Di nuovo Nintendo 3DS. E’ come se in questo periodo questa console stesse incontrando un nuovo, felice risveglio. E questa volta si tratta davvero di un risveglio col botto e da tutti incredibilmente atteso: quello della serie Paper Mario. Nati su Nintendo come pseudo-sequel di Super Mario RPG, i titoli della serie Paper Mario si sono erti sul pubblico come grandissimi giochi di ruolo, offrendo una storia divertente a approcciabile, mai capace di prendersi troppo sul serio, senza dimenticare la profondità tipica di questo genere e arrivando in questo modo ad una esperienza di gioco estremamente intrigante ed innovativa. Dopo il salto nel vuoto di Super Paper Mario, forse troppo diverso per essere davvero amato, la serie ritorna alle sue origini di meditazione e attenzione proponendo una sfida di esplorazione e combattimenti a turni in una salsa completamente nuova? Perché carta e cartone, questa volta, non sono sufficienti… Ci vogliono anche dei pratici attacca-stacca per decorare il tutto! Questo è Paper Mario: Sticker Star!

Un festival rovinato?

Nella città di Decalcopoli si sta celebrando una grande festa: dopo anni, la cometa Sticker sta passando di nuovo vicino alla Terra e sarà possibile ammirare tutto il suo splendore nuovamente! Per questo tutti i Toad sono in festa e la principessa Peach ha preparato una grande celebrazione? Non fosse che Bowser vuole di nuovo rovinare tutto come al solito! Nel tentativo maldestro di rubare la cometa, infatti, il re dei Koopa viene travolto dalla sua energia e trasformato, in questo modo, in un tiranno ancora più potente! Come per una sorta di istinto di autodifesa, la cometa si divide in tanti frammenti e si sparge per il regno? La festa è rovinata e Bowser, non contento, approfitta dello scompiglio per rapire nuovamente Peach! Mario, purtroppo, incapace di combattere i nuovi poteri acquisiti dal malvagio tartarugone, non riesce a fare altro che stare a guardare? Fino a che, tra le macerie del grande palco, appare Corinne, una piccola corona senziente guardiana della cometa Sticker. Grazie al suo album magico, Mario può partire per una grande avventura a colpi di adesivi: la cometa attende di essere ricomposta e solo un piccolo idraulico di carta può risolvere la questione!

Ragionare con la carta in mente

E’ già capitato altre volte, e fra le ultime può venire in mente Kirby e la Stoffa dell’Eroe, di dover approcciare un titolo con un ragionamento ?materialistico’; è strano vedere un simile termine in una recensione ma il perché risulta immediatamente evidente: il mondo di gioco che si espande ai limiti di Decalcopoli è composto completamente di carta e cartone colorato e tutti i nemici sono creature viventi in due dimensioni, capaci di piegarsi, appallottolarsi, accartocciarsi e appuntirsi a seconda delle necessità. E’ per questo che, per ogni singolo adesivo che si stacca o nemico che si approccia, bisogna ?ragionare con la carta in mente’, pensando a tutte le plausibili reazioni fisiche senza dimenticare tutto quello che abbiamo imparato in quasi trent’anni di viaggi nel regno dei funghi. Mario, più buffo che mai, corre per luoghi enormi, siano essi pianure verdeggianti o vasti deserti, ognuno diviso in alcuni livelli disposti su una mappa: in ogni livello è nascosto un frammento minore della cometa, da raccogliere per poter proseguire nella ricerca degli Sticker Reali che stanno donando all’esercito di Bowser poteri sopra ogni immaginazione cartacea. Mentre vaga saltellando e picchiando col suo martello, Mario può avvicinarsi ai nemici cautamente per iniziare delle battaglie a turni e da questo punto in poi tutto il fascino del collezionare adesivi sugli album diventa finalmente carne! Subito si rimane sorpresi di non incontrare i soliti comandi ?attacco’, ?difesa’ e ?oggetti’, come a rimarcare che non siamo di fronte al solito RPG: tutto, infatti, poggia sulle potenzialità di ogni singolo adesivo, utilizzabile una sola volta: ci sono salti, martelli, gusci, bombe, fiori di fuoco e di giacchio insieme a tutti i potenziamenti e costumi che hanno dato gloria al regno dei funghi in passato, e ognuno di essi possiede varie incarnazioni, dalla più debole (scarna o consunta) a quella più forte (iridata). Selezionare una azione e osservarne il corso sullo schermo non è sufficiente in quanto, per ottenere i risultati migliori, è necessario premere a tempo determinati tasti, come vuole la tradizione della serie: in questo modo si può ottenere un esito migliore per la battaglia, garantendo un maggiore guadagno di monete. Dopo aver sconfitto i nemici, siano essi volanti, a terra, distesi, appuntiti o piegati, coraggiosi o codardi, si ritorna all’esplorazione ma senza guadagnare esperienza; sembra che tutto questo possa tramutare il gioco in una avventura superficiale ma, col tempo, ci si accorge che ogni combattimento vive di un suo significato preciso: senza adesivi non si combatte, per comprare gli adesivi ci vogliono le monete, senza combattere non si ottengono monete o adesivi migliori o particolari; si tratta di un circolo virtuoso di grande effetto che obbliga il giocatore non solo a pianificare ogni mossa durante il combattimento ma a scegliere cautamente quali nemici attaccare durante l’esplorazione con una coscienza costante di quali adesivi si posseggono in quel preciso momento. L’evoluzione di Mario si registra, comunque, nella statistica dei Punti Vita, aumentabili grazie a diverse missioni secondarie e ad esplorazioni oculate nei luoghi più impensabili. Durante l’esplorazione si possono trovare alcuni bizzarri oggetti tridimensionali, tratti dal mondo reale e avulsi a quasi tutti gli abitanti della zona: per questi la regola del ?ragionare con la carta in mente’ assume un valore ancora più profondo, in quanto, per utilizzarli, basterà capire come la carta reagirebbe realmente rispetto all’oggetto sfoderato dal nostro baffuto eroe! E’ una profondità curiosa e unica che ben si sposta con l’ambientazione tutta! Una ambientazione che può considerarsi più che mai dinamica, oltretutto: come se non bastasse, infatti, grazie ai poteri di Corinne ci si può allontanare dallo scenario e guardare tutto come una grande fotografia sulla quale incollare ritagli e adesivi? I quali prenderanno, di volta in volta, vita per aumentare le loro capacità e scatenare sullo schermo reazioni divertenti e inaspettate!

Sorprese dall’infanzia

Guardando agli scenari e alle situazioni di Paper Mario: Sticker Star, a tutta quella carta e quel cartone, ai fili che lasciano dondolare le nuvole colorate di tinte pastello (in tutti i sensi) viene quasi da pensare che, anche noi, eravamo capaci di tanto quando eravamo piccoli. Molto del piacere ludico di questo gioco sta proprio in questo: sorprendere grazie alla sollecitazione di questi ricordi della nostra infanzia, giocare con il classico stupore bambino che Nintendo tenta sempre di stimolare, spesso con enorme successo. Questa volta non è diverso e capita spesso e volentieri di rimanere a bocca aperta di fronte a una reazione, a un effetto domino insolito, a un uso dei colori geniale nella sua semplicità estrema. Questo vale per i saggi utilizzi della grafica e dell’ottima terza dimensione (più simile a una parallasse dove viaggiano, a profondità diverse, molti oggetti più che mai bidimensionali), per la colonna sonora che si trasforma in note fischiettate quasi come un gaudente automatismo e per la volontà piena di regalare un’esperienza di divertimento genuina e per tutti in ogni angolo di gioco. E pazienza se ogni tanto ci si perde e i livelli si allungano un po’ (purtroppo succede abbastanza spesso): pensiamo a questo mondo che ci è dato come a un gigantesco album di figurine dove tutto prende vita e forma nuove a seconda delle nostre scelte. Dopo Kid Icarus Uprising, questo è senz’altro il gioco più ?Nintendo’ per il nostro 3DS? E siamo ben felici di accoglierlo anche, e soprattutto, per questo!

Conclusione

Paper Mario: Sticker Star prende tutto il bello che Nintendo può offrire e lo incolla su un foglio colorato pieno di azione ed avventura, strategia e scelte difficili, pronto per essere vissuto da tutti senza remore. Un foglio con alcune pieghe e diverse imperfezioni che non riescono minimamente a rovinare una meravigliosa visione di insieme, dove tutto scorre quasi senza intoppi, mentre, di nuovo, la luce rossa del Nintendo 3DS è l’unico agente che obbliga il giocatore alla pausa. Esplorazione, sperimentazione, tentativi mossi da una curiosità semplice: sono ingredienti che Nintendo conosce bene e che qui non mancano. Forse non siamo ai livelli di profondità di alcuni celebri predecessori, ma sta a noi prendere questo foglio e incollarci sopra tutte le nostre esperienze ludiche (badate bene, non necessariamente VIDEOludiche) pregresse per trasformarlo nel fondamento di un divertimento genuino, con alti meravigliosi e bassi dimenticabili. Il tira-molla del ?celo-manca’ diventa un’avventura coi fiocchi: il sogno di molti? Solo chi è disposto a sacrificare una dimensione può venirne a conoscenza.

CI PIACE
- Il sistema degli sticker richiede una buona dose di ragionamento e gestione delle risorse\n- Tecnicamente impetuoso: tinte accese e musiche gioviali creano un'atmosfera impareggiabile\n- Una volta che si inizia a giocare si poserà il 3DS solo a batteria conclusa\n- Meravigliosa abbondanza di momenti di 'Stupore Nintendo', spesso legati al ragionare 'con la carta in mente'
NON CI PIACE
- Alcuni potranno trovare le differenze coi comuni JRPG difficili da approcciare\n- Non sempre è chiaro cosa bisogna fare per proseguire, anche se si riesce a procedere per tentativi innocui
Conclusioni
Paper Mario: Sticker Star è un titolo forse meno profondo del solito ma estremamente divertente e gioioso: è una gioia tipica Nintendo che sorprende e stupisce con un comportamento vivace e diverse scelte stilistiche allettanti e genuine. Grazie agli adesivi, l'impianto di gioco riesce a differenziarsi meravigliosamente: Nintendo grazie il suo 3DS con qualcosa che, finalmente, ha i riflessi della sua filosofia felice!
8.5Cyberludus.com
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