Il figlio di Sparda cambia agenzia

Nell’universo videoludico sono tante le saghe che hanno stregato milioni di videogiocatori, merito soprattutto dei protagonisti e delle loro caratteristiche singolari. L’ammazza-demoni Dante rappresenta ormai da dieci anni un’icona sacra: la serie Devil May Cry nacque inizialmente come ambizioso progetto per la realizzazione del primo Resident Evil per PS2, per poi trasformarsi in un brand ricco di azione e atmosfera gothic  a ritmo di rock.

Tra capitoli avvincenti e mezzi passi falsi, la saga ha sfornato ben quattro episodi: ma i dieci anni si sono sentiti anche nel notevole Devil May Cry 4, indubbiamente un ottimo seguito, certo, ma in parte condannato per la quasi totale mancanza di novità rispetto al passato.

E riavvio fu: la moda dei reboot, ormai inflazionata, ha contagiato anche Capcom , che passa lo scettro dello sviluppo di DMC-Devil May Cry ai talentuosi ragazzi di Ninja Theory , noti al pubblico per gli ottimi ( ma non eccelsi) Heavenly Sword ed Enslaved. Riavvio, team nuovo e soprattutto un Dante che sfoggia capelli neri e look “emo”, hanno letteralmente spiazzato pubblico e critica davanti al primo trailer mostrato nel 2011. Solo un anno dopo, sia all’E3 che al GamesCom 2011, Dante si è rifatto vivo con un nuovo trailer e un video che mostrava il rinnovato gameplay. E Cyberludus non poteva non dedicare una succosa anteprima per l’occasione. Spade e pistole prego, il lavoro sporco torna a chiamare.

My name is Dante** **

Capcom sta mantenendo il più stretto ed ostinato riserbo per ciò che concerne trama e personaggi.

Sappiamo che si tratta di una sorta di riavvio/prequel della storia che conosciamo; di conseguenza, gli eventi in questione sono antecedenti a DMC3, e vedranno un giovanissimo Dante (con tanto di chioma color ebano) inconsapevole dei propri poteri.

Impossibile stabilire se ritroveremo vecchie conoscenze, come Sparda, Virgil o la loro madre. Esiste la non tanto remota possibilità che avremo a che fare con personaggi totalmente inediti e creati apposta per questo nuovo inizio delle imprese del nostro amico demone.

Una cosa è certa: Dante non sarà certo un angioletto, e non a caso verrà braccato e sottoposto ad un rovente interrogatorio da un misterioso antagonista, che opera attraverso un sistema di telecamere sparse in tutta la città.

Mondi perduti

Tecnicamente DMC è partito col piede giusto: livelli e trailers mostrati, gettavano Dante in alcune locations singolari, che miscelavano nella medesima formala diverse ambientazioni familiari agli appassionati della serie. Ecco dunque città dall’architettura gotica, castelli, dimensioni parallele dal sapore onirico e quartieri abitati più realistici e moderni. La vera novità è naturalmente l’impronta inconfondibile di Ninja Theory, che ha regalato palette di colori accesi e tonalità sgargianti, a tal punto da regalare una visione a tratti barocca di certi livelli. Chi ha focalizzato nella mente Enslaved avrà di certo intuito di cosa stiamo parlando. Gli scenari saranno molto interattivi: non solo si potrà distruggere praticamente di tutto, ma di tanto in tanto, i poteri di Dante scateneranno intorno a lui una sorta di dimensione spettrale che deformerà l’ambiente. A buon punto sembrano le animazioni del protagonista, fluide, realistiche e visivamente spettacolari; un po’ meno eclatanti quelle dei nemici, per il momento almeno. Il look Dante è stato leggermente modificato: lo stile dark dei capelli ha ceduto il posto ad una chioma più ribelle che, nella trasformazione, restituisce a Dante il suo colore bianco che tanto conosciamo bene. Per la prima volta il nostro eroe non indosserà il celebre cappotto rosso, ma un moderno impermeabile nero.

Azzeccatissimi i pezzi della colonna sonora finora ascoltati: musica rock, tracce evocative e un campionario suoni di ottima fattura lasciano ben sperare per il prodotto finale.

Angeli e demoni

Il gameplay rappresenta il cuore pulsante del brand, e se non funziona questo la sconfitta è già in partenza. Per nostra fortuna, Capcom non lascia niente al caso: Ninja Theory sta facendo del suo meglio per la storia, i personaggi e le atmosfere, ma è Capcom a supervisionare con occhio vigile e severo tutte le meccaniche di gioco, consapevole che lo stile unico del gamplay della serie Devil May Cry, non deve cambiare, ma solo evolversi in un contesto più amplio.

Ed è proprio l’evoluzione la protagonista della demo (purtroppo non giocabile) che abbiamo mangiato con gli occhi. Tutto è rimasto apparentemente invariato: Dante corre, salta, sputa fuoco dalle sue pistole e trancia i nemici con fendenti da spadaccino provetto. La novità risiede nella apparente agilità nel rendere gli scontri aerei la norma, in favore di combattimenti in verticale. Il protagonista ha poteri sufficienti per balzare in aria e rimanerci il (tanto) tempo necessario per immobilizzare i nemici e distruggerli indisturbato. Il tutto tramite combo letali e naturalmente sfrontate, grazie a quella spacconeria che tanto abbiamo amato sin dal primo capitolo.

Le schiere di nemici che affronteremo saranno tante e diverse: finora abbiamo notato delle inquietanti bambole “plasticose” caratterizzate da cuciture, demoni armati di lame affilate , una sorta di Minotauro poco amichevole ed un viscido boss di fine livello, in puro stile Resident Evil.

La schermata era priva di barre o simboli di alcun tipo; di conseguenza non sappiamo se anche in questo capitolo raccoglieremo i celebri orbs per salire di livello, affinare le nostre tecniche e potenziare le armi.

Le trasformazioni saranno tre: Dante con la sua spada Rebellion e le pistole, Dante angelico con una falce in mano e Dante demoniaco, che brandirà una sorta di letale ascia. Ogni trasformazione sarà probabilmente caratterizzata da colori e particolari diversi, oltre che da combo esclusive.

Combattere senza sosta non sarà certo l’unico nostro dovere in questo capitolo: in certi punti (probabilmente prestabiliti), lo scenario davanti a noi inizierà a sgretolarsi e, letteralmente, ad inseguirci. Sarà nostro compito salvarci la pelle, scappando il più velocemente possibile e dare il via ad inedite fasi platform da infarto.

Questo è quanto c’è da sapere al momento sulla nuova avventura di Dante, destinata al pubblico PS3 e XBOX360, ma che non ha ancora una data precisa se non un generale ed ipotetico 2012.

Conclusioni

Lo shock e la delusione palpabili durante l’annuncio dell’anno scorso, si stanno fortunatamente riducendo progressivamente dopo aver visto qualcosa di più concreto. DMC-Devil May Cry porta con sé parecchie novità: storia e personaggi, ambientazioni e atmosfere, look del protagonista e aggiunte al gameplay. Una doccia fredda per i fan più accaniti, ma comunque un getto regolato con parsimonia da mamma Capcom, lungi dallo snaturare la sua creatura demoniaca. Vecchia e nuova scuola, Oriente e Occidente, si fondono per creare un nuovo inizio per il nostro Dante ed un capitolo degno di far parte di questa serie cosi amata, ma bisognosa di una ventata d’aria fresca. Staremo a vedere.

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