A volte ritornano..

Ci sono quei titoli promettenti che nascono e che vengono annunciati, ma che poi finiscono in fase di stallo, per poi ritornare in gran carriera sugli schermi per la gioia degli appassionati videogiocatori. E’ questo il caso di Dead Island , sparatutto rpg dalla forte impronta survival horror , sviluppato da Techland , che fece capolino nel 2007. Tra rinvii e presunte cancellazioni, il titolo ha finalmente trovato un publisher, Deep Silver , che farà in modo che il gioco arrivi sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo entro la fine del 2011, presumibilmente per console di terza generazione. Perché tanta attesa e speranza in questa produzione chiederete voi?! La risposta sta nell’intento degli sviluppatori di creare un’ esperienza senza respiro, violenta ma allo stesso tempo cinematografica, in compagnia di famelici e orribili zombie; dimenticate i non morti di Raccoon City o i mostri di Undead Nightmare, qui gli zombie se la spassano sotto il sole a smembrare turisti in vacanza! Scopriamo insieme cosa sappiamo precisamente di questo titolo e gli obiettivi che gli sviluppatori vogliono raggiungere per donare a Dead Island le qualità necessarie per emergere dal mare magnum in cui nuota la spietata concorrenza.

Mare, spiagge e sangue!

Abbandonati i vari centri commerciali e casinò di Dead Rising e le magioni di House of the Dead, questa volta il teatro dei massacri con protagonisti i non morti sarà l’isola di Banoi, in Papa Nuova Guinea. Si da il caso che la storia ruoti attorno ad una felice famigliola in vacanza in questo piacevole paradiso terrestre, tra le mete preferite dei turisti di tutto il mondo. Peccato che il soggiorno all’esclusivo hotel Royal Palms Resort inizi nel peggiore dei modi: una misteriosa epidemia contagia l’intera isola, trasformando gli esseri umani in zombie putrefatti e voraci. E’ questione di secondi ed ecco che il panico invade ogni centimetro quadrato del luogo: disperazione, urla e sangue dappertutto. Resta solo una cosa da fare: tentare disperatamente di sopravvivere. Quello che può sembrare il solito banale pretesto per riportare a galla l’ennesimo zombie game nasconde in realtà ben altro: gli sviluppatori hanno precisato che la drammaticità e l’ansia costante saranno le colonne portanti dell’intera produzione. Nonostante la povertà di materiale le poche notizie riguardo trama e personaggi, vogliamo dare un minimo di fiducia al team dopo aver visto il trailer rilasciato in questo periodo. Il video mostrato ha attirato l’attenzione non solo dei videogiocatori ma anche dei cultori del cinema horror, in particolare gli amanti de L’alba dei morti viventi, Zombie e di produzioni più moderne, come 28 giorni dopo e Rec. Il senso di disperazione delle vittime, la crudeltà e il realismo delle immagini trasudavano minuto per minuto attraverso un montaggio realizzato a regola d’arte. L’ hype esploso dopo il filmato ha invaso la rete e speriamo vivamente che il team ce la metta tutta per creare una trama solida, caratterizzata da personaggi profondi e da un’atmosfera unica, che possa riportare le tematiche legate ai morti viventi sotto nuova luce e attenzione.

L’isola della morte

Tecnicamente abbiamo solo qualche immagine come punto di riferimento, dato che il trailer rilasciato era completamente in CG. Anzitutto l’atmosfera ricorda non poco l’Africa di Resident Evil 5, essendo le locations esotiche e soleggiate. Solo che questa volta ammireremo scorci più paradisiaci, come palmizi, spiagge bianche, alberghi e sentieri ricchi di vegetazione. Gli screens mostrano scenari abbastanza pregevoli e una cura nei particolari che non passa certo inosservata, come i dettagli delle ferite provocate dalle nostre armi sugli zombie o quelle dei morsi sulla pelle dei protagonisti. Carne e sangue sembrano abbondare in quantità smisurata e i nemici sono già abbastanza inquietanti. La povertà di materiale ci obbliga a non spingerci troppo con le considerazioni; stesso discorso vale per il comparto sonoro, di cui non abbiamo ascoltato praticamente nulla, anche se il trailer promette musiche tetre e melodrammatiche al punto giusto.

Confidiamo anche in un comparto suoni azzeccato: urla strazianti, versi e lamenti raccapriccianti e (perché no) in un buon doppiaggio in italiano magari.

L’importante è sopravvivere..da soli o in compagnia

E passiamo al gameplay: dalle immagini si nota chiaramente che Dead Island sarà un Fps in prima (anche se nuove immagini mostrano schermate in terza) persona. Quello che invece ci ha sorpresi è che, a detta degli sviluppatori, sarà presente sin da subito una componente Rpg. Sembra infatti che una volta iniziato il gioco potremo scegliere quale superstite dell’isola impersonare. Per adesso si conosce solo l’identità di un certo Sam B, un ex rapper. Proseguendo nel gioco con un determinato personaggio, scopriremo anche la sua storia personale, senza tuttavia intaccare l’atmosfera e l’immersione nella trama centrale e negli eventi che hanno portato all’origine del contagio. Inoltre ogni personaggio dovrà superare determinati obiettivi (e quindi livelli?) nel gioco per avanzare e potenziare cosi le proprie caratteristiche. Probabilmente ogni personaggio vanterà abilità diverse. Sembra che le armi bianche abbiano la precedenza rispetto a quelle da fuoco: ascia, piede di porco e utensili appuntiti di varia natura saranno più reperibili sull’isola rispetto a pistole e doppiette. Lo scopo del gioco è dopotutto la sopravvivenza, di conseguenza aspettatevi momenti di ansia in cui dovrete afferrare di tutto per difendervi e non sempre si tratterà di un’arma convenzionale.

Il coinvolgimento, già potenzialmente alto nella modalità singolo, potrebbe arrivare alle stelle attraverso la cooperativa, che dovrebbe “ospitare” fino a quattro giocatori contemporaneamente; i vostri compagni potranno entrate ed uscire dalla partita a proprio piacimento, senza il rischio di intaccare trama o atmosfera.

Si fermano qui le nostre notizie al riguardo e iniziano sempre qui le nostre speranze. Anzitutto confidiamo in una intelligenza artificiale adeguata ad ogni contesto di gioco: vorremmo zombie con un po’ di sale in zucca e che riescano a braccarci e renderci la gita sull’isola un vero inferno e non una passeggiata in cui basta scansarsi dalle masse uniformi di non morti che brancolano in balia degli eventi. Vorremmo anche che i nostri compagni non facciano di testa loro e che contribuiscano a salvarci la via anziché spingerci nella bocca del nemico. Trattandosi in linea generale di un Fps ci auguriamo controlli semplici e una mappatura dei tasti intuitiva, onde evitare di essere massacrati mentre tentiamo di puntare e sparare al nemico. Per il resto ci affidiamo alla fantasia e alle intenzioni degli sviluppatori, in attesa di un titolo degno delle promesse di cui si fa portavoce.

Conclusioni

La verità è che di Dead Island sappiamo davvero poco: eppure, vuoi per il coinvolgimento del superbo trailer rilasciato o vuoi per il bisogno, sempre costante, di giochi a base di zombie e sopravvivenza, questo titolo ci attrae, e non poco. Se Techland riuscirà a creare atmosfere da brivido grazie a personaggi complessi e retroscena profondi, attraverso un fps non “ignorante” (spara a tutto quello che si muove e avanza) ma ragionato e dalla componente tattica, Dead Island potrebbe seriamente richiamare l’attenzione di parecchi videogiocatori e non solo i fan di Resident Evil, ma anche gli amanti del cinema horror a caccia di emozioni forti.