Mentre tra gli scaffali s’affollano titoli che propongono livelli di realismo fin’ora mai raggiunti, come Forza Motorsport 4 e F1 2012, i ragazzi di Nadeo proseguono la propria incosciente corsa “contromano”, forti della nutrita schiera di fan pronta a supportarli e di un gameplay rodato e ben congegnato, quello di Trackmania, che a dispetto della propria semplicità risulta uno dei meglio riusciti di sempre, nonché una vera e propria rarità persino nel genere dei giochi di guida arcade. È proprio sulla falsariga dei propri illustri predecessori, quindi, che Trackmania 2 Canyon scende in pista, stavolta abbracciando un’ambientazione arida e rocciosa, per la gioia di tutti i fanatici di record e statistiche là fuori, nonché la ricca comunità di modder che da sempre ha costituito la vera linfa vitale della saga.

Maniaci del record

Pad o tastiera alla mano, non fa alcuna differenza: il sistema di guida di Trackmania 2 Canyon è talmente semplice che attaccare volante e acceleratore al proprio PC sarebbe solo una gran perdita di tempo e soldi. Del resto Nadeo non ricerca, ma anzi rifiuta a priori, qualunque accenno alla simulazione. La fisica delle auto è calcolata in maniera assai accondiscendente, a tal punto che è possibile correre su pareti verticali e, in caso di impatto con qualche ostacolo, rimbalzare dall’altro lato della pista, in maniera del tutto “giocosa” e quasi puerile, nell’accezione positiva della parola. Persino la personalizzazione delle singole automobili è ineluttabilmente legata alla mera resa estetica della carrozzeria (modificabile a piacimento in tanti e più modi). Alla stessa maniera, i tracciati ufficiali non impegnano per intere mezzore, proponendo magari di percorrere lunghe distanze ed effettuare più giri di una pista; piuttosto, possono essere conclusi in una manciata di minuti (a volte anche solo una sessantina di secondi).

Si tratta di una formula cara e familiare a chi aveva già gustato i capitoli precedenti di Trackmania, ma che potrebbe lasciare interdetto qualche giocatore dai gusti più “raffinati”. Dietro però un’apparente superficialità del gameplay si nasconde in realtà un game design severo e maniacale. Le brevi e spaziose piste, infatti, sono tutte caratterizzate da uno o più “scogli” particolarmente ostici da superare, come una curva a gomito alla fine di un rettilineo o un tratto di strada dalla superficie talmente perpendicolare da rischiar di far ribaltare la vettura. Il vero cuore dell’esperienza offerta da Nadeo, quindi, risiede nella costante ricerca della perfezione, del connubio giusto tra velocità e sterzata e della precisione nella guida necessaria per guadagnare qualche secondo prezioso. È un sistema che trova senso d’esistere, ovviamente, solo a fronte della robusta e vasta comunità di giocatori là fuori che vive di pane, record e classifiche. Parimenti, qui trova senso l’assoluta impossibilità di alterare le performance delle singole automobili: tutti i giocatori devono necessariamente sfidarsi al medesimo livello di difficoltà, senzapenalizzazioni o privilegi di sorta.

Chi non corre in compagnia…

Il gioco è godibilissimo in single player, ma è evidente che gran parte del suo fascino conti anche e soprattutto sull’ottima infrastruttura online realizzata da Nadeo e Ubisoft. Anzitutto, le classifiche sono personalizzabili e ottime nel loro funzionamento. Piuttosto che permettere a chiunque di caricare i propri risultati, finendo così per sovraccaricare e intasare i già affollatissimi server, per lanciarsi in un tentativo “ufficiale” è prima necessario guadagnarsi la medaglia d’oro nella mappa con cui ci si vuole cimentare. In seguito, il record ottenuto viene aggiunto alla classifica, assieme a un ghost tracciante che memorizza l’esatto percorso compiuto durante la corsa. Ogni giocatore può scaricare pacchetti contenenti i suddetti ghost e classifiche, e comodamente confrontarsi in pista con essi, magari per regolarsi meglio nella corsa o anche semplicemente per carpire i “segreti” dei giocatori più capaci. Questo tiene attivamente in competizione la community, e la gestione impeccabile della stessa rende l’esperienza complessiva intuitiva e mai caotica.

Esiste comunque la possibilità di fiondarsi nelle “classiche” gare multigiocatore, in cui più utenti concorrono al 1? posto. Le collisioni tra automobili, però, non sono contemplate: ognuno corre indipendentemente dall’altro. Alla stessa maniera il terreno su cui si corre non varia minimamente la resa dell’auto: tutto è incentrato sull’abilità del giocatore.

Verso l’infinito e oltre!

Accanto ai canonici (e ottimi) tracciati ufficiali, però, Trackmania 2 Canyon offre un ricco e intuitivo editor di livelli, il cui utilizzo è alla portata di tutti. Non occorre prendere dimestichezza con l’interfaccia o studiare noiosi Read Me: creare una mappa personalizzata in Canyon è un po’ come arredare una casetta in The Sims 3. All’immediatezza si accosta un motore grafico piacevolissimo e leggero, a patto d’aver scaricato e istallato gli ultimi driver. Il passo avanti rispetto agli altri capitoli della serie è ben più che evidente, e regala momenti di sincero piacere estetico grazie a superfici riflettenti, colori accessi, texture ad alta risoluzione e larghi orizzonti. Piuttosto, del comparto tecnico delude il sonoro: qualche effetto di circostanza dà “voce” alle automobili, e una misera, unica traccia audio è l’unico accompagnamento previsto. Ciò non rovina però l’esperienza, dal momento che è tranquillamente possibile disattivare la musica dal menù delle opzioni e ascoltare i propri brani preferiti in background.

Tirando le somme

Nadeo fa centro ancora una volta, regalando un Trackmania 2 Canyon degno dei propri predecessori. È un “more of the same” che regala interessantissimi nuovi tracciati, uniti però a tante, piccole migliorie che fanno dell’insieme un’autentica novità: un editor rivisto e ricchissimo, un network intuitivo e performante e, ultimo ma non per importanza, una resa grafica di ottima fattura. Considerando, poi, che il prodotto è venduto a 20 miseri euro, la spesa è praticamente obbligata per tutti i fan della serie, e probabilmente lo sarà ancor di più per chi non ha mai toccato i precedenti capitoli.

CI PIACE
- Network impeccabile- Tecnicamente ottimo- Longevità alle stelle- Eccellente editor- Costa solo 20 euro
NON CI PIACE
- Formalmente non troppo diverso dai predecessori- Comparto audio pessimo- Qualche difetto grafico
8.8Cyberludus.com
Articolo precedenteFestival of Blood – Trofei e citazioni
Prossimo articoloElectronic Arts annuncia i risultati finanziari del Q2 dell’anno fiscale 2012
CyberLudus è un'Associazione Culturale che opera nel settore videoludico dal lontano 2007, a stretto contatto con produttori e distributori di tutto il panorama internazionale. La nostra redazione segue con passione ed entusiasmo l'evolversi di questo mondo, organizzando tornei e contest, partecipando a manifestazioni ed eventi e, attraverso il nostro portale, fornendo all'utenza un piano editoriale che prevede recensioni, anteprime, guide strategiche, soluzioni, rubriche ed approfondimenti.