Disordini generali ad Albion

Lionhead Studios, direttamente dai suoi studi Microsoft , ci propone la terza avventura dell’eroe di Albion, in una situazione decisamente diversa da quella vissuta nell’ultimo capitolo, con nuovi protagonisti e nuove scelte difficili da affrontare. Per questo terzo capitolo, infatti, il nostro eroe non dovrà solamente salvare Albion dal male, ma dovrà diventarne il re. Siete pronti, dunque, a sedervi sul trono e incidere il vostro nome nella leggenda?

L’avventura ad Albion comincia durante l’incedere di un vero e proprio caos popolare. Il popolo ha ormai subìto una serie di crudeli decisioni da parte di Logan, il re, fratello del protagonista -o della protagonista- della nostra storia. Divenuto ormai malvagio e senza cuore, Logan porta avanti una simil-dittatura nel mondo di Albion, mostrando disinteresse verso i problemi del popolo, la povertà che da anni l’affligge e le richieste che giungono continuamente a corte. Purtroppo, non potremo fare niente per opporci alle sue drastiche decisioni ma, anzi, proprio nel tentativo di rimediare e farlo ragionare, il gioco ci porrà di fronte alla prima, delicata scelta morale. Deciso più che mai a cambiare le carte in tavola, il principe scapperà dal castello grazie all’aiuto del suo fedele servitore Jasper ed al maestro di combattimento Sir Walter. Grazie ad uno strano sigillo tramandato di generazione in generazione, il principe scoprirà di essere destinato a divenire eroe di Albion, come in passato lo furono i suoi discendenti. Comincerà così la rivolta contro il fratello Logan, cercando di ottenere nel frattempo il supporto di tutti gli abitanti di Albion, a partire dagli Stanziali , una popolazione ridotta in povertà dallo stesso re tiranno. Tra misteri, favole, ironia e delicatissime scelte morali, Fable III si pone in modo profondamente diverso rispetto ai predecessori, mantenendo comunque i tratti distintivi della serie. Da un lato ci sarà una componente pseudo-gestionale da tenere a bada una volta diventati re, ovvero soddisfare i bisogni incessanti del popolo per non generare malcontenti popolari. Dall’altro, ci penserà una tradizionale sezione action a tenerci occupati nel proseguo dell’avventura.

Taglio netto per la terza volta

Peter Molyneux continua a cambiare le carte in tavola per la favola dell’eroe di Albion. Già il secondo capitolo di Fable presentava notevoli differenze rispetto al capostipite, soprattutto per la mancanza della Gilda e il progressivo invecchiamento dell’eroe (con relativo cambiamento fisico). Anche in Fable III sono stati rivisti degli aspetti che, molto probabilmente, faranno storcere il naso ai più, soprattutto a chi sperava, e credeva, in una componente “GDR” più marcata del solito. Se è vero che le sezioni “magiche” sono rimaste sostanzialmente invariate, così come i combattimenti con armi bianche o da fuoco, a spezzare i legami con i predecessori è sicuramente la gestione del personaggio e il suo inventario.

Nei primi minuti di gioco faremo la conoscenza del Santuario , che prenderà le veci del classico “menu Start”, una stanza situata all’interno di un antico castello, nei pressi di una fortezza che custodisce grandi segreti. Da qui potremo gestire l’equipaggiamento dell’eroe, l’aspetto fisico e quindi il vestiario, controllare le statistiche e conoscere l’avanzamento generale nella scalata verso il trono; scalata che, come detto, rappresenterà il punto cardine del gioco almeno per le prime 6-8 ore. Alla conquista del trono di Albion seguirà una fase finale che non ci sentiamo di svelare ma, a seconda delle scelte che effettuerete ad inizio gioco, quest’ultima parte sarà costellata di scelte morali davvero difficili da affrontare; una fase che metterà alla prova tutta la vostra abilità nel saper prendere decisioni di un certo peso. Tralasciando questi aspetti gestionali, di Fable III rimangono solamente tanti combattimenti molto simili tra loro, con nemici che vi attaccheranno in gruppo e che, per essere sconfitti, richiederanno una saggia combinazione di attacchi con arma e poteri magici, schivando quelli dannosi per voi e per il vostro cane… Sì, perché come successo in Fable II , anche stavolta saremo seguiti da un fedele compagno a quattro zampe, sempre pronto a scovare tesori nascosti, siano questi forzieri o pergamene ed oggetti segreti posti sottoterra. Il cane potrà essere potenziato anche per quanto riguarda il combattimento, acquistando, o scovando per i villaggi, i classici libri abilità da fargli imparare. Ovviamente, anche l’eroe, acquisendo punti esperienza e compiendo missioni, potrà diventare sempre più forte ed arricchire il proprio equipaggiamento.

Una favola a colori

Fable III è davvero un gioia per gli occhi. La cura con la quale sono stati realizzati i vari villaggi abitati e le foreste di contorno è stupefacente: antiche casette e muretti adornati da rigogliosi alberi formeranno le cittadine economicamente più stabili, mentre vecchie capanne semidistrutte e focolai improvvisati saranno dimora per i più poveri. Il colpo d’occhio è assoluto soprattutto perlustrando le zone di periferia, dove vecchi pontili di legno, montagne, grotte e ruscelli daranno vita a paesaggi così suggestivi e ricchi di dettagli che fareste di tutto pur di trovarvi in un “contesto ambientale” di tale fascino e bellezza. I colori sono come da tradizione molto vivaci, sgargianti e in tema con l’atmosfera fiabesca della narrazione, con un buon supporto degli effetti particellari. Purtroppo l’unica nota negativa è da imputare ad una scarsa qualità dei modelli poligonali e delle espressioni facciali dei personaggi, che di fatto risultano poco credibili e, in un certo senso, fuori contesto.

Che il vostro eroe sia però un’impavida donzella o un valoroso principino, Fable III vi regalerà una sceneggiatura incredibile grazie a tagli cinematografici ed un metodo di narrazione davvero entusiasmanti, conditi da un doppiaggio in italiano che tante produzioni, in genere, invidierebbero.

Anche la longevità si attesta su buoni livelli: considerando che ormai l’avventura nel regno di Albion ha poco a che vedere col mondo dei GDR ed è molto più vicina ad un qualsivoglia action, Fable III propone circa 10 ore per completare la quest principale e qualcosa in più per le quest secondarie. L’avventura può avvicinarsi tranquillamente anche alle 20 ore qualora vogliate perlustrare tutte le zone in cerca di “chiavi” ed oggetti extra.

To buy!

Fable III è indubbiamente un prodotto di valore. Ricco di chicche e di una lodevole identità artistica, il mondo di Albion spicca sicuramente tra le tante produzioni identiche che il mercato videoludico offre e come, ogni perla, merita tutto l’oro a disposizione per impossessarsene. L’avventura del terzo eroe di Albion offre continui colpi di scena e scelte morali sempre ostiche da affrontare. Sarete un re oppressivo o misericordioso? Saprete scegliere tra Pace o Guerra? I segreti nascosti in questa terra incantata verranno mai dissotterrati? E’ tutto nelle vostre mani. Albion vi aspetta!

CI PIACE
Il ritorno ad Albion è sempre emozionante
Splendida storyline
Tante difficili scelte morali nelle mani del videogiocatore
Location suggestive
Molta interazione coi personaggi
NON CI PIACE
Componente GDR ancora meno presente
Poche e superficiali quest secondarie
Modelli poligonali poco più che sufficienti
8.5Cyberludus.com
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