ingiunzione di pagamento europeo da un Tribunale, che ci è stato concesso. Dopo l’annuncio che Mamba Games e Lace Group avevano formato una nuova Società chiamata Lace Mamba Global, abbiamo tentato di contattare nuovamente LMG senza mai ricevere una risposta, sebbene continuassero a spedire i nostri prodotti con la loro etichetta.

Dal momento che gli incassi per bitComposer erano andati molto bene grazie ad altri progetti di successo, abbiamo deciso di focalizzarci su attività reali, incaricando una Compagnia esterna di recuperare il pagamento, senza successo finora, dal momento che la struttura aziendale tra Mamba, Lace Mamba e Lace Grup sembra essere davvero poco chiara e non riflette l’originale comunicato stampa emesso da Mamba/Lace. Dopo la lettera aperta, abbiamo deciso di sostenere il caso non solo sul lato PR ma anche sul lato economico per le spese legali, in modo da rafforzare la posizione di tutti gli altri sviluppatori. Tuttavia, dopo la recente dichiarazione, speriamo ancora che Lace Mamba sia disposta a risolvere la situazione senza che si rendano necessarie altre azioni.

Di seguito, il comunicato ufficiale (riguardante la nascita di Lace Mamba Global, ndr) che tuttora può essere recuperato dal profilo Linkdln e che fu mandato a diversi media.

About LACE Mamba GLOBAL

Mamba Games are excited to announce that they have formed a partnership with the UK’s leading DVD distribution company Lace Group (DVD and game publishing, sales and distribution business) to create a multi global video games publishing company.

The new company, trading as Lace Mamba Global (LMG), will combine all areas of expertise including acquisition, product development, in-house development, UK and global sales/distribution, marketing and PR. All global sales will be handled in-house along with games acquisitions and marketing. The adventure brand Odyssia will fall under the LMG umbrella and the group will continue to drive forward and bring high level and highly anticipated adventure games to the market.

Lace Mamba Group head office will be based in Brighton East Sussex with already established offices in London, LA and Paris.

The formation of the new company signals the ambition of the new group to accelerate the move into the next generation market with development already in progress on the Xbox360 console and discussions with various development houses in progress for Playstation 3.

Per eventuali dichiarazioni ufficiali in seguito a questo articolo, scrivere a: angelo.bruno@cyberludus.com

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